La guerra in Ucraina? È destinata a durare ancora a lungo. E per una soluzione diplomatica, oggi come oggi, l'unico negoziatore credibile è la Cina. Parola del generale Antonio Li Gobbi, ex comandante del Genio ed Ispettore dell'Arma del Genio, che ha partecipato a missioni Onu in Siria e Israele e Nato in Bosnia, Kosovo e Afghanistan ed è stato direttore delle Operazioni presso lo Stato Maggiore internazionale della Nato a Bruxelles.
«La guerra durerà ancora a lungo»
«Nessuna delle due parti pensa di avere la possibilità di capovolgere le sorti del conflitto e infatti si sta investendo non tanto su misure che possono avere risultati immediati ma su misure a lungo termine», dice il generale all'Adnkronos.
LE SANZIONI
«Allo stesso modo si era creduto tantissimo al fatto che, data la superiorità economica e industriale dell'Occidente, le sanzioni avrebbero portato a un'implosione della Russia, ma ciò non è successo. Evidentemente i calcoli sono stati sbagliati - prosegue - non si è considerato che le sanzioni alla Russia sono state adottate da una parte minoritaria, Usa, Canada e Ue, Giappone, Sud Corea, Taiwan, Australia, Nuova Zelanda, mentre Cina, India, tutta l'Asia, l'Africa e l'America Latina continuano a commerciare direttamente o tramite intermediari, con la Russia».
LA SITUAZIONE
«Non ci sono state manovre napoleoniche sul terreno da nessuna delle due parti: la Russia ha iniziato con manovre di scarso successo, le reazioni dell'Ucraina sono state assolutamente eroiche ma non hanno ad oggi portato a effetti neanche lontanamente risolutivi - continua il generale Li Gobbi - Ma a mio avviso assistiamo a una situazione in cui nessuna delle due parti pensa di avere la possibilità di capovolgere le sorti del conflitto e infatti si sta investendo non tanto su misure che possono avere risultati immediati ma su misure a lungo termine: la Russia con contatti per sistemi di arma dall'Iran, dalla Cina (anche se non verrà mai ammesso) e dalla Corea del Nord, e l'Ucraina con la richiesta di sistemi, carri ed aerei, che non potranno fare la differenza se non tra diversi mesi». Secondo Li Gobbi «dobbiamo prepararci a un conflitto che durerà ancora a lungo militarmente se non si trova una soluzione diplomatica negoziata da un esterno. Secondo me - prosegue - la Cina, quando avrà interesse a farlo, potrebbe essere l'unico negoziatore credibile. È l'unico attore internazionale che ha leve da muovere, in una logica 'do ut des', con tutti gli attori del conflitto: può fare pressione sulla Russia, ma è anche l'unica che può trattare da pari a pari con gli Stati Uniti ed è forse in una posizione di superiorità rispetto alla Ue».
LA DIPLOMAZIA
«È chiaro che sarebbe una negoziazione a livello globale ecco perché penso che gli Usa non sarebbero entusiasti di un negoziato cinese: non sono disposti ad allargare la discussione al di fuori del problema dell'Ucraina, ad esempio all'area dell'Indo-Pacifico e a Taiwan», continua. Quanto all'intervento odierno di Putin, «è chiaro che è stato un intervento propagandistico per parlare ai suoi, all'opinione pubblica e per mandare un messaggio all'Occidente e non ci si poteva aspettare toni diversi. Bisogna aspettare domani, quando ci sarà una riunione della Duma e del Consiglio Federale e, dopo l'intervento di Putin - conclude il generale - potrebbe essere un'indicazione che verranno adottate da parte della Russia misure legislative e decisioni politiche di una certa entità, eventualmente tendenti a un inasprimento del conflitto».