LA GIORNATA

Guerra Ucraina, Medvedev: verso Terza Guerra Mondiale. Lavrov: «Conflitto con l'Occidente è quasi reale». Ue, 500 milioni di aiuti militari a Kiev

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto

Guerra Ucraina, ok della Germania: i tank Leopard a Kiev
Guerra Ucraina, ok della Germania: i tank Leopard a Kiev
Lunedì 23 Gennaio 2023, 09:03 - Ultimo agg. 24 Gennaio, 09:20

Lavrov: guerra con occidente non più ibrida, quasi reale

La guerra tra Russia e l'Occidente «non è più ibrida» ma «quasi reale». Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov, citato dalle agenzie russe.

La Lettonia espelle ambasciatore russo

La Lettonia ha annunciato di aver chiesto all'ambasciatore russo di lasciare il Paese entro il prossimo 24 febbraio «in solidarietà con Estonia e Lituania». Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri di Riga. Oggi l'ambasciatore russo in Lettonia, Mikhail Vanin, «è stato invitato al ministero degli Esteri» ed «è stato informato della decisione lettone di abbassare il livello della sua rappresentanza diplomatica in Russia a quello di incaricato d'affari» dal 24 febbraio. Vanin «lascerà la Lettonia entro il 24 febbraio» e allo stesso tempo, l'ambasciatore lettone in Russia «lascerà la Russia» entro la stessa data.

Erdogan: no alla Svezia nella Nato se non rispetta l'islam

«L'amministrazione della Svezia non dovrebbe parlare di diritti e libertà; prima mostrino rispetto per la fede delle persone religiose, se non ci sarà rispetto non ci sarà sostegno da parte nostra» per la candidatura di Stoccolma nella Nato. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in un discorso trasmesso dalla tv di Stato turca Trt, criticando l'esponente della destra svedese Rasmus Paludan che, nei giorni scorsi, ha bruciato una copia del Corano davanti all'ambasciata turca di Stoccolma. «Nessun individuo ha la libertà di insultare la fede dei musulmani», ha affermato il presidente turco.

Tajani: Italia non fa parte del dibattito su invio tank

L'Italia «non fa parte del dibattito sull'invio di carri armati in Ucraina». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del consiglio affari esteri a Bruxelles confermando che della questione si è discusso nella riunione dei 27 ma che proseguirà a livello «bilaterale». «L'Italia ora si è impegnata insieme ai francesi per la consegna di sistemi di difesa anti-missili e il lavoro prosegue in quella direzione».

Arrestato ex comandante Wagner che aveva chiesto asilo in Norvegia

L'avvocato dell'ex comandante del gruppo mercenario russo Wagner che ha chiesto asilo in Norvegia ha affermato che non c'è alcuna possibilità che il suo cliente venga deportato in Russia. «Il rischio che venga espulso? E' zero», ha dichiarato Brynjulf Risnes, legale di Andrei Medvedev, citato dal Guardian. La precisazione dell'avvocato giunge dopo che un gruppo russo che si batte per i diritti dei detenuti aveva precedentemente affermato che a Medvedev era stato detto che avrebbe rischiato la deportazione. Risnes ha spiegato che la polizia ha arrestato Medvedev perché c'è stato un «disaccordo» sulle regole di sicurezza che gli sono state imposte. Medvedev, 26 anni, ha attraversato il confine russo-norvegese nell'estremo nord nella notte tra il 12 e il 13 gennaio chiedendo asilo nel Paese scandinavo, dicendosi pronto a «parlare della sua esperienza nel gruppo Wagner alle persone che indagano sui crimini di guerra». L'uomo ha raccontato di aver combattuto in Ucraina per la Wagner per quattro mesi prima di disertare a novembre, quando l'organizzazione paramilitare guidata da Yevgeny Prigozhin avrebbe prolungato il suo contratto contro la sua volontà. L'uomo poi è stato arrestato.

Medvedev: il mondo si avvicina alla Terza Guerra Mondiale

«Il mondo si avvicina al rischio della Terza Guerra Mondiale di fronte ai preparativi di aggressione contro la Russia». Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, citato dalla Tass. «L'operazione speciale che si sta compiendo» in Ucraina «è stata una misura forzata ed estrema, una risposta alla preparazione dell'aggressione da parte degli Stati Uniti d'America e dei suoi satelliti. E' ovvio che il mondo si è avvicinato alla minaccia di una terza guerra mondiale per quello che è successo», ha affermato.

Lavrov: «Guerra con l'Occidente non è più ibrida ma quasi reale»

La guerra tra Russia e l'Occidente «non è più ibrida» ma «quasi reale». Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov, citato dalle agenzie russe.

Kiev: abbiamo bisogno di centinaia di tank, non 10-20

L'Ucraina ha bisogno di diverse centinaia di carri armati per vincere. Lo ha affermato il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak, su Telegram, come riporta Ukrinform. «Abbiamo bisogno di diverse centinaia di carri armati, non di 10-20. Il nostro obiettivo sono i confini del 1991 e la punizione del nemico che pagherà per i crimini», ha sottolineato.

