GUERRA

Guerra, le notizie di oggi. Kiev punta a un summit di pace a febbraio all'Onu. Mosca pronta a ripristinare forniture di gas all'Ue

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto

Guerra in Ucraina, diretta oggi 26 dicembre: droni di Kiev attaccano la base russa dei bombardieri Tu-160 a centinaia di chilometri dal confine: tre morti
Guerra in Ucraina, diretta oggi 26 dicembre: droni di Kiev attaccano la base russa dei bombardieri Tu-160 a centinaia di chilometri dal confine: tre morti
Lunedì 26 Dicembre 2022, 08:19 - Ultimo agg. 6 Marzo, 12:45

Zelensky: situazione nel Donbass difficile e dolorosa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la «situazione nel Donbass è difficile e dolorosa». Nel suo videomessaggio al termine del 306esimo giorno di guerra ha affermato che «Bakhmut, Kreminna e altre aree del Donbass, ora richiedono la massima forza e concentrazione». Lo riporta Unian. Il leader ucraino ha poi espresso la sua gratitudine a tutti i difensori ucraini presenti definendoli «forti».

Kiev punta ad un summit di pace a fine febbraio all'Onu

Il governo ucraino punta a tenere un vertice di pace entro la fine di febbraio, preferibilmente alle Nazioni Unite con il segretario generale Antonio Guterres come possibile mediatore, nel periodo del primo anniversario dell'invasione lanciata dalla Russia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista all'Associated Press. Alla domanda se inviteranno la Russia al vertice, Kuleba ha risposto che prima Mosca dovrà accettare di essere perseguita per crimini di guerra da un tribunale internazionale: «Solo in questo modo possono essere invitati».

Zelensky chiede la mediazione dell’India

«Ho avuto una telefonata con il primo ministro dell'India Narendra Modi e gli ho augurato una presidenza del G20 di successo. È su questa piattaforma che ho annunciato la formula di pace e ora conto sulla partecipazione dell'India alla sua attuazione». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Ho anche ringraziato per gli aiuti umanitari e il sostegno nelle Nazioni Unite», ha aggiunto.

Putin nomina Medvedev vice capo commissione militare-industriale

Il presidente russo Vladimir Putin ha nominato l'ex presidente Dmitri Medvedev per il nuovo incarico di primo vicepresidente della Commissione militare-industriale, secondo un decreto pubblicato dal governo. Lo riporta la Cnn. Il decreto firmato da Putin ha introdotto modifiche alla Commissione militare-industriale e ha elencato Medvedev, che è attualmente vicepresidente del Consiglio di sicurezza, come primo vicepresidente. La Commissione militare-industriale è un organo permanente creato per garantire l'attuazione della politica statale nel campo militare e industriale e il supporto tecnico-militare per la difesa, la sicurezza nazionale e le forze dell'ordine, secondo il sito web del governo. Lo stesso Putin è il presidente della commissione. Del consiglio della commissione fanno parte anche il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il capo di stato maggiore Valery Gerasimov, il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev, i capi dei servizi segreti esteri Svr, l'Fsb, la guardia nazionale e altri.

Kiev: attacco a Engels conseguenza azioni di Mosca

Il portavoce dell'aeronautica ucraina, Yurii Ihnat, ha affermato che le esplosioni avvenute nella base aerea di Engels, in Russia, sono «le conseguenze delle azioni di Mosca in Ucraina», senza tuttavia rivendicare esplicitamente la responsabilità diretta di Kiev per l'attacco. «Se i russi pensavano che la guerra non avrebbe colpito nessuno nelle retrovie profonde (della Russia) o altrove, si sbagliavano profondamente. Pertanto, come vediamo, queste cose accadono sempre più spesso, e speriamo che ciò vada solo a vantaggio dell'Ucraina», ha affermato Ihnat, citato dalla Cnn. Tre militari russi sono rimasti uccisi nelle esplosioni, che secondo i funzionari di Mosca sono state causate dall'abbattimento di un drone ucraino.

 

 

Zelensky: «Sopravviveremo a questo inverno, sappiamo per cosa combattiamo»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è convinto che gli ucraini «sopravvivranno a questo inverno» proprio come hanno sopportato attacchi missilistici, minacce e ricatti nucleari, perché «sanno per cosa stanno combattendo». «Abbiamo resistito all'inizio della guerra, abbiamo sopportato attacchi, minacce, ricatti nucleari, terrore, attacchi missilistici. Sopporteremo questo inverno. Perché sappiamo per cosa stiamo combattendo» ha scritto su Telegram il leader ucraino. «Stiamo andando avanti attraverso le asperità sino alle stelle, sapendo cosa ci aspetta alla fine della strada. Crediamo che le lacrime saranno sostituite dalla gioia, la disperazione sarà seguita dalla speranza e la morte sarà sconfitta dalla vita», ha sottolineato Zelensky.

