McDonald's russo nei guai, le patatine fritte rimosse dal menù: «Raccolto magro e impossibile importarle dall'Occidente»

Tempi di magra per Vkusno i Tochka. Il comunicato ufficiale dell'azienda

McDonald's russo nei guai, le patatine fritte rimosse dal menù: «Raccolto magro e impossibile importarle dall'Occidente»
McDonald's russo nei guai, le patatine fritte rimosse dal menù: «Raccolto magro e impossibile importarle dall'Occidente»
Domenica 10 Luglio 2022, 15:10 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 18:23
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Alcuni ristoranti della catena Vkusno i Tochka, quella che ha sostituito McDonald's in Russia, non avranno patatine fritte, ha detto a RBC il servizio stampa dell'azienda. Insomma in molti punti vendita della catena di fast food potrebbe sparire dal menu' la voce "patatine fritte". La notizia arriva direttamente dall'ufficio stampa della catena che fa sapere anche i reali motivi di questa decisione. 

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«Ciò è dovuto al fatto che il 2021 in Russia è stato un anno magro per la varietà di patate, che vengono utilizzate per la produzione di patatine fritte nelle imprese della rete». L'azienda ha inoltre spiegato che dato che la società si rifornisce di patate prevalentemente dai produttori russi, al momento non è possibile trovarne una quantità sufficiente per soddisfare i bisogni di tutti i fast food, per via delle sanzioni internazionali contro la Russia.

Gli unici mercati che possono offrire forniture di patate sufficienti all’azienza, al di fuori di quello russo, sono quelli dei paesi occidentali, che per via delle sanzioni non possono però esportare prodotti agricoli in Russia. «Negli ultimi otto anni, l'azienda si è concentrata sui fornitori russi e ha acquistato prodotti da loro. Inoltre, è diventato impossibile importare da mercati che potrebbero diventare fornitori temporanei di patate per le imprese in Russia», ha spiegato la società. 

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Il comunicato

La rete ha anche aggiunto che si augura che le le patatine possano essere reinserite nei menu' dei propri ristoranti in autunno, grazie al raccolto di questo anno.

Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, McDonald’s aveva deciso di interrompere tutte le sue attività in Russia – idove era approdato per la prima volta nel 1990 – annunciando a metà maggio che avrebbe dato via tutti i suoi 850 ristoranti. I ristoranti erano stati quindi venduti tutti all’oligarca Alexander Govor, che già gestiva in licenza più di venti locali di McDonald’s in Siberia. A giugno la società aveva comunicato il nuovo nome della catena di fast food e il nuovo logo: al posto dei due famosi archi dorati, simbolo di McDonald’s, erano stati scelti due bastoncini e un cerchio, che rappresentano in forma stilizzata due patatine fritte e un hamburger.

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