Nantes, la cattedrale centenaria sopravvissuta a bombardamenti e incendi

Nantes, la cattedrale centenaria sopravvissuta a bombardamenti e incendi
Nantes, la cattedrale centenaria sopravvissuta a bombardamenti e incendi
Sabato 18 Luglio 2020, 13:14
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Una storia lunga oltre 400 anni, tra incendi e bombardamenti. Il rogo che ha colpito la la cattedrale di Nantes, dedicata ai santi Pietro e Paolo, non è il primo episodio di questo tipo che la struttura è costretta a sopportare. Già negli anni '70, proprio alla fine dei lavori di restauro, a causa di una saldatrice sbadatamente lasciata accesa da un operaio, si verificò un gigantesco incendio che distrusse gran parte della travatura e causò numerosi altri danni. La cattedrale, che domina il centro storico di Nantes, ha alle sue spalle una storia travagliata. La sua costruzione è durata oltre 400 anni, dal 1434 al 1891. 

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La prima pietra della cattedrale fu posata il 14 aprile 1434 da Giovanni V, duca di Bretagna, e da Jean de Malestroit, vescovo di Nantes, sul luogo su cui era costruita in precedenza una chiesa romanica. L'architetto responsabile del progetto fu Guillaume de Dammartin e la costruzione si protrasse nei secoli successivi. Il lungo cantiere fu in parte dovuto al fatto che l'edificio romanico era costruito a fianco della cinta muraria della città, che dovette essere abbattuta per proseguire i lavori. La cattedrale di Nantes fu danneggiata dai bombardamenti alleati del 15 giugno 1944

Durante la Rivoluzione francese l'organista Denis Joubert salvò l'organo dalla distruzione e fu in seguito restaurato dopo un lungo intervento terminato nel 1893. Il 15 giugno 1944 l'organo subì danneggiamenti durante i bombardamenti. Lo strumento venne quindi nuovamente restaurato e il numero di registri è stato portato a 74. Nella cattedrale c'è anche l'organo del coro, chiamato «organo piccolo», che tuttavia, nonostante il nome, è il più grande organo d'accompagnamento di Francia. Realizzato nel 1897 da Louis Debierre, è dotato di 33 registri. Danneggiato dai bombardamenti del 1944 e poi dall'incendio del 1972, fu restaurato e restituito alle sue funzioni nel 1985. La parte strumentale dell'organo è classificata monumento storico dal 1982.
 



La facciata della cattedrale di Nantes è dominata da due imponenti torri e presenta alcune caratteristiche notevoli, tra cui la presenza di un pulpito esterno e cinque porte riccamente decorate, tre sulla facciata e due sui lati. L'interno della cattedrale si caratterizza per i marmi bianchi, utilizzati durante il restauro post bellico, amplificando le dimensioni della navata. All'interno della cattedrale di Nantes si trovano i monumenti funebri di Francesco II duca di Bretagna e di sua moglie Marguerite de Foix, scolpite all'inizio del XVI secolo da Michel Colombe e da Jean Perreal. La cattedrale è famosa anche per i suoi organi. L'organo maggiore risale al 1619. Nel 1784 François-Henri Clicquot, organaro del re, rimaneggiò lo strumento, che risultò infine avere 49 registri, 5 tastiere e una pedaliera. 

La città. Il nome della città di Nantes è legato indissolubilmente in Francia al primo atto di riconoscimento della libertà di coscienza in materia religiosa. Le guerre di religione che insanguinarono la Francia nella seconda metà del XVI secolo trovarono un argine nell'Editto di Nantes, emanato il 13 aprile 1598 da re Enrico IV, stabilendo una tregua nelle feroci dispute fra cattolici e ugonotti (calvinisti). La tregua, zoppicante, resse per quasi un secolo, fino all'editto di Fontainebleu di Luigi XIV nel 1685, che provocò l'espulsione di circa 300mila ugonotti. L'Editto di Nantes, proclamato per regolare la posizione dei protestanti, stabiliva la libertà di coscienza su tutto il territorio del regno francese; la libertà di culto (a esclusione di Parigi) in luoghi determinati; il diritto di accesso a tutti gli uffici, dignità, scuole; il diritto di proprietà; il possesso di alcune piazzeforti armate.

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