Papa Francesco, appello per la pace nella "cara Ucraina"

«Rinnovo il mio augurio di pace nelle famiglie, nelle comunità parrocchiali e religiose, nei movimenti e nelle associazioni. Pace per quelle popolazioni tormentate dalla guerra, pace per la cara e martoriata Ucraina». Lo ha detto il Papa, affacciandosi dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, dopo l'Angelus, aggiungendo che nella piazza ci sono «tante bandiere dell'Ucraina». «Chiediamo la pace per questo popolo martoriato», ha continuato il Pontefice.

Peskov: Putin e Xi a colloquio entro fine anno

Vladimir Putin e Xi Jinping avranno un colloquio entro la fine dell'anno. Lo ha reso noto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, senza fornire per il momento dettagli sulla data o sul formato dei colloqui, secondo quanto riporta la Tass. Il giornale russo economico Vedomosti aveva già anticipato che il presidente russo e quello cinese si sarebbero parlati alla fine di dicembre. Xi la scorsa settimana ha incontrato a Pechino l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo.

Tentano di entrare in Russia, uccisi 4 "sabotatori" ucraini

Quattro «sabotatori ucraini» sono stati «eliminati» mentre tentavano di infiltrarsi dall'Ucraina in territorio russo, nella regione di Bryansk: lo afferma il servizio segreto russo Fsb, citato dalla Tass.

L'episodio sarebbe avvenuto ieri. Sul posto, scrive l'Fsb, c'è stata una sparatoria.

Russia allestisce campi minati per difendere le zone occupate, ma poi non li difende

Le truppe russe in Ucraina da ottobre sono dedite alla posa di mine anticarro e antiuomo, per difendere le posizioni da loro conquistate nell'est e nel sud dell'Ucraina, secondo quanto scrive il ministero della Difesa di Londra citando l'ultimo bollettino dei servizi di intelligence britannici. I campi minati - si legge nel rapporto, riportato dal Guardian- «costituiscono un ostacolo per truppe addestrate solo quando sono difesi dal fuoco e dalla vigilanza, che al momento sembrano far difetto alle forze russe stanziate nel teatro ucraino. La posa di mine in questo caso, dunque, secondo gli 007 britannici, non sarebbe conforme alle regole di guerra dettate dai manuali russi».

Putin promette la tregua di Natale, invece il suo esercito lancia almeno 40 razzi

I russi hanno bombardato con l'artiglieria e compiuto almeno 40 attacchi con razzi contro il territorio dell' Ucraina nel solo giorno di Natale, secondo quanto scrive stamani in una nota lo stato maggiore militare di Kiev, ripreso dal Guardian. Colpiti dai bombardamenti decine di località nelle regioni di Lugansk e Donetsk, Kharkiv, Kherson e Zaporizhzhia. Nell'oblast di Kherson sono stati presi di mira soprattutto gli insediamenti sulla riva destra del fiume Dnipro. E questo, scrive il comando militare ucraino, malgrado la profferta di pace natalizia fatta dal presidente russo, Vladimir Putin.

Ad oggi morti oltre 102.000 soldati russi

Il bilancio di soldati russi morti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina è aumentato di altre 550 unità nelle ultime 24 ore, salendo a 102.600 vittime. Lo riporta il bilancio quotidiano stilato dalle forze armate di Kiev che segnalano la perdita di altri 5 carri armati (con un totale che sale a 3016 unità), la distruzione di altri 5 sistemi di artiglieria (1996 in totale) e di un drone.

L'attacco con un drone alla storica base di Engels

L'attacco con un drone da parte degli ucraini alla base di Engels, nei pressi della città di Saratov che è anche capoluogo di oblast, non ha raggiunto il bersaglio causando tuttavia tre morti fra i russi colpiti dai rottami e dalla carica esplosiva del piccolo velivolo distrutto dalla contraerea. Intanto però Kiev dimostra per la seconda volta che può spingersi fino a 500 chilometri dai confini: il primo attacco risale al 5 dicembre e in quell'occasione gli ucraini riuscirono a danneggiare due bombardieri a turboelica Tu-95, battezzati Bear dalla Nato. 

