Green pass Covid, ecco il certificato vaccinale per tornare a viaggiare: come funziona, chi lo avrà, quando arriverà

Green pass Covid, ecco il certificato vaccinale per tornare a viaggiare: come funziona, chi lo avrà, quando arriverà
Green pass Covid, ecco il certificato vaccinale per tornare a viaggiare: come funziona, chi lo avrà, quando arriverà
di Francesco Padoa
Giovedì 18 Marzo 2021, 16:22 - Ultimo agg. 19 Marzo, 07:58
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Primi bagliori per una ripresa, seppur lenta, di viaggi e turismo. Prende infatti forma il progetto dell’Ue di un certificato digitale per poter tornare a viaggiare in Europa in sicurezza nonostante la pandemia, evitando restrizioni e quarantena. Il passaporto vaccinale europeo, ufficialmente chiamato Green Pass o Certificato verde digitale, sarà un documento sanitario comune a tutti gli Stati membri che servirà a dimostrare che una persona è stata vaccinata contro il Covid-19, ha fatto il tampone con esito negativo o ha contratto il virus ed è guarita. L’Unione Europea ha dato il via libera alla novità. 

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Quando si tornerà a viaggiare

Il collegio dei commissari Ue ha adottato oggi la proposta del certificato verde vaccinale, per tornare a viaggiare nel periodo estivo, quando la situazione del Covid lo consentirà. Si tratta di un'iniziativa legalmente vincolante, parte di un pacchetto più ampio che riguarda la revoca coordinata e in sicurezza delle misure anti-virus. Tra le iniziative, infatti, anche un progetto affinché cultura e turismo siano volano delle riaperture. Tutti i cittadini, anche quelli non vaccinati, trarranno beneficio dal pass. Il documento digitale e interoperabile oltre ai dati sull'inoculazione conterrà infatti quelli sui test eseguiti o di eventuali anticorpi sviluppati a seguito della malattia. Lo strumento avrà carattere temporaneo e sarà sospeso una volta che l'Organizzazione mondiale della sanità avrà dichiarato la fine della pandemia da Covid-19. Se tutto andrà bene, il pass dovrebbe essere già in vigore agli inizi di giugno, quando il 70% della popolazione adulta avrà ricevuto il vaccino (secondo i piani Ue), ma affinché questo sia possibile occorre svolgere ancora molto lavoro tecnico, ma anche che il Consiglio ed il Parlamento lo adottino al più presto. Il nuovo pass Covid Ue «non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi» tra i Paesi Ue, «facilitare gli spostamenti dei cittadini europei» e far ripartire il turismo in vista dell'estate, ha dichiarato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders.

 

CERTIFICATO CARTACEO O DIGITALE

Come annunciato dalla Commissione Ue, il pass sarà disponibile gratuitamente in formato digitale o cartaceo. Il documento coprirà tre tipi di certificati: certificati di vaccinazione, con indicazione della marca del vaccino utilizzato, data e luogo della somministrazione e numero di dosi ricevute; certificato di test negativo (antigenico o PCR). Per il momento saranno esclusi i tamponi fai da te; certificato medico di attestata guarigione dal Covid-19 negli ultimi 180 giorni. Avranno un codice QR (a barre) che contiene le informazioni chiave necessarie e una firma digitale per assicurarsi che il certificato sia autentico.

I certificati saranno disponibili nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato membro di rilascio e in inglese. Tutte le persone, vaccinate e non vaccinate, dovrebbero beneficiare di un certificato verde digitale quando viaggiano nella Ue. Per prevenire la discriminazione verso le persone che non sono state vaccinate, la Commissione propone di creare non solo un certificato di vaccinazione interoperabile, ma anche certificati di prova Covid-19 e certificati per le persone che sono guarite da Covid-19. Quando gli Stati membri accettano la prova della vaccinazione per rinunciare a determinate restrizioni di salute pubblica come i test o la quarantena, saranno tenuti ad accettare, alle stesse condizioni, i certificati di vaccinazione emessi in base al sistema del certificato verde digitale.

