Aereo Ita urta jet Delta sulla pista del JFK di New York: secondo incidente dal giugno 2022. La compagnia italiana: «Massima collaborazione»

Aereo Ita urta jet Delta sulla pista del JFK di New York: secondo incidente dal giugno 2022
Aereo Ita urta jet Delta sulla pista del JFK di New York: secondo incidente dal giugno 2022
Giovedì 12 Gennaio 2023, 13:07 - Ultimo agg. 25 Febbraio, 16:40
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Urto fra un Airbus di Ita e un Borbardier di Delta sulle piste di raccordo dell'aeroporto Jfk di New York: il secondo incidente di questo tipo dal giugno scorso che coinvolge un velivolo della compagnia italiana.

La dinamica è stata ricostruita dal sito statunitense You can see ATC (air traffic control) ed è basato anche sulle comunicazioni fra i piloti e la torre di controllo. 

L'urto risale alla notte (23.30 ora locale) del 2 gennaio con il volo operato da Ita (ITA610-AZ610) con un Airbus 330-200 (A332) da Roma a New York. L'aereo, dopo l'atterraggio, stava percorrendo una pista di collegamento quando ha urtato con l'ala destra un Bombardier della Endeavor Air Canadair CRJ-900 (CRJ9), con 78 passeggeri, atterrato dopo il decollo da Detroit che a sua volta stava percorrendo un raccordo del Jfk. I danni maggiori li ha riportati il Bombardier ai piani di coda (che in questo modello sono alti), alla deriva e al timone, mentre l'estremità dell'ala destra dell'aereo di Ita, fresco di uscita di fabbrica, ha perso di netto la piccola winglet (l'aletta verticale applicata all'estremità): risparmiata la luce di segnalazione verde (ala destra) in fondo all'ala.

Il velivolo di Ita è appena rientrato in Italia dopo le riparazioni, mentre quello del volo operato da Delta Airlines risulta ancora allo scalo americano per la sostituzione delle parti distrutte nel'impatto. 

L'aereo americano, che stava raggiungendo un "finger",  si trovava in posizione perpendicalore rispetto a quello italiano che procedeva a velocità maggiore sul raccordo parallelo alla pista più lunga delle scalo in attesa di svoltare ugualmente a destra per raggiungere il terminal del Jfk. Quale dei due era era in posizione errata? O lo erano tutti e due? E quali erano state le disposizioni date dai controllori di volo ai piloti? Domande a cui risponderà l'inchiesta già avviata: le conseguenze di questo incidente avrebbero potuto essere ben più gravi. Per precauzione la "torre" dell'aeroporto ha mandato sul raccordo anche un'auto dei pompieri a compiere un sopralluogo. Inoltre i due motori del Bombardier sono installati sulla fusoliera subito a ridosso della coda del velivolo, che è grande un terzo dell'Airbus di Ita che ha un'apertura alare di 60 metri. L'urto dell'ala contro i motori poteva innescare conseguenze ben peggiori della perdita dei piani di coda e di una winglet.

A indicare l'aereo italiano (definito "dell'Alitalia") sono stati in diretta i piloti del Bombardier che si sono guardato dai finestrini dopo il forte urto che ha fatto tremare il velivolo. La perdita della winglet (che serve per migliorare l'aerodinamica del velivolo facendo anche risparmiare carburante) dell'aereo italiano è stata subito segnalata alla torre dai piloti dell'aereo americano.

I 200 passeggeri che dovevano imbarcarsi sul volo Ita per Roma operato con lo stesso Airbus sono stati alloggiati in hotel vicini allo scalo e sono partiti il giorno seguente.

La nota di Ita

«In merito a quanto accaduto nelle fasi successive all’atterraggio del volo del 2 gennaio 2023 presso l’aeroporto di New York JFK, ITA Airways comunica di aver attivato le procedure interne per ricostruire le circostanze e, qualora ne ricorrano i presupposti, fornirà totale collaborazione con la massima trasparenza alle Autorità preposte. Nel sottolineare come simili episodi di lieve entità si verifichino non di rado specialmente negli aeroporti molto congestionati soprattutto nella movimentazione a terra come, tra gli altri, New York JFK, ITA Airways dichiara di operare sempre nel rispetto di tutti i requisiti di safety dettati dalle autorità competenti. A tal proposito la Compagnia adotta sempre tutte le necessarie misure e procedure per garantire la massima sicurezza dei propri passeggeri, elaborandole e migliorandole continuamente nell’ottica aeronautica di prevenzione, come fatto anche per il volo in questione».

L'urto nel 2022

Il 17 giugno scorso, sempre sulle piste di raccordo dello scalo Jfk di New York,  un altro urto fra Airbus 330 di Ita diretto a Roma e un Boeing dell'Air France. Un urto avvenuto tra un aereo fermo e uno in marcia a velocità pedonale: il velivolo italiano riportò, secondo Ita, graffi e ammaccature alla winglet sinistra (l'aletta verticale applicata al termine dell'ala) che venne sostituita dopo l'arrivo a Roma. Sempre secondo Ita, i piloti dell'Airbus non si sono accorti dell'urto e ne sono stati informati durante il volo che si è svolto in sicurezza.

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