Guerra Ucraina, i diamanti russi possono finire tra le nuove sanzioni. La svolta del Belgio (che potrebbe non bastare)

Finora hanno eluso le sanzioni ma in vista del nuovo pacchetto anche i diamanti potrebbero essere inclusi. Dando un altro colpo all'economia di Mosca

I diamanti di Putin possono finire tra le nuove sanzioni a Mosca. L'apertura del Belgio (che potrebbe non bastare)
I diamanti di Putin possono finire tra le nuove sanzioni a Mosca. L'apertura del Belgio (che potrebbe non bastare)
Domenica 29 Gennaio 2023, 10:51 - Ultimo agg. 18:50
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Non è il film di Di Caprio, ma anche il Belgio ora parla di «diamanti di sangue». O meglio, diamanti insanguinati: quelli russi, che finora hanno eluso le sanzioni ma ora nella bolla europea di Bruxelles non vuole (quasi) più nessuno. In questi mesi la riluttanza del governo belga nel vietare le importazioni dei diamanti di Putin, che danneggerebbero la città di Anversa, il grande hub dei diamanti grezzi russi, aveva infastidito non poco l'Ucraina. 

Ma ora il nuovo round di sanzioni contro Putin ha riacceso il dibattito sul possibile divieto di commercio europeo di diamanti dalla Russia.

E il Belgio è stufo di essere un capro espiatorio. Secondo il primo ministro Alexander De Croo, la capacità di Putin di vendere diamanti a tutti i mercati occidentali deve essere bloccata. «I diamanti russi sono diamanti insanguinati», ha dichiarato De Croo a Politico. «Le entrate per la Russia dai diamanti possono fermarsi solo se l'accesso dei diamanti russi ai mercati occidentali non sarà più possibile». 

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La svolta del Belgio sui diamanti

Viste le sanzioni made in Usa, il commercio di diamanti russi ad Anversa in realtà è stato già gravemente colpito. Ora parte di quei diamanti grezzi vengono dirottati verso altri mercati e spesso tornano in Occidente, lavorati e lucidati. Ecco perché il Belgio sta lavorando con i partner per introdurre un sistema di tracciabilità. 

Ora i diamanti possono finire nelle sanzioni contro Mosca. L'Ue infatti sta preparando un nuovo pacchetto in vista del primo anniversario della guerra, il 24 febbraio. E Paesi come la Polonia e la Lituania stanno nuovamente sollecitando l'Ue a includere i diamanti. Ma c'è un "però": se anche il governo desse l'ok, nel sistema politico belga anche i governi regionali avrebbero voce in capitolo. E in questo caso la decisione non troverebbe d'accordo il governo della regione settentrionale delle Fiandre, da sempre contrario a un divieto di importazione. Il Belgio spera che, costruendo una coalizione internazionale per rintracciare i "diamanti insanguinati" della Russia, smetta finalmente di essere visto come un ostacolo. 

 

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