Metaverso la nuova frontiera del terrorismo? Allarme Ue: «Rischio Califfato virtuale»

Secondo un rapporto dell'Agenzia antiterrorismo dell'Unione Europea c'è il rischio che il nuovo mondo virtuale creato da Zuckerberg diventi uno strumento nelle mani dei terroristi

Metaverso la nuova frontiera del terrorismo? Allarme UE: «Potrebbe nascere un Califfato virtuale»
Metaverso la nuova frontiera del terrorismo? Allarme UE: «Potrebbe nascere un Califfato virtuale»
Lunedì 6 Giugno 2022, 16:21 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 09:39
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Metaverso e criptovalute nuove frontiere del terrorismo? Secondo l'Unione Europea è possibile che il nuovo "universo digitale" creato da Mark Zuckerberg si trasformi in un terreno fertile per il reclutamento di estremisti e criminali internazionali, o addirittura che possa portare alla creazione di un "Califfato virtuale".

Ad avanzare l'ipotesi è l'Agenzia Antiterrorismo dell'Unione Europea, in un documento di 14 pagine pubblicato lo scorso 2 giugno che EuObserver ha potuto visionare. 

 

L'allarme: Metaverso strumento per l'Isis

Secondo il documento, il Metaverso offre nuovi modi per coordinare, pianificare ed eseguire atti di terrorismo. Trattandosi di un'esperienza completamente immersiva e coinvolgente potrebbe diventare soprattutto uno strumento di propaganda per adescare nuovi adepti:  «Le organizzazioni estremiste potrebbero creare spazi del Metaverso in cui diffondono liberamente disinformazione e incitamento all'odio e dove il rifiuto della democrazia unisce le persone» si legge nel report.

Le «scene di violenza virtuale» celebrate nel metaverso potrebbero infatti «avere ripercussioni nella vita reale».

Come sappiamo l'odio diffuso nel web (ad esempio nei social) ha avuto spesso conseguenze nefaste nel mondo reale, dai sucidi dovuti al cyberbullismo fino a veri e propri attacchi alla democrazia come quello di Capitol Hill. Oltre vent'anni di internet e 10 di social ci hanno insegnato che ciò che accade nel mondo virtuale finisce per contaminare la realtà: con il crescere delle potenzialità del mondo virtuale annunciate da Meta aumentano anche i rischi per la sicurezza.  

Attentati e decapitazioni virtuali 

Tra i rischi ipotizzati dall'Unione Europea, c'è anche la possibilità che vengano rimessi in scena nel mondo virtuale alcuni attacchi terroristici come quelli di Parigi del 2015 allo stadio o al Bataclan, in cui sono morirono 137 persone. O addirittura potrebbero essere ricreate virtualmente scene ad alto impatto emotivo come le decapitazioni eseguite dall'Isis, utilizzate come propaganda per gli adepti. «Sebbene sia ancora in costruzione, il Metaverso ha il potenziale per gli estremisti violenti di esercitare influenza in nuovi modi attraverso la paura, la minaccia e la coercizione» afferma l'agenzia che assicura che Europol è al lavoro per reprimere potenziali crimini di stampo terroristico del mondo virtuale. 

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Il ruolo delle Criptovalute

L'allerta riguarda anche le criptovalute. Flussi di denaro non tracciabile e decentralizzato come i bitcoin potrebbero diventare uno strumento per finanziare il terrore, aiutando le organizzazioni a affrontare i costi della propaganda e gestire la loro presenza nel Metaverso. 

L'agenzia antiterrorismo ha raccomandato una discussione politica al Consiglio e una revisione del quadro giuridico esistente per la regolamentazione online sui contenuti terroristici. Si incoraggia dunque l'Unione Europea a intervenire sulla legge sui servizi digitali e la legislazione antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo.

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