Hollywood, condannato a morte l'omicida Michael Gargiulo: ha ucciso e squartato due donne

Hollywood, condannato a morte l'omicida Michael Gargiulo: ha ucciso e squartato due donne
Hollywood, condannato a morte l'omicida Michael Gargiulo: ha ucciso e squartato due donne
Sabato 17 Luglio 2021, 20:21
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Le ha fatte a pezzi con il coltello, ha squarciato seni e ha ucciso le sue vittime, due donne, con una furia indicibile. Lo squartatore di Hollywood Michael Gargiulo è stato condannato alla pena di morte per aver ucciso due donne a Los Angeles. In aula al momento della lettura della sentenza, il killer della porta accanto - altro soprannome che gli è stato dato visto che uccideva donne sue vicine di casa - è rimasto impassabile prima di prendere la parola. «Vado nel braccio della morte ingiustamente e ingiustificatamente. Volevo testimoniare ma non me l'hanno consentito», ha detto senza mostrare alcun tipo di rimorso per le vittime.

Michael Gargiulo, lo squartatore di Hollywood condannato a morte

 

Gargiulo, ex tecnico del riscaldamento e dell'aria condizionata, è stato ritenuto colpevole di aver ucciso la studente di moda 22enne Ashley Ellerin nel suo appartamento a Hollywood nel 2001 mentre si preparava ad andare a un appuntamento con l'attore Ashton Kutcher. Proprio la star è intervenuta al processo del 2019, raccontando di essere stato in ritardo per l'appuntamento e di aver cercato di contattare Ashley per comunicarlo. Arrivato a casa della ragazza ha suonato ripetutamente senza ricevere risposta e poi, dalla finestra, ha guardato all'interno dove ha visto delle macchie rosse sul pavimento che sembravano vino rosso. Invece si trattava di sangue: Ashley è stata uccisa con 47 coltellate.

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La furia di Gargiulo si è scagliata nel 2005 contro Maria Bruno, 32enne madre di quattro bambini. Il killer l'ha attaccata dopo averla uccisa le ha squarciato il seno e le ha rimosso le protesi. Nel 2008 il killer ha però commesso un errore che gli si è rivelato fatale.

Entrato nell'abitazione di Michelle Murphy in piena notte con l'obiettivo di ucciderla, Gargiulo ha iniziato a colpire la donna che in quel momento dormiva. La prima coltellata sul braccio l'ha però svegliata e l'ha spinta a combattere e resistere al killer, costringendolo alla fuga. Gargiulo nello scontro era rimasto ferito e il sangue che perse sul pavimento portò alla sua identificazione e alla sua connessione anche un terzo omicidio nella sua città natale in Illinois.

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Omicidio per il quale non è stato ancora formalmente condannato. Il 6 giugno del 2008 è stato arrestato e nel 2019 condannato da una giuria alla pena di morte. Ora a distanza di anni, a causa di motivi burocratici e della pandemia, è arrivata la condanna definitiva. «Dovunque è andato, è stato seguito da morte e distruzione», ha detto in aula il giudice Larry Fidler dopo che l'unica sopravvissuta agli attacchi di Gargiulo aveva preso la parola davanti al suo assalitore. «Ancora oggi ho paura a dormire da sola. Come può essere giusto che le azioni di una persona possano distruggere così tante vite?», sono state le parole di Michelle Murphy fra le lacrime.

Nonostante la condanna l'esecuzione di Gargiulo è a data da destinarsi. Il boia infatti non colpisce in California dal 2006 e il governatore Gavin Newsom ha sospeso le esecuzioni per la durata del suo incarico.

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