CHI LO ADOTTA

I Green Pass si baseranno sui vaccini approvati dall’Ema anche se la Commissione Ue ha chiarito che i singoli Stati membri potranno decidere se accettare o meno i vaccini che non hanno ancora ricevuto l’ok dall’Ema. Pensiamo ad esempio all’Ungheria che sta distribuendo lo Sputnik V o il cinese Sinopharm. Il passaporto vaccinale europeo non nasce come documento obbligatorio per permettere ai cittadini di partire o entrare in un altro Paese, ma servirà per facilitare gli spostamenti internazionali per lavoro e per turismo. Laddove sarà accettato, potrebbero cadere determinate restrizioni imposte ai viaggiatori dai governi, come obbligo di tampone o quarantena, ma spetterà ai singoli Stati membri decidere da quali regole di viaggio saranno esonerati i possessori di certificato verde. I certificati includeranno un insieme limitato di informazioni come nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni rilevanti su vaccino/test/recupero e un identificatore univoco del certificato. Questi dati possono essere controllati solo per confermare e verificare l'autenticità e la validità dei certificati. 

 

A CHI SARA' RILASCIATO

Il pass verrà rilasciato ai cittadini Ue e ai loro familiari, indipendentemente dalla nazionalità, e sarà valido in tutti i Paesi dell’Unione europea, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Dovrebbe essere rilasciato ai cittadini Ue e ai loro familiari indipendentemente dalla loro nazionalità oltreché ai cittadini di Paesi terzi che risiedono nella Ue e ai visitatori che hanno il diritto di recarsi in altri Stati membri. Il 21 gennaio l’Islanda è diventata il primo paese europeo a fornire certificati di vaccinazione Covid-19 ai cittadini che hanno ricevuto le due dosi, e riconoscerà certificati vaccinali simili emessi da qualsiasi altro Paese UE o Schengen. Anche Danimarca e Svezia hanno annunciato che distribuiranno passaporti vaccinali che non solo consentiranno ai cittadini di viaggiare, ma anche di cenare fuori nei ristoranti e partecipare a grandi eventi come concerti e festival.

UNA SVOLTA PER IL TURISMO

In generale l’iniziativa sembra trovi terreno fertile nei Paesi la cui economia si basa soprattutto sul turismo. Per Coldiretti, il green pass rappresenta «una svolta per salvare il turismo estivo dopo che sei viaggiatori stranieri su dieci (59%) hanno dovuto rinunciare a venire in Italia nel 2020 per un totale di 57 milioni di turisti bloccati alle frontiere dall'emergenza Covid, sulla base dei dati Bankitalia. E il lockdown di Pasqua ha praticamente azzerato anche quello nazionale con un italiano su tre (32%) che ha dovuto cambiare i programmi di viaggio per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici durante le feste di Pasqua e Pasquetta».Una penalizzazione scontata in particolare dalle città d’arte, le preferite dal turismo estero. Il digital green pass vaccinale pei i cittadini europei «salva il turismo straniero in Italia che ha già subito un buco di circa 27 miliardi nelle spese dei viaggiatori dall'estero che sono crollate del 61% nel 2020 rispetto all'anno precedente, toccando il minimo da almeno venti anni». È quanto emerge da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia. 

«Una decisione importante per attrezzarci, il prima possibile, a livello europeo e far ripartire gli spostamenti ed i viaggi in sicurezza, seguendo un percorso comune tra gli Stati membri sulle riaperture». Lo sottolinea il presidente di Assoturismo, Vittorio Messina. «È un segnale di fiducia necessario per le imprese della filiera turistica che ripongono nella stagione turistica estiva tutte le speranze per una boccata d'ossigeno vitale dopo un anno di sacrifici durissimi: molte imprese rischiano di chiudere per sempre i battenti». «Auspichiamo - conclude il presidente - che si prosegua con decisione in sede europea per rendere subito operativo il certificato verde e far ripartire concretamente le imprese del comparto: il turismo ha pagato uno dei prezzi più alti durante questo anno di pandemia ed ha dimostrato, al contempo, la sua centralità, azioni rapide ed incisive in questa direzione sono fondamentali per la ripresa delle economie europee».

NEL LAZIO PRONTO IL CERTIFICATO VACCINALE

Intanto in Italia, il Lazio si porta avanti: è in arrivo il certificato vaccinale per chi ha completato l'immunizzazione anti-Covid. Da sabato chi avrà effettuato anche il richiamo potrà ottenere l'attestato attraverso il proprio fascicolo sanitario elettronico. Il documento sarà dotato di sigillo digitale della Regione Lazio e saranno riportati i dati anagrafici, la data di prima e seconda somministrazione, il tipo di vaccino somministrato, il codice Aic e il lotto di produzione. L'attestato sarà dotato di un Qr code per verificarne l'autenticità attraverso l'app Salutelazio.

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