London Bridge, quei passanti-eroi stufi di dover subire la violenza jihadista

London Bridge, quei passanti-eroi stufi di dover subire la violenza jihadista
London Bridge, quei passanti-eroi stufi di dover subire la violenza jihadista
di Cristina Marconi
Sabato 30 Novembre 2019, 09:12 - Ultimo agg. 09:37
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LONDRA C'è un uomo, a Londra, che vedendo un attentatore armato di un lungo coltello già insanguinato e con una possibile cintura esplosiva addosso, non ci ha pensato due volte, ha attraversato la strada, ha saltato la barriera spartitraffico, ha aggirato le macchine e gli è andato a strappare l'arma, unendosi ad altri cinque o sei passanti tra cui un assassino in libera uscita, condannato all'ergastolo per aver ucciso una ragazza disabile nel 2004 - che non hanno esitato prima di fermare la corsa omicida dell'uomo, descritto come molto alto da una testimone, su London Bridge. Nella foto di scattata e postata su Twitter da tale George Robarts, ancora sconvolto dalla manifestazione di coraggio dell'eroe anonimo, si vede un quarantenne con i capelli scuri, il cappotto nero sopra il completo grigio con cravatta e, a dirla tutta, un fisico non particolarmente atletico.

I filmati lo mostrano con un coltello di una ventina di centimetri in mano, sollevato dall'aver strappato di mano una delle armi dell'attentatore dalle foto si vedrà un secondo coltello per terra allontanarsi con passo cauto e aria un po' sconvolta. In serata è stato confermato che si tratta di un agente in borghese che si occupa dei trasporti.

D'altra parte è dal 2017, anno in cui il Regno Unito è stato ferito da ben cinque attentati, che le autorità chiedono al pubblico di collaborare in una battaglia antiterrorismo oceanica, in cui dal marzo del 2017 sono stati sventati ventidue attacchi, tra cui sette di estrema destra. Presso una popolazione dalla flemma leggendaria, l'indicazione è stata presa molto sul serio, ma se è normale essere guardinghi e attenti, meno comune è vedere gente che invece di fuggire dal pericolo, ci si dirige senza paura. «La gente scappava, sembrava esserci una colluttazione», ha raccontato un testimone oculare. «Ho visto un uomo che sembrava portare un bastone e un altro che teneva un estintore inseguire l'uomo con il coltello», ha aggiunto.

IL NARVALO
Il bastone si è poi scoperto essere la zanna di un narvalo. «Lo hanno afferrato e inchiodato al suolo». Una guida turistica, Stevie Hurst, ha partecipato al tentativo di disarmare l'attentatore. «La gente urlava che aveva pugnalato alcune donne», ha raccontato, dicendo di aver provato a «dare calci alla testa» dell'uomo. Poi sono arrivate altre tre o quattro persone a dare una mano, prima che intervenissero gli agenti e, vista quella che aveva tutta l'aria di una cintura esplosiva e il rifiuto dell'attentatore di restare immobile come gli era stato chiesto, aprissero il fuoco contro di lu. «È un altro esempio del coraggio e dell'eroismo dei londinesi normali che corrono verso il pericolo, a rischio della propria incolumità per cercare di salvare gli altri», ha dichiarato il sindaco Sadiq Khan. «Sono la parte migliore di noi», ha aggiunto. Anche Boris Johnson ha elogiato la prontezza del pubblico. E già si parla dell'ipotesi che la regina Elisabetta II possa farli cavalieri.
 
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