LA GIORNATA

Guerra Ucraina, Medvedev: «Obiettivo è abbattere regime di Kiev». Putin: «Pronti a negoziare, loro rifiutano». Kiev. «Torni alla realtà»

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto

Guerra Ucraina, le notizie di oggi. La Duma: «Tasse più alte a chi ha lasciato la Russia, ha tradito il Paese». Kiev, allarme per raid aerei
Guerra Ucraina, le notizie di oggi. La Duma: «Tasse più alte a chi ha lasciato la Russia, ha tradito il Paese». Kiev, allarme per raid aerei
Domenica 25 Dicembre 2022, 09:17 - Ultimo agg. 26 Dicembre, 08:20

La Bielorussia pronta a utilizzare missili forniti dalla Russia

 

Medvedev: Europa responsabile della rinascita dell'ideologia nazista

I Paesi europei sono responsabili della rinascita dell'ideologia nazista. È l'accusa lanciata dal vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev in un articolo pubblicato sulla Rossiyskaya Gazeta, secondo quanto riferisce la Tass. «Cosa ci si può aspettare da alcuni Paesi europei che hanno dato vita al nazionalsocialismo e al fascismo a certo punto della storia? Oggi sono responsabili della rinascita dell'ideologia nazista», ha scritto l'ex presidente. Secondo Medvedev, l'Occidente sta soffrendo «di amnesia cinica, non medica», e rimane muto «sulle atrocità dei nazisti che ostentano svastiche sulle loro uniformi nei territori sotto il loro controllo, giustificando il loro passato e, cosa più importante, torture e omicidi futuri». «E sebbene le forze al governo» in quei Paesi europei «si definiscano di sinistra o cristiane - ha insistito l'esponente russo - sono in realtà i veri eredi del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi e del Partito Nazionale Fascista».

Medvedev: «Obiettivo abbattere regime nazionalista di Kiev»

La Russia non risparmierà nessuno sforzo per raggiungere gli obiettivi dell'operazione speciale in Ucraina e abbattere «il regime nazionalista» di Kiev: lo ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev in un articolo sulla Rossiyskaya Gazeta, secondo quanto riferisce la Tass. «Faremo del nostro meglio per raggiungere l'obiettivo dell'operazione militare speciale, in modo che il regime disgustoso dei nazionalisti di Kiev cessi di esistere. Oggi, nessuno tranne noi può farlo. Iniziare l'operazione speciale è stata una decisione difficile ma necessaria», ha scritto l'ex presidente.

Erdogan: Occidente non ha cercato di mediare nella crisi

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sostenuto che l'Occidente ha solo provocato e non ha cercato di mediare nella crisi in Ucraina. «Sfortunatamente - ha detto Erdogan in un incontro con i giovani a Erzurume, secondo quanto riporta l'agenzia russa Ria Novosti - l'Occidente ha solo intensificato gli elementi di provocazione e non ha cercato di essere un mediatore» tra le due parti. «Noi come Turchia abbiamo invece assunto questo ruolo», in particolare «in relazione al corridoio del grano del Mar Nero», ha aggiunto.

Fonti: Zelensky terrà discorso di fine anno in Parlamento

Volodymyr Zelensky terrà il discorso di fine anno sulla situazione nel paese di fronte ai deputati in parlamento. Lo hanno ocmunicato fonti parlamentari, aggiungendo che il discorso annuale del presidente ucraino si terrà entro la fine dell'anno. Per motivi di sicurezza, le autorità non fanno conoscere l'ora del discorso del presidente. L'anno scorso, il messaggio annuale di Zelensky si tenne il primo dicembre.

Allarme aereo in tutta l'Ucraina

Per la seconda volta nella giornata giorno è suonato l'allarme aereo in tutta l'Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda precisando che le sirene hanno iniziato a suonare nelle regioni di Kiev e Leopoli e poi si sono estese a tutto il resto del Paese. Il gruppo di monitoraggio "Belarusian Gayun" ha riferito che alle 14:00, l'aereo di tracciamento radar a lungo raggio Il-76 A-50U "Serhiy Atayants" è decollato da Machulyshchy in Bielorussia. Subito dopo si è alzato in volo un jet da combattimento MiG-31K dell'aeronautica russa, che può trasportare missili Dagger equipaggiati con testate nucleari.

