Bielorussia, altri migranti in Polonia. Lukashenko: non ci fermiamo. Dall'Ue nuove sanzioni

Bielorussia, altri migranti in Polonia. Lukashenko: non ci fermiamo. Dall'Ue nuove sanzioni
Martedì 9 Novembre 2021, 11:19 - Ultimo agg. 17:25
6 Minuti di Lettura

Le forze di sicurezza bielorusse hanno «sparato colpi in aria, simulando situazioni pericolose» per destabilizzare ancora di più la situazione al confine con la Polonia. Lo ha detto il portavoce dei servizi speciali di Varsavia, Stanislaw Zaryn. «Sappiamo anche - ha aggiunto - che le autorità della Bielorussia stanno aiutando i migranti a distruggere le barriere al confine. Li vediamo portare loro gli strumenti per tagliare i cavi, per distruggere la recinzione». Media vicini al governo di Minsk, citati dalla tedesca Welt, riferiscono invece a loro volta di spari da parte polacca, ma non ci sono conferme.

Lukashenko: non ci piegheremo davanti all'Europa

Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha dichiarato che «non si piegherà davanti all'Europa» mentre migliaia di migranti sono ammassati al confine con la Polonia.  Oggi si è sentito con Vladimir Putin per parlare «nei dettagli» della crisi dei migranti alla frontiera fra Polonia e Bielorussia, come comunicato in una nota ufficiale. I due leader, ha aggiunto la presidenza bielorussa, hanno «scambiato le loro opinioni sulla situazione dei rifugiati» al confine e sulle «violente azioni dei polacchi contro persone pacifiche». E hanno sottolineato «una preoccupazione particolare per il dispiegamento delle forze regolari polacche al confine». 

La guerra ibrida dei migranti della Bielorussia verso l'Europa rischia di provocare un'escalation. E la situazione è peggiorata dopo le immagini di centinaia di profughi in marcia verso frontiera polacca. Militari bielorussi hanno trasferito altri 500 migranti da Kuznica, al confine con la Polonia, alla frontiera con la Lituania, a Kadysha, nel distretto di Grodno, secondo quanto riportato dal quotidiano lituano Delfi. Tra i profughi trasferiti ci sarebbero anche bambini di meno di 12 anni di età. 

La crisi dei migranti alla frontiera con la Bielorussia, 'arma che Minsk usa per fare pressione sull'Europa, rappresenta «una minaccia alla stabilità e alla sicurezza di tutta l'Ue». È il monito lanciato dal premier polacco Mateusz Morawiecki su twitter, all'indomani di una giornata ad altissima tensione al confine con la Bielorussia, con tentativi di forzare la frontiera e il dispiegamento di 12mila soldati polacchi. «Questo attacco ibrido del regime (del presidente bielorusso Alexander Lukashenko) ci riguarda tutti - ha sottolineato ancora il capo del governo di Varsavia -.

Non ci lasceremo intimidire e difenderemo la pace con i nostri alleati della Nato e dell'Ue». Varsavia dunque n respinge l'ingresso e si dice pronta a difendere i propri confini.

 

Convocato l'addetto militare presso l'ambasciata

L'addetto militare presso l'ambasciata della Polonia a Minsk è stato convocato al ministero della Difesa bielorusso: lo riferisce lo stesso dicastero bielorusso dichiarando che al rappresentante polacco «è stato comunicato che le accuse della parte polacca su un coinvolgimento di militari bielorussi» nella situazione al confine tra Polonia e Bielorussia «sono infondate e ingiustificate».

Bielorussia, migranti respinti dalla Polonia. Monito Usa a Minsk: basta orchestrare i flussi verso la Ue

Intanto la commissione chiede ai 27 di colpire il regime di Lukashenko con un nuovo giro di sanzioni. La Polonia quest'anno ha registrato oltre 23mila ingressi illegali da est, quasi la metà a ottobre. Mentre Berlino esorta Bruxelles ad agire e ad aiutare a fermare il flusso di migranti che attraversano illegalmente la Polonia dalla Bielorussia. 

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha parlato col presidente polacco Andrzej Duda della «grave situazione» alla frontiera della Polonia secondo quanto reso noto dallo Stoltenberg su Twitter. «L'uso dei migranti da parte della Bielorussia come tattica ibrida è inaccettabile. La Nato è solidale con la Polonia e tutti gli alleati nella regione», aggiunge il segretario generale.

Video

 

La Bielorussia respinge le accuse

Il ministero della Difesa bielorusso ha respinto oggi le accuse di Varsavia secondo cui Minsk sta coordinando l'ondata di migranti che tentano di attraversare la vicina Polonia. "Il ministero della Difesa bielorusso ritiene infondate e non comprovate le accuse da parte polacca", si legge in un comunicato che accusa la Polonia di aumentare la tensione "deliberatamente". La Bielorussia mette in guarda la Polonia contro ogni "provocazione" al confine tra i due Paesi, dove si ammassano migliaia di migranti nella speranza di entrare in Ue. "Vogliamo anticipatamente mettere in guardia la parte polacca contro l'utilizzo di qualsiasi provocazione" contro la Bielorussia "per giustificare eventuali azioni bellicose illegali" contro i migranti. Lo comunica una nota del ministero degli Esteri di Minsk.

 

Stato d'emergenza in Lituania

La Lituania ha introdotto lo stato di emergenza nelle regioni al confine con la Bielorussia dopo che ieri migliaia di profughi sono stati indirizzati dalle autorità bielorusse al confine con la Polonia. «La decisione è stata presa tenendo presente l'aggravarsi della situazione al confine, sarà ora il Parlamento a dovere approvare il provvedimento», ha dichiarato la Premier, Ingrida Simonyte. Lo stato di emergenza, se approvato, entrerà in vigore dalla mezzanotte di domani, per la durata di un mese. Riguarderà il confine con la Bielorussia e in una zona cuscinetto di cinque chilometri dalla frontiera, così come i centri di accoglienza dei migranti già entrati in Lituania dalla Bielorussia. 

Migranti dalla Bielorussia cercano di passare il confine polacco. Le immagini

 

Ue: stop arrivi di migranti

«La nostra priorità più urgente» è chiudere i rubinetti degli arrivi di migranti «all'aeroporto di Minsk». Lo scrive la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, su Twitter. «Mentre intensifichiamo i contatti con i Paesi partner, continuerò a dare priorità alla protezione dell'integrità delle nostre frontiere esterne», aggiunge Johansson. Il regime di Lukashenko organizza voli di richiedenti asilo per attacchi ibridi alle frontiere dell'Unione europea, in Polonia, Lituania e Lettonia, come ritorsione contro le sanzioni dell'Unione europea.

 

L'appello della Germania

Dinanzi alla crisi al confine tra Bielorussia e Polonia, dove si trovano ammassati migliaia di migranti che Minsk, secondo le accuse, usa come 'armà contro l'Europa, la Germana rivolge un appello all'Ue perché si aiuti Varsavia. «La Polonia o la Germania non possono gestire questo da sole», ha detto al quotidiano Bild il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. «Dobbiamo aiutare il governo polacco a proteggere la sua frontiera esterna - ha esortato - Questo sarebbe compito della Commissione europea, faccio appello perché agisca».

© RIPRODUZIONE RISERVATA