Ucraina, droni del reparto Aerorozvidka in azione di notte: ecco gli incubi dei soldati russi

Mosca nasconde i mezzi corazzati tra le case, ma Kiev non lascia loro scampo

Ucraina, droni del reparto Aerorozvidka in azione di notte: ecco gli incubi dei soldati russi
Ucraina, droni del reparto Aerorozvidka in azione di notte: ecco gli incubi dei soldati russi
di Vittorio Sabadin
Venerdì 18 Marzo 2022, 23:01 - Ultimo agg. 20 Marzo, 07:48
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I soldati russi impegnati in Ucraina dormono sonni molto agitati. L’unico momento di quiete della giornata si sta infatti rivelando anche quello più pericoloso, nel quale dal cielo arrivano sempre più spesso nemici silenziosi e invisibili. A volte sono velivoli kamikaze forniti dagli Stati Uniti, più spesso sono droni di fabbricazione turca: sono le nuove, micidiali piccole armi usate da Davide contro Golia.

Tecnici addestrati

Il lancio dei droni è affidato a una speciale unità chiamata Aerorozvidka, che ha la sua base a Kiev.

Tecnici addestrati già negli anni scorsi dagli americani e dai britannici sono stati divisi in circa 50 squadre per colpire con precisione chirurgica carri armati, basi del comando russo, veicoli corazzati e furgoni che ospitano le apparecchiature elettroniche del nemico. Gli attacchi notturni non solo fanno molti danni, ma stanno anche minando il poco che resta del morale delle truppe di Mosca: secondo gli ucraini, aumentano i casi di diserzione e di autolesionismo, mentre le vittime russe sarebbero già 8.000 e i feriti 21.000. I risultati della nuova strategia difensiva sono stati definiti «sorprendenti» dall’intelligence occidentale, che osserva tutto grazie ai satelliti in orbita. Ma sono spesso gli stessi droni a filmare gli attacchi e a documentarne il successo. «Colpiamo i russi mentre dormono – ha detto al ‘Times’ Yaroslav Honchar, il comandante di Aerorozvidka - così non possono davvero mai stare tranquilli». Un altro ufficiale ha aggiunto: «Di notte è impossibile vedere i nostri droni. Cerchiamo specificamente il veicolo più importante del convoglio e poi lo colpiamo con precisione». Justin Bronk, ricercatore esperto di sistemi di difesa al Royal United Service Institute, ha confermato sullo “Spectator” l’impatto estremamente negativo che può avere sui soldati l’idea che potrebbero morire nel sonno. «È molto probabile - ha scritto - che una minaccia silenziosa e potenzialmente invisibile abbia conseguenze psicologiche smisurate sul morale e sulle tattiche delle truppe russe».


I droni più micidiali usati dagli ucraini sono i Bayraktar TB-2 di fabbricazione turca: trasportano 150 chili di armamento sotto le ali e possono lanciare bombe a guida laser, razzi da 70 mm e missili anticarro a lungo raggio in missioni fino a 150 chilometri di distanza. Al termine dell’attacco tornano alla base per essere riforniti. I droni americani, i Switchblade, sono invece meno sofisticati: li chiamano “kamikaze” proprio perché esplodono al contatto con ciò che devono distruggere, ma colpiscono un solo obiettivo e non tornano ovviamente indietro. Per evitare continue perdite, i russi hanno cominciato a nascondere i carri armati tra le case dei villaggi durante la notte, ma la precisione dei lanci ha reso parzialmente inefficace questa misura.
È però molto poco probabile che siano i droni a consentire all’Ucraina di vincere la guerra. Gran parte dei successi di questi ultimi giorni sono dovuti all’inefficienza degli alti comandi russi, che continuano a far avanzare le truppe in fila indiana su strade strette senza protezione della fanteria ai lati, cosa che rende molto facili gli agguati.

Il disordine dell'avanzata

Il disordine con il quale procede l’avanzata ha già causato la distruzione di 430 carri armati e di 1.375 veicoli corazzati. Le 8.000 vittime registrate finora tra gli impreparati, poveri ragazzi che compongono l’esercito di Mosca sono già il doppio di quelle della Nato durante i vent’anni di guerra in Afghanistan.

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