Putin: il 99,9% dei russi è pronto a sacrificare tutto per la patria

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato oggi alla televisione Rossiya-1 che gli eventi degli ultimi mesi lo hanno rassicurato del fatto «che il 99,9% dei russi è pronto a sacrificare tutto per la Patria». «Non mi sembra insolito e mi rassicura ancora una volta che la Russia è un paese speciale e ha persone speciali», ha detto in un'intervista. Lo riporta l'agenzia Tass.

Kiev: Putin torni alla realtà

Il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha affermato che Vladimir Putin «ha bisogno di tornare alla realtà» dopo che il leader russo ha affermato che Mosca era pronta per i negoziati. È «ovvio» che la Russia «non vuole negoziati, ma cerca di evitare responsabilità», ha twittato Podolyak.

Papa: Dio illumini chi può far tacere le armi

Il Papa, nella benedizione "Urbi et Orbi", ha rivolto il primo pensiero all'Ucraina: «Il nostro sguardo si riempia dei volti dei fratelli e delle sorelle ucraini, che vivono questo Natale al buio, al freddo o lontano dalle proprie case, a causa della distruzione causata da dieci mesi di guerra. Il Signore ci renda pronti a gesti concreti di solidarietà per aiutare quanti stanno soffrendo, e illumini le menti di chi ha il potere di far tacere le armi e porre fine subito a questa guerra insensata! Purtroppo, si preferisce ascoltare altre ragioni, dettate dalle logiche del mondo. Ma la voce del Bambino, chi l'ascolta?».

Parlando della guerra in Ucraina, il Papa, nell'Urbi et Orbi, ha fatto riferimento anche alla crisi del grano. «Pensiamo alle persone che patiscono la fame, soprattutto bambini, mentre ogni giorno grandi quantità di alimenti vengono sprecate e si spendono risorse per le armi. La guerra in Ucraina ha ulteriormente aggravato la situazione, lasciando intere popolazioni a rischio di carestia, specialmente in Afghanistan e nei Paesi del Corno d'Africa. Ogni guerra, lo sappiamo, provoca fame e sfrutta il cibo stesso come arma, impedendone la distribuzione a popolazioni già sofferenti». Il Papa ha allora lanciato un appello: «In questo giorno, imparando dal Principe della pace, impegniamoci tutti, per primi quanti hanno responsabilità politiche, perché il cibo sia solo strumento di pace. Mentre gustiamo la gioia di ritrovarci con i nostri cari, pensiamo alle famiglie che sono più ferite dalla vita, e a quelle che, in questo tempo di crisi economica, fanno fatica a causa della disoccupazione e mancano del necessario per vivere».

Putin: «Pronti a negoziare con tutte le parti coinvolte»

La Russia è pronta a negoziare con tutte le parti coinvolte nella guerra in Ucraina. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin, accusando Kiev e i suoi alleati occidentali di «rifiutarsi» di negoziare.

Lo riporta il Guardian. Parlando in un'intervista alla televisione di stato Rossiya 1, Putin ha dichiarato: «Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare».

Natale, il messaggio di Zelensky: creeremo il nostro miracolo

Per questo Natale, «celebreremo le nostre feste! Come sempre. Sorrideremo e saremo felici. Come sempre. La differenza è una. Non aspetteremo un miracolo. Lo creiamo noi stessi». È questo il messaggio del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky nell'augurare buon Natale ai cristiani ortodossi di rito occidentale, osservando che quest'anno tutte le festività hanno «un retrogusto amaro» per gli ucraini a causa della guerra. «Potrebbero esserci sedie vuote. E le nostre case e strade non possono essere così luminose. E le campane di Natale non possono suonare così forte, attraverso sirene antiaeree, o peggio ancora, colpi di arma da fuoco ed esplosioni», ha detto il presidente. In queste festività «ci incontriamo in circostanze difficili. Qualcuno vedrà la prima stella nel cielo sopra Bakhmut, Rubizhne e Kreminna oggi… Qualcuno celebrerà la festa nelle case di altre persone - case di ucraini che hanno dato rifugio agli ucraini… Qualcuno ascolterà (la canzone ucraina) Shchedryk in un'altra lingua - a Varsavia, Berlino, Londra, New York, Toronto e molte altre città e paesi», ha detto Zelensky. E qualcuno, ha aggiunto il presidente, trascorrerà questo Natale in cattività, «ma si ricordino che veniamo anche per il nostro popolo, restituiremo la libertà a tutti gli uomini e le donne ucraine. Ovunque siamo, saremo insieme oggi. Esprimiamo un desiderio. Uno per tutti. E proveremo gioia. Uno per tutti. E capiremo la verità. Uno per tutti», ha concluso il leader ucraino.

