Joe Biden al G7, la gaffe sulla "Raf" che fa infuriare gli inglesi. Tabloid scatenati: «È anziano»

Joe Biden al G7, la gaffe sulla "Raf" che fa infuriare gli inglesi. Tabloid scatenati: «È anziano»
Joe Biden al G7, la gaffe sulla "Raf" che fa infuriare gli inglesi. Tabloid scatenati: «È anziano»
Giovedì 10 Giugno 2021, 16:30 - Ultimo agg. 12 Giugno, 14:09
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Primo discorso ufficiale all’estero con gaffe per il presidente Usa Joe Biden. In vista del G7 in Cornovaglia è arrivato ieri pomeriggio alla Royal Air Force (Raf) Mildenhall, Inghilterra, la base aerea che supporta le operazioni dell’aviazione americana. E dopo il discorso della moglie Jill Jacobs, ha preso la parola davanti alle truppe: «L’America è tornata e le democrazie sono unite per affrontare le sfide del futuro. L’alleanza anglo-americana forgiata durante la seconda guerra mondiale era l’alleanza militare e politica più forte nella storia del mondo, grazie a generazioni di americani e piloti Rfa». E non Raf, nome corretto della celebre aviazione inglese.

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Tabloid indignati - Un inciampo che ha scatenato i tabloid britannici, che in diversi articoli hanno sottolineato come il presidente prima del discorso ai militari fosse stato messo in guardia dalla consorte, la quale lo ha ammonito a «prestare attenzione».

Biden è il più anziano presidente degli Stati Uniti e i suoi detrattori si interrogano spesso sulla sua brillantezza mentale e sulla sua capacità di essere responsabile del più grande arsenale nucleare del mondo. A marzo è caduto tre volte mentre si imbarcava sull’Air force one alla Joint base Andrews, prima di arrivare in cima alla scaletta dell’aereo e salutare. Il vice segretario stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dato la colpa dell’incidente alle forti raffiche di vento.

Le figuracce elencate da Time - Joe Biden si è insediato alla Casa Bianca il 20 gennaio 2021, come 46° presidente degli Stati Uniti, dopo aver battuto Donald Trump alle ultime elezioni presidenziali del novembre scorso. Nella sua lunga carriera politica ha inanellato una nutrita serie di figuracce, alle quali il Time ha dedicato un articolo. Ha fatto le condoglianze per persone vive, ha invitato un senatore sulla sedia a rotelle ad alzarsi e ha detto che i «bambini poveri sono altrettanto brillanti e altrettanto talentuosi dei bambini bianchi». Nelle battute finali della campagna elettorale, in un’intervista televisiva, ha chiamato George il suo sfidante Donald Trump. Nel marzo 2010, durante le celebrazioni della festa di San Patrizio, Biden ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare la morte della madre del primo ministro irlandese.

 

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Ma il defunto era il padre, la madre stava benissimo. Durante un incontro per la campagna elettorale, Biden ha chiesto a Chuck Graham, senatore del Missouri, di alzarsi in piedi dimenticandosi che l’uomo fosse su una sedia a rotelle: «Alzati, Chuck, così ti vedono tutti. Oh, perdonami, cosa sto dicendo». Molti dei suoi interventi infelici sono stati tacciati di razzismo. Nel 2007 parlando del neo candidato Barack Obama alla presidenza Usa, Biden lo ha così descritto: «È il primo africano-americano di tendenza, che sa parlare bene, è sveglio, pulito e di bell’aspetto». Poi si è scusato, salvo ripetere un errore simile qualche mese dopo. «In Delaware – ha detto in un discorso pubblico – la popolazione che cresce di più è composta da indiani americani, che provengono dall’India. Non si può entrare in un 7/11 o un Dunkin’ Donuts senza un leggero accento indiano: non sto scherzando!».

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