Nonna Anna contro Putin, la donna ucraina simbolo della propaganda russa ha cambiato idea: «Basta guerra»

Anna Ivanova era stata fotografata con una bandiera comunista davanti alle truppe ucraine, ma ora afferma di essere contraria all'invasione

Nonna Anna, l'anziana ucraina trasformata (a sua insaputa) in un simbolo filo-russo smentisce Putin: «No alla guerra»
Nonna Anna, l'anziana ucraina trasformata (a sua insaputa) in un simbolo filo-russo smentisce Putin: «No alla guerra»
Lunedì 30 Maggio 2022, 12:04 - Ultimo agg. 18:02
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La sua foto in cui accoglieva i soldati ucraini a Kharkiv con una bandiera comunista era diventata il simbolo della propaganda russa. Anna Ivanova, un'anziana signora ucraina, si era trasformata a sua insaputa in "Nonna Anna" o "Babuskha Z" per la tv russa. La sua foto con la bandiera rossa è stata utilizzata dai media russi per rappresentare gli ucraini a favore dell'invasione russa, citata dal segretario di stato e addirittura trasformata in murales e in una statua esposta dagli occupanti al centro di Mariupol occupata.

Ma la signora Ivanova ha smentito tutti, spiegando che si è trattato di un equivoco e che non è affatto a favore della guerra: «Vorrei poter chiamare Putin e dirgli: perché era impossibile risolvere problemi senza la guerra, così da non far morire i nostri ragazzi? L'invasione è un'enorme calamità, per l'Ucraina e per la Russia» ha detto al Wall Street Journal.

 

La nonna Anna «Simbolo della patria e del mondo russo»

La signora Anna Ivanova, vedendo i soldati ucraini marciare a Kharkiv davanti alla sua casa era uscita sull'uscio con una bandiera rossa dell'Unione Sovietica. Pensava infatti che si trattasse dell'esercito russo venuto a liberare l'Ucraina. In un video diventato virale si vedono i militari ucraini sequestrare la bandiera, con le proteste della donna che dice che i suoi genitori, anni prima erano morti per difendere quel simbolo. Il video è stato ripreso dai media russi che hanno trasformato "Nonna Anna" in un simbolo: «Lei è il simbolo della lotta contro il nazismo e il fascismo, è diventata la nonna di tutto il Donbas e di tutta la Russia» ha detto Sergey Kirienko, vice capo di gabinetto di Putin. «Nonna Anna è il simbolo di nostra madre, la patria, per l'intero mondo russo...

per tutti coloro che chiedono il diritto di parlare russo». 

Nonna Anna smentisce la propaganda:  «Non voglio la guerra»

La storia di Nonna Anna e la sua reazione spontanea all'arrivo dell'esercito «illustra lo scontro di ricordi che è stato armato da Putin», ha detto Jaroslava Barbieri, esperta di relazioni russe con le nazioni dell'ex blocco sovietico all'Università di Birmingham. «Da un lato vedi questa anziana che si rammarica del crollo dell'Unione Sovietica e guarda ancora i russi come dei liberatori. Poi hai la visione opposta dei soldati ucraini, scioccati nel vedere che alcuni ucraini potrebbero vederla in questo modo» continua l'esperta. Di fatto, una volta compresa la nuova situazione, l'anziana signora ha smentito ufficialmente la versione dei media russi. In un'intervista al Moscow Times lo scorso 11 maggio Ivanova ha criticato l'invasione del suo paese e ha definito