Bombardamento a Kherson: bilancio sale a 16 morti e 64 feriti

È salito a sedici morti e 64 feriti il bilancio del bombardamento russo nella regione di Kherson avvenuto ieri. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson Yaroslav Yanushevych su Telegram, riferisce Ukrinform.

Kherson, 10 morti e 58 feriti dopo l'attacco

Sale a 58 il numero dei civili feriti dopo l'ultimo bombardamento di Kherson da parte delle forze russe. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, Yaroslav Yanushevych, citato da Ukrinform. «In questo momento, siamo a conoscenza di 58 vittime civili a seguito dell'attacco odierno degli occupanti russi nella regione di Kherson, di cui 10 morti», ha detto Yanushevych. Il governatore ha nuovamente invitato i residenti della regione a evacuare, in particolare quelli che vivono sulla riva del fiume Dnipro, poiché queste aree sono le più colpite dai bombardamenti e non c'è praticamente modo di garantire riscaldamento e fornitura di elettricità.

Kiev: respinti attacchi russi a Kharkiv, nel Lugansk e nel Donetsk

«Le forze ucraine hanno respinto nella giornata di ieri diversi attacchi russi in varie località dell'oblast di Kharkiv, in quello del Lugansk e nella regione del Donetsk. Lo riporta il Kyiv Independent. A darne l'annuncio è stato oggi lo stato maggiore delle forze armate ucraine riferendo inoltre che l'esercito russo ha lanciato cinque missili oltre 90 attacchi contro l'Ucraina, causando vittime civili e colpendo le infrastrutture. E sempre ieri in un altro attacco russo al centro della città di Kherson sono morti almeno dieci civili e ne sono rimasti feriti altri 55, diciotto dei quali sono in gravi condizioni, secondo il governatore dell'Oblast di Kherson, Yaroslav Yanushevych. Le forze ucraine hanno colpito quattro zone di comando russe, un sistema missilistico antiaereo S-300 e altri tre siti strategici.

Aperti 51mila procedimenti penali per crimini di guerra commessi dall'esercito russo

La polizia nazionale ucraina ha aperto più di 51.000 procedimenti penali per i crimini commessi dall'esercito russo e dai loro complici in Ucraina dall'inizio dell'invasione. Lo ha affermato il capo della polizia nazionale ucraina Ihor Klymenko su Telegram, riferisce Ukrinform. «A oltre 10 mesi dall'inizio della guerra la polizia nazionale ucraina ha aperto più di 51.000 procedimenti penali per i crimini commessi dai militari russi e dai loro complici. In media, la polizia ha registrato 168 crimini di guerra al giorno», ha precisato Klymenko.

Allarme aereo in Ucraina, sirene suonano anche a Natale a Kiev

Questa mattina è stato lanciato un allarme aereo in Ucraina. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. A darne notizia è anche il Guardian precisando che «le sirene stanno suonando a Kiev e in altre regioni ucraine». L'amministrazione comunale della capitale ucraina ha esortato le persone a recarsi nei rifugi dopo l'annuncio dell'allerta aerea. Anche il sindaco di Mykolaiv, nel sud del paese, ha avvertito dell'allarme aereo.

Duma: hanno tradito il paese, aumentare tasse alle persone che hanno lasciato la Russia

I legislatori della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, stanno sviluppando un disegno di legge che aumenterebbe le tasse per i russi che hanno lasciato il paese dopo l'inizio dell'operazione militare speciale in Ucraina. Lo ha affermato Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, scrive l'agenzia Tass. «C'è chi crede che sia necessario dare dei benefici a chi ha lasciato il nostro Paese perché ritorni. Questo è sbagliato. Per chi ha lasciato la Federazione è giusto introdurre un'aliquota maggiorata e noi stiamo lavorando a delle modifiche alla legislazione in tal senso», ha precisato su Telegram. Secondo lo speaker della Duma i russi che hanno lasciato il loro paese devono capire che la maggior parte della società russa «non li sostiene per ciò che hanno fatto e crede che abbiano tradito il loro paese, i loro familiari e i loro cari». «Fino ad oggi, coloro che se ne sono andati non solo lavorano a distanza nelle aziende russe, ma godono anche di tutti i vantaggi che ciò offre loro in conformità con la legislazione del nostro Paese», ha concluso Volodin.

La guerra in Ucraina non si ferma neanche il giorno di Natale. L'attacco russo di ieri alla città ucraina di Kherson, recentemente riconquistata, ha ucciso almeno 10 persone e ne ha ferite altre 58.

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