Mosca espelle ambasciatore Estonia. Tallinn: «Totale russofobia»

La Russia ha espulso l'ambasciatore dell'Estonia in reazione alla «totale russofobia» da parte del governo estone.

Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Mosca.

Zelensky: i tank non risolvono il problema ma motivano l'esercito

I tank occidentali «non risolvono il problema» ma «motivano l'esercito ucraino». Lo ha detto il presidente, Volodimyr Zelensky, in un'intervista al canale televisivo tedesco Ard. «Dal momento che l'esercito russo ha mille carri armati, nessun Paese risolve il problema decidendo di darci 10-20-50 carri armati. Fanno solo una cosa molto importante: motivano i nostri soldati a combattere per i propri valori. Perché dimostrano che il mondo intero è con te».

Dall'inizio della guerra morti 459 bambini

È di 459 morti e 914 feriti il bilancio aggiornato del numero di bambini vittime dei bombardamenti russi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio scorso, secondo l'Ufficio del procuratore generale di Kiev. La stessa fonte - citata dai media ucraini - parla di 13.961 bambini deportati illegalmente dalle forze russe, di cui solo 126 sono stati rimpatriati in Ucraina. Dall'inizio della guerra - sempre secondo la Procura generale - sono state danneggiate 3.126 strutture educative nel Paese, di cui 337 completamente distrutte.

Kiev: in un giorno uccisi 720 soldati russi

La Russia ha perso nell'ultimo giorno 720 uomini, facendo salire a 121.480 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 121.480 uomini, 3.150 carri armati, 6.276 mezzi corazzati, 2.146 sistemi d'artiglieria, 447 lanciarazzi multipli, 220 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 287 aerei, 277 elicotteri, 4.936 autoveicoli, 18 unità navali e 1.894 droni.

Mosca: Kiev immagazzina armi dell'Occidente nei siti nucleari

«L'Ucraina sta immagazzinando armi e munizioni fornite all'Occidente sul territorio delle centrali nucleari». È quanto sostiene il servizio d'intelligence russo per l'estero (Svr), senza citare alcuna prova, riferisce l'agenzia Tass. Secondo l'intelligence, ciò è stato fatto nell'aspettativa che la Russia non le avrebbe prese di mira a causa del rischio di un incidente nucleare. «Ci sono rapporti affidabili secondo cui le forze armate ucraine stanno immagazzinando armi e munizioni fornite dall'Occidente sui territori delle centrali nucleari. Ciò si riferisce ai razzi più costosi per i sistemi missilistici a lancio multiplo Himars e ai sistemi di difesa aerea stranieri scarsi nell'esercito ucraino così come pezzi di artiglieria di grande calibro», si legge in un comunicato.

Kiev invia altre truppe nella regione di Kherson

La Russia sta inviando ulteriori truppe nelle zone occupate della regione di Kherson. Lo riferisce, scrive il Kyiv Independent, lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine nel suo briefing mattutino. Secondo il comunicato, le truppe sono arrivate negli insediamenti di Vynohradove e Brylivka dell'oblast di Kherson tra il 18 e il 21 gennaio, equipaggiate con armi leggere e giubbotti antiproiettile. Le Forze armate ucraine hanno liberato parti della regione meridionale di Kherson, compreso il capoluogo regionale, all'inizio di novembre, dopo otto mesi di occupazione russa. Fin dai primi giorni dell'invasione, la Russia ha occupato anche parti della vicina regione di Zaporizhzhia, dove le sue truppe hanno recentemente tentato di avanzare. Il 22 gennaio l'Ucraina, riferisce il Kyiv Independent, ha annunciato di essere riuscita a respingere le offensive russe in quella regione.

Borrell: oggi nessuna decisione su nuovi aiuti

«Oggi non prenderemo nessuna decisione sulla nuova tranche di aiuti militari all'Ucraina nel quadro dello European Peace Facility, ma spero di raggiungere un'intesa politica. A Ramstein si sono prese decisioni molto buone, ci sono stati risultati concreti e poi ogni Paese decide a livello nazionale: la Germania si è impegnata molto nei confronti dell'Ucraina e non si deve parlare solo dei carri armati. Certo, il presidente Zelensky li chiede, ma ci sono idee diverse all'interno degli Stati membri e oggi ne parleremo». Lo ha detto l'Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, arrivando al consiglio affari esteri di Bruxelles.

Finlandia: faremo parte della coalizione dei tank per Kiev

«È tanto che parliamo dei tank, è importante che Kiev riceva quello che chiede rapidamente, la Finlandia farà parte della coalizione sui Leopard ma è ancora da vedere come, può essere assicurando addestramento o parti di ricambio, oltre che con la donazione di qualche tank, vediamo come evolve la conversazione». Lo ha detto Pekka Haavisto, ministro degli Affari Esteri della Finlandia.

Guerra in Ucraina, le notizie del 23 gennaio. Al centro del dibattito tra Russia e Occidente ci sono i tank, chiesti a gran voce dall'Ucraina per fermare Putin. Dalla Germania, dopo giorni di indecisione, è arrivato l'ok: invierà i Leopard a Kiev autorizzando la Polonia a fornirli all'esercito ucraino.

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