La Nato e l'Articolo 5 che può essere attivato in caso di attacco ibrido. Cosa significa e le possibili conseguenze

Un'alta fonte diplomatica dell'Alleanza Atlantica ha affermato che vi è una crescente consapevolezza che l'articolo 5 del trattato di Washington potrà essere attivato anche in caso di «un attacco ibrido particolarmente grave»

La Nato e l'Articolo 5 che può essere attivato in caso di attacco ibrido. Cosa significa e le possibili conseguenze
La Nato e l'Articolo 5 che può essere attivato in caso di attacco ibrido. Cosa significa e le possibili conseguenze
Simone Pierinidi Simone Pierini
Lunedì 10 Ottobre 2022, 17:06 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 20:00
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La Nato torna a parlare di Articolo 5, la cui attivazione aprirebbe di fatto all'allargamento della guerra in ucraina ai paesi dell'Alleanza Atlantica. Un'alta fonte diplomatica della Nato ha affermato che vi è una crescente consapevolezza che l'articolo 5 del trattato di Washington potrà essere attivato anche in caso di «un attacco ibrido particolarmente grave», come ad esempio un episodio di «guerra cibernetica» o danneggiamento delle infrastrutture critiche. È quanto emerso oggi alla vigilia del Consiglio Atlantico al livello dei ministeri della Difesa. Nell'articolo in questione «le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutte le parti». Cosa si intende per attacco ibrido? E per danni a infrastrutture critiche, come ad esempio, il Nord Stream

Cos'è un attacco ibrido? 

La definizione di attacco ibrido o guerra ibrida è piuttosto varia e poco specifica. Rappresenta una strategia militare che impiega una guerra politica e mescola una guerra convenzionale, una guerra irregolare e una guerra cibernetica con altri metodi di influenza, come fake news, diplomazia, guerre legali e interventi elettorali stranieri. La Nato solitamente usa il termine "guerra ibrida" per descrivere «avversari con la capacità di impiegare simultaneamente mezzi convenzionali e non convenzionali in modo adattivo nel perseguimento dei loro obiettivi».

 

Il tema delle infrastrutture

Il danneggiamento di infrastrutture critiche, come ad esempio il Nord Stream (quindi gasdotti ma anche elettrodotti e 'datadotti'), qualora fosse accertato il coinvolgimento della Russia, potrebbe essere attivare l'articolo 5? Anche in questo caso, la questione è poco chiara. «La Nato può avere un ruolo nella protezione della infrastrutture critiche europee ma sarà allo stesso tempo limitato - ha dichiarato l'alta fonte diplomatica della Nato - in prima istanza è compito delle compagnie proprietarie delle infrastrutture stesse, poi dei singoli Paesi, attraverso le risorse civili, infine dei militari.

Proteggere però tutto quanto è impossibile, è necessario compiere delle scelte». Il tema sarà discusso proprio nell'incontro dei ministri della Difesa alleati. Al momento si discute se creare una task force apposita all'interno del comando alleato o semplicemente «ridirezionare gli effettivi» esistenti.

Cosa dice l'Articolo 5

Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.

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