Afghanistan, Massud: «Pronti a governo "inclusivo" con talebani"». Ressa all'aeroporto di Kabul: altri 7 morti. Martedì vertice G7

Afghanistan, Massud: «Pronti a governo "inclusivo" con talebani"». Ressa all'aeroporto di Kabul: altri 7 morti. Martedì vertice G7
Domenica 22 Agosto 2021, 11:05 - Ultimo agg. 23 Agosto, 10:03
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Si continua a morire attorno all'aeroporto di Kabul, unica via d'uscita dalla capitale conquistata dai talebani.  Almeno sette persone sono morte nelle ultime ore nei pressi dello scalo durante i tentativi da parte della popolazione di lasciare l'Afghanistan. Lo conferma il governo britannico, spiegando in un comunicato diffuso da Sky News che «le condizioni sul campo rimangono estremamente difficili, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire la situazione nel modo più sicuro possibile».

Intanto Ahmad Massud, considerato il leader della nuova resistenza, in un'intervista al quotidiano panarabo Asharq al-Awsat apre a un governo "inclusivo": «Siamo pronti a formare un governo inclusivo con i talebani attraverso negoziati politici, ma ciò che non è accettabile è la formazione di un governo afghano caratterizzato dall'estremismo, che rappresenterebbe una seria minaccia, non solo per l'Afghanistan ma per la regione e il mondo in generale.

Siamo pronti a parlare con i talebani, abbiamo già contatti con il movimento, i nostri rappresentanti congiunti si sono incontrati più volte».

Afghanistan, venerdì vertice G7

La riunione virtuale dei leader del G7 sull'Afghanistan è annunciata per martedì. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson. «Martedì convocherò i leader del G7 per colloqui urgenti sulla situazione in Afghanistan. E' fondamentale che la comunità internazionale collabori per garantire evacuazioni sicure, prevenire una crisi umanitaria e sostenere il popolo afghano per preservare i risultati degli ultimi 20 anni», ha scritto Johnson su Twitter.

Il fratello di Ghani

Anche Hashmat Ghani, fratello dell'ex presidente afghano Ashraf Ghani, ha dichiarato di aver accettato l'acquisizione del Paese da parte dei talebani, ma ha chiesto la formazione di un governo inclusivo. Parlando ad Al Jazeera dalla sua casa di Kabul ovest, Ghani ha affermato che il riconoscimento del nuovo ordine a Kabul è una necessità «per il popolo afghano» in un momento in cui le forze straniere sono a pochi giorni dal loro ritiro definitivo.

 

Altri 7 morti all'aeroporto di Kabul

Ieri l'ambasciata degli Stati Uniti in Afghanistan ha consigliato ai cittadini statunitensi di evitare di recarsi all'aeroporto a causa di «potenziali minacce alla sicurezza» dopo che migliaia di persone hanno tentato un nuovo ingresso in aeroporto, spaventate dagli spari che si sentivano costantemente intorno alla struttura. 

 

Partorito durante il volo di fuga 

Un bambino è stato dato alla luce da una donna afghana su un aereo militare americano durante le operazioni di evacuazione da Kabul. Lo riferisce il comando delle operazioni Usa, citato dalla Bbc, precisando che la donna ha partorito poco dopo l'atterraggio alla base statunitense di Ramstein, in Germania. L'aereo era in volo da una base in Medio Oriente a quella di Ramstein quando la donna ha cominciato ad avere le doglie. Il pilota ha abbassato la quota per aumentare la pressione a bordo e ciò ha aiutato a «stabilizzare e salvare la vita della madre», ha detto il comando americano. Subito dopo l'atterraggio in Germania, personale medico è salito a bordo e ha assistito la donna nel parto. La puerpera è stata poi ricoverata in un vicino ospedale. 

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Roma

Un KC 767 dell'Aeronautica Militare è  atterrato a Fiumicino con a bordo 211 persone che erano state evacuate ieri da Kabul la scorsa notte con due C 130J. Nella nottata un altro C130J è decollato da Kabul con a bordo 103 per rientrare in Kuwait. Altri 3 C130J nella giornata di oggi voleranno verso Kabul per evacuare altri cittadini afghani. Dal giugno scorso, quando con l'operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani, sono circa 2100 i cittadini afghani tratti in salvo e circa 1300 quelli trasferiti in Italia. La Difesa ha messo in campo per l'operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal Covi (Comando Operativo di Vertice Interforze), comandato dal Generale Luciano Portolano, 8 aerei, 4 KC767 che si alternano tra l'area di operazione e l'Italia e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul. 

Sono oltre 1500 i militari italiani del Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi) impegnati su disposizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini in questa complessa operazione per il ponte aereo Roma- Kabul. Personale del Joint Force HQ (JFHQ), del Comando Operazioni Forze Speciali (COFS), della Joint Evacuation Task Force (JETF), della Joint Special Operation Task Force (JSOTF), del Comando Operazioni Aerospaziali AM (COA), della 46^ Brigata Aerea, del 14° Stormo dell'Aeronautica Militare, della Task Force Air di Al Salem (Kuwait), oltre a tutti i militari delle Forze Armate e dei Carabinieri preposti alla accoglienza e gestione al loro arrivo in Italia. 

Biden

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, stasera (22 agosto) parlerà al Paese per la terza volta in pochi giorni dalla caduta di Kabul nelle mani dei Talebani. L'intervento, riferisce 'The Hill', è previsto alle 16 ora locale (le 22 in Italia). Biden parlerà dalla sala Roosvelt della Casa Bianca e farà il punto sulle operazioni di evacuazione che vedono coinvolti migliaia di americani e afghani mentre arrivano notizie sul deterioramento delle condizioni di sicurezza dell'aeroporto di Kabul. Nelle scorse ore, intanto, il presidente degli Stati Uniti ha parlato della crisi con il principe della corona di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed, e con il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez.

Il presidente Joe Biden potrebbe poi ordinare alle compagnie aeree americane di aiutare a trasportare le persone evacuate dall'Afghanistan, l'ennesimo sforzo per tentare di risolvere il caos di Kabul. Lo riporta il Wall Street Journal, che parla di un «programma di emergenza di aviazione civile» che prevede anche l'aumento delle basi Usa in cui portare i rifugiati afghani.

Nel dettaglio, la Casa Bianca starebbe studiando l'attivazione della Civil Reserve Air Fleet (Craf), creata nel 1952 allo scopo di fornire al Pentagono aerei civili in caso di emergenze, come quella di un ponte aereo per organizzare il quale non basta la disponibilità di aerei militari. Se il programma sarà varato, spiega il Wsj, almeno cinque compagnie aree Usa dovranno mettere a disposizione 20 aerei di linea che affiancheranno i voli militari impegnati nell'evacuazione di americani e afghani dall'Afghanistan. Gli aerei civili non potranno volare sopra Kabul, caduta nelle mani dei talebani, ma dalle basi Usa in Qatar, Bahrain e in Germania aiuteranno a smistare le migliaia di evacuati dalla capitale.

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