Gilet gialli, il colpo grosso dell'assalto a Bulgari: non black bloc ma ladri professionisti

Gilet gialli, il colpo grosso dell'assalto a Bulgari: non black bloc ma ladri professionisti
Gilet gialli, il colpo grosso dell'assalto a Bulgari: non black bloc ma ladri professionisti
di Francesca Pierantozzi
Lunedì 18 Marzo 2019, 08:09 - Ultimo agg. 17:03
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Troppo bravi per essere dei Gilets Jaunes, e troppo determinati per essere dei casseurs. Secondo gli agenti che erano sul posto, l'assalto al negozio di Bulgari al civico 136 degli Champs Elysées, sabato pomeriggio, non è stata un'azione dimostrativa contro i ricchi e nemmeno un attacco sociale al capitalismo, ma una rapina sapientemente organizzata. Ad agire sarebbero stati dei professionisti che avevano preparato il colpo e scelto con cura anche la data: il sabato del 18esimo atto della rivolta gialla, la cui parola d'ordine Ultimatum e l'appuntamento, tutti sugli Champs Elysées, facevano ben sperare. A confermare l'ipotesi di una rapina sull'onda della manifestazione e non di un esproprio proletario di diamanti, è stato Lois Lecouplier, segretario nazionale del sindacato Alliance Police. «Vedendo come hanno agito, viene da porsi qualche domanda ha detto C'è un gruppo che agisce molto rapidamente e in modo molto professionale, più che dei black bloc, mi sembrano dei rapinatori di mestiere».

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Già oggi, con il giudizio in direttissima di un centinaio di fermati, potrebbero venire fuori nuovi elementi. Per ora si parla di un bottino di diverse centinaia di migliaia di euro. Per l'occasione, la boutique si era blindata con portelloni di acciaio e legno inchiodati sulle vetrine. Il commando di manifestanti-rapinatori, ha agito senza tergiversare, tirando fuori in un baleno gli attrezzi per far saltare in aria i portelloni. A quel punto, entrare è stato un gioco: né antifurti, né serrature hanno grande effetto nel mezzo di una rivolta urbana. In qualche istante sono stati rastrellati diversi gioielli contenuti nelle teche: altri, e non di poco valore, sono stati lasciati sul posto, segno che forse è stata fatta una selezione del bottino. Il tutto sarebbe durato non più di sette, otto minuti.

Una squadra di agenti speciali della gendarmeria che stava marciando per difendere Bulgari, è stata però fermata da un gruppo di manifestanti dei veri dimostranti con cui avrebbero ingaggiato scontri. Le forze dell'ordine hanno poi spiegato che, nonostante il furto in atto, la priorità non era salvare anelli, bracciali e collane, ma evitare che ci fossero danni alle persone. Secondo le immagini dell'assalto, non ci sarebbe stato ulteriore saccheggio. I Gilets Jaunes che hanno assistito al misfatto si sono limitati a fare selfie davanti al tempio del lusso sventrato. Più successo hanno ottenuto i prodotti della boutique del Paris Saint-Germain, interamente svaligiata. Alcune immagini riprendono anche un agente che infila in modo sospetto delle maglie in un borsone. La polizia ha aperto un'inchiesta interna.
 

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