Tempo di bilanci per gli analisti politici e militari, dopo la «notte delle stelle cadenti» come è stata soprannominata la notte del primo attacco diretto dell’Iran a Israele e il lancio di 350 tra droni e missili. C’è da un lato chi fa i conti in tasca a Israele, dall’altro chi osserva che Israele ha neutralizzato l’aggressione iraniana, ma ci è riuscito anche per l’aiuto determinante degli alleati, in particolare delle forze Usa che avevano strategicamente spostato nell’area la portaerei Eisenhower.
I COSTI DELL’OPERAZIONE
Ram Aminach, ex consigliere finanziario dello stato maggiore della Difesa israeliano, ha calcolato per il sito “Ynet” che il costo per Israele della sua vittoriosa difesa si aggira «tra i 4 e i 5 miliardi di shekel, ovvero ta 1.08 e 1.35 miliardi di dollari. E sto parlando – aggiunge – solo delle operazioni di intercettazione, non del dispiegamento dei caccia o dei danni o feriti che questa volta sono stati marginali». In particolare, un missile “Arrow”, il gioiello della contraerea israeliana che è capace di intercettare i missili balistici, costa 3.5 milioni di dollari, mentre il costo di un missile «Magic Wand è di 1 milione». E anche se le cinque diverse difese antiaeree di Israele, da Iron Dome a Arrow passando per la “Fionda di David”, sono il più efficace e avanzato dispositivo al mondo, superiore per certi aspetti anche a quello americano, russo o cinese, gli iraniani hanno lanciato solo un numero limitato dei missili e droni che avrebbero potuto scagliare sul territorio del «regime sionista».
LA RISPOSTA IRANIANA
Quanto all’Iran, si calcola che abbia provato a lanciare circa 120 missili balistici, ma non tutti hanno avuto un tragitto regolare. Qualche lancio è fallito. In ogni caso, per l’Iran il costo dell’attacco è stato molto inferiore a quello della difesa israeliana (e alleata). In tutto, i vettori iraniani sarebbero costati 69 milioni di dollari, sempre secondo i calcoli del generale Aminach, l’ex consigliere delle forze armate israeliane: 3.4 milioni per 170 droni Shahed, 36 milioni per 120 missili Khebar, e trenta per altrettanti missili Paveh. L’escalation, quindi sarebbe anche un’escalation finanziaria. Davanti alla contro-risposta israeliana, gli iraniani non hanno sicuramente la stessa capacità difensiva di Israele (e alleati).