Dall'inizio della guerra la base Engels (Engels 2), a pochi chilometri dalla città dedicata al filosofo, è tornata di nuovo nelle cronache perché centrale nelle strategie delle forze aeree russe come lo era ai tempi della guerra fredda grazie al fatto di ospitare i bombardieri pesanti in grado di trasportare testate nucleari.

Oltre ai Bear, da oltre 30 anni nei suoi shelter (rifugi) accoglie il Tu-160 (Blackjack per la Nato) il bombardiere più pesante del mondo, la freccia più pregiata nella flotta aerea della Russia. Bisonico, ali a geometria variabile, tangenza di 17 chilometri, può trasportare oltre 30 tonnellate di bombe oltre a missili aria-aria e aria terra. A pieno carico pesa 270 tonnellate. Un gigante lungo e largo 55 metri, che vola sempre assai scortato e che in pratica può essere attaccato dalle forze di Kiev solo quando si trova a terra, circostanza svelata dalle riprese dei satelliti. Un attacco con droni a elica spingente che volano a bassissima quota per sfuggire ai radar e che trasportano qualche decina di chilogrammi di esplosivi tradizionali o missili aria-terra a  corta gittata. Dei velivoli che pesano "a pieno carico" 650 chilogrammi, come i Bayraktar di produzione turca, fatti decollare con l'obbiettivo di colpire giganti da 270 tonnellate. Il valore di questi attacchi così lontani dai confini ucraini è così assai superiore a quello degli effettivi risultati raggiunti. Kiev continua comunque a non rivendicare questi attacchi pur definendoli una conseguenza dell'attacco scatenato dalla Russia contro l'Ucraina.

   

Russia è pronta a riaprire il gasdotto Yamal verso l'Europa

La Russia è pronta a riaprire il gasdotto Yamal verso l'Europa. Lo dice in un'intervista alla Tass il vice premier russo Alexander Novak aggiungendo che nonostante la guerra il mercato europeo rimane «aperto» per il Gnl russo e che in 11 mesi del 2022 le forniture di gas naturale liquefatto sono aumentate a 19,4 miliardi di metri cubi, con una previsione di 21 miliardi entro fine anno. Novak afferma che c'è ancora un deficit di gas in Europa, quindi Mosca è pronta a riprendere i rifornimenti tramite il gasdotto Yamal-Europe e sta tenendo negoziati su un aumento delle forniture attraverso la Turchia dopo la creazione di un hub del gas nel Paese di Erdogan. «Il mercato europeo rimane rilevante - osserva Novak - perché il deficit di gas rimane e noi abbiamo la capacità di ripristinare le forniture. Ad esempio, il gasdotto Yamal-Europe, chiuso per motivi politici, è inutilizzato». In questo momento, scrive la Tass, la Russia fornisce gas attraverso il TurkStream, che attualmente funziona a pieno regime, mentre attraverso la rotta ucraina passano 42 milioni di metri cubi di gas quotidianamente, circa un terzo del volume di transito previsto dal contratto. «Oggi - conclude Novak - possiamo dire con certezza che c'è richiesta del nostro gas» da parte dei consumatori europei, «quindi continuiamo a vedere l'Europa come un potenziale mercato dei nostri prodotti. E' chiaro tuttavia che contro di noi è stata avviata una campagna su larga scala, che si è conclusa con il sabotaggio del Nord Stream».

Guerra in Ucraina diretta oggi 26 dicembre: il giorno di Natale ha segnato l'inizio dell'undicesimo mese dall'aggressione della Russia che, nonostante le difficoltà causate dalla resistenze delle forze armate di Kiev sostenuto dall'Occidente, non intende negoziare per giungere alla pace. Una situazione terribile per la popolazione ucraina a cortio di elettricità, riscaldamento, cibo e comunicazioni con i milioni di connazionali sfollati nel resto d'Europa. La strategia russa punta apertamete a fiaccare la resistenza dei cittadini ucraina bombordando abitazioni e centrali elettriche.

Paolo Ricci Bitti

L'attacco alla base dei bombardieri russi

Intanto l'esercito ucraino riesce a colpire gli aggressori anche a casa loro, a 500 chilometri dal confine. Tre persone sono morte in un attacco di un drone ucraino a un aeroporto militare nella regione russa di Saratov sventato dalle difese aeree di Mosca, ha dichiarato oggi il ministero della Difesa russo. «Il drone ucraino si stava avvicinando all'aeroporto di Engels a bassa quota», si legge in un comunicato citato dall'agenzia Tass. «Tre membri del servizio tecnico russo all'aeroporto hanno subito ferite mortali a causa della caduta di frammenti del velivolo», ha aggiunto il dicastero.

Nella base di Engels sono schierati in particolare i bombardieri 

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