Iran sta per attaccare l'Arabia Saudita, WSJ: «Azioni militari imminenti»

Il Consiglio per la sicurezza nazionale americana, rivelano le fonti al quotidiano, si è detto «preoccupato e pronto a rispondere in caso di attacco»

WSJ: «Iran sta per attaccare l'Arabia Saudita». Intelligence saudita e Usa: pronti a rispondere a Teheran
WSJ: «Iran sta per attaccare l'Arabia Saudita». Intelligence saudita e Usa: pronti a rispondere a Teheran
Martedì 1 Novembre 2022, 19:41 - Ultimo agg. 2 Novembre, 07:06
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L'Iran sarebbe in procinto di sferrare un attacco contro Arabia Saudita e Iraq per distogliere l'attenzione dalle proteste interne che stanno scuotendo il regime da settembre. La minaccia, secondo quanto riporta in esclusiva il Wall Street Journal, è stata condivisa da fonti dell'intelligence saudita con i servizi americani e ha fatto immediatamente alzare il livello d'allerta militare nella regione, con la Casa Bianca che si dice «preoccupata» e «pronta a rispondere» a Teheran. Per i servizi sauditi nel mirino di Teheran ci sarebbero obiettivi nel regno e a Erbil, già bersaglio di attacchi di droni e missili balistici iraniani a fine settembre. Uno di questi era stato intercettato e abbattuto da un caccia americano prima che potesse colpire le truppe Usa stanziate nella zona della città irachena.

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Una minaccia ritenuta credibile dai servizi americani e da altri Paesi dell'area, che hanno subito alzato il livello di allerta per le loro forze militari. «Siamo preoccupati per il quadro complessivo e rimaniamo in contatto costante con i sauditi attraverso i canali militari e di intelligence», ha affermato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa sottolineando che gli Stati Uniti «non esiteranno ad agire in difesa dei nostri interessi e partner nella regione».

Non sarebbe la prima volta d'altra parte che Teheran minaccia un attacco. Le autorità iraniane hanno accusato pubblicamente l'Arabia Saudita, Stati Uniti e Israele di aver istigato le manifestazioni dopo la morte di Mahsa Amini e le repressione violenta che da allora ha causato centinaia di vittime. E il mese scorso il comandante delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, il generale Hossein Salami, ha lanciato un ultimatum a Riad a proposito della copertura delle manifestazioni da parte dei suoi media, accusando il regno di interferenze negli affari interni iraniani.

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L'ultimo avvertimento arriva, tuttavia, in un momento in cui la tensione tra Iran, Arabia Saudita e Stati Uniti è aumentata alla luce del sempre più netto coinvolgimento di Teheran al fianco della Russia nella guerra in Ucraina. Proprio in queste ore il portavoce per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha espresso la preoccupazione dell'amministrazione Biden sul fatto che, oltre ai droni, l' Iran possa presto fornire a Mosca missili terra-terra contribuendo così al massacro del popolo ucraino e alla distruzioni di obiettivi civili. E anche nel periodo più delicato nei rapporti tra Riad e Washington, con il presidente americano che ha annunciato di volerli «rivedere» dopo la decisione dell'Opec+ di tagliare la produzione di petrolio. Di fronte all'imminenza di un attacco iraniano, tuttavia, è improbabile che gli Stati Uniti abbandonino l'Arabia Saudita, anche per evitare di mettere a rischio le operazioni antiterrorismo di Washington, gli sforzi più generali per contenere l' Iran e il piano per una maggiore integrazione di Israele nella regione.

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