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La guerra dei missili: dal Satan 2 russo ai Manpads (forniti da Londra), le super-armi di Mosca e Kiev ai raggi X

L’artiglieria semina «caos», incute paura, provoca vittime, ma ha anche un impatto psicologico

La guerra dei missili, dal Satan 2 russo ai Manpads forniti dalla Gran Bretagna all'Ucraina
La guerra dei missili, dal Satan 2 russo ai Manpads forniti dalla Gran Bretagna all'Ucraina
di Cristiana Mangani
Articolo riservato agli abbonati
Giovedì 21 Aprile 2022, 16:22 - Ultimo agg. : 18:10
5 Minuti di Lettura

Satan 2, Tochka, Kinzhal, Starstreak, Stinger, Manpads: bastano i nomi a incutere timore. Ognuno di loro può fare dei danni mostruosi e distruggere città e vite umane. Nell'invasione russa all'Ucraina si stanno tirando fuori dagli arsenali le armi più potenti con l'obiettivo di spezzare la «schiena» al dispositivo avversario, prima ammorbidirlo e poi renderlo incapace di contro-manovrare. L’artiglieria semina «caos», incute paura, provoca vittime, ma ha anche un impatto psicologico. Ed è proprio con questo intento che ieri Mosca ha dato grossa pubblicità al lancio del nuovo missile balistico intercontinentale Sarmant o Satan 2, con l'intenzione di mostrare i muscoli.

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Uno studio dedicato all'arsenale atomico russo, a cura di Alessandro Ricci, pubblicato su Iriad Review, stima che siano poco meno di 6mila unità le testate nucleari in possesso della Russia, all'inizio di febbraio 2022. Di queste, quelle utilizzabili sono circa 4.477 unità, di cui 1.588 sono quelle già schierate ed operative. Delle
testate operative, 812 sono quelle disposte in sistemi missilistici balistici di terra, 576 sono invece quelle destinate all'utilizzo di sistemi balistici montati sui sottomarini nucleari e ulteriori 200 quelle operabili dai bombardieri equipaggiati per l'utilizzo di armi atomiche.

Mosca, poi, si affida a cannoni a lunga gittata, ai semoventi, ai sistemi missilistici terra-terra (le scorte dovrebbero essere ancora ampie) e ai lanciarazzi che tirano i Grad, versione moderna delle celebri Katiuscia. Il loro raggio d’azione è sui 30-50 chilometri, a seconda dei «tipi». 

Riguardo all'arsenale di Mosca, delle restanti testate, 2.889 sono invece quelle non schierate e in deposito di cui la maggior parte (1.912) è rappresentata da testate non strategiche e da una consistente minoranza di testate strategiche (977). Le rimanenti 1.500 testate circa sono invece quelle ritirate e in fase di smantellamento. In quanto non ancora dismesse totalmente, però, queste testate rimangono potenzialmente ancora reinseribili e, pertanto, da considerare nel computo. 

Quali sono le potenzialità delle armi principali usate nel conflitto?

Il missile balistico intercontinentale (Icbm) è dotato di armamento termonucleare. A propellente liquido, pesa 200 tonnellate ed è in grado di scatenare dodici grandi testate termonucleari con una resa esplosiva fino a 750 kilotoni. Fa 5mila chilometri in 15' e può colpire obiettivi dall'altra parte del mondo in un'ora. «E' un'arma che non avrà pari al mondo per lungo tempo», ha minacciato Vladimir Putin, che si è complimentato con il ministero della Difesa russo, per la riuscita del lancio.

Per compiere la strage alla stazione di Kramatorsk è stato lanciato un missile Tochka. I russi dicono che è stato usato dagli ucraini, perché questo tipo di missile è in loro dotazione. Però, anche le forze russe li adoperano ancora. I missili Tochka sono stati ufficialmente dismessi dalle forze armate russe nel 2020, quando furono sostituiti dai più moderni sistemi Iskander. Gli esperti però concordano che le truppe dello zar lo avevano tolto dal servizio qualche anno fa, ma poiché i più moderni Iskander stavano finendo, hanno rimesso in servizio il Tochka e il suo impiego da parte dei russi è stato già documentato in altre occasioni in Ucraina. In ogni caso, secondo Kiev, a Kramatorsk la strage sarebbe stata compiuta con un missile a grappolo ad alta precisione Iskander, arma in possesso dell’arsenale russo.


Ma cosa è esattamente Tochka?

Entrato in servizio nel 1975. Dispiegato nella Germania dell'Est, è stato poi sviluppato dalla difesa sovietica in due versioni che garantivano una gittata maggiore dei 70 chilometri originari: il Tochka-U (fino a 120 chilometri di gittata) e il Tochka-P (fino a 185 chilometri di gittata), entrate in servizio rispettivamente alla fine degli anni '80 e negli anni ’90. Il Tochka-U garantisce una notevole precisione, grazie a una probabilità di errore circolare tra i 10 e i 165 metri, superiore a quella tra i 50 e i 250 metri della versione originaria.

I russi montano anche i missili supersonici Kinzhal. Questo tipo di arma ha una gittata di 1.500-2.000 km con un carico utile nucleare o convenzionale di 480 kg. È lungo 8 metri, con un diametro di uno e un peso di lancio di circa 4.300 kg. Simile per dimensioni al missile balistico a corto raggio 9M723 Iskander, ha tuttavia caratteristiche distintive, tra cui una sezione di coda ridisegnata e timoni ridotti. Dopo il lancio, il Kinzhal accelera rapidamente fino a Mach 4 e può raggiungere velocità fino a Mach 10 (12.350 km/h).

In dotazione anche agli ucraini, dopo l'invio di armi a Kiev da parte della Gran Bretagna, ci sono i missili Starstreak. Si tratta di razzi ad alta velocità con tre dardi cinetici che distruggono i bersagli. Una delle caratteristiche più innovative degli Starstreak è il sistema di puntamento laser, con un sensore termico che insegue l'obiettivo. Peso 20 chili, 5 chilometri di gittata, velocità massima 3,5 mach. Questo tipo di arma sta facendo la differenza perché la Russia non è riuscita a mettere fuori combattimento la rete ucraina di missili terra-aria S-300 a lungo raggio, guidati dai radar. Gli aerei di Mosca, quindi, sono praticamente costretti a volare a bassa quota, per evitare il rilevamento, diventando obiettivi più semplici da colpire. I missili possono essere lanciati dalla spalla o combinati in lanciatori multipli leggeri (LML) portatili che possono essere montati su veicoli leggeri e possono trasportare tre proiettili pronti al fuoco. Il sistema antiaereo viene utilizzato dall’ultima settimana di marzo. 

Nella difesa dell’Ucraina in queste settimane sono stati fondamentali i Manpads, cioè Man-portable air-defense systems, un sistema missilistico antiaereo a corto raggio trasportabile a spalla ed efficace contro aerei che volano a bassa quota e obiettivi distanti pochi chilometri. I più famosi sono gli Stinger, i missili terra-aria spalleggiabili a ricerca di calore sviluppati negli Usa. Armi a corto raggio, efficaci fino a 3mila metri di altezza. Gli Stinger possono essere trasportati a terra da veicoli e soldati oppure in aria dagli elicotteri. Raggiungono una velocità massima di 750 metri al secondo. Ogni missile è poco più lungo di 1,50 m, ha un diametro di 70mm e un peso di 10 kg che – insieme al sistema di lancio – arriva a 15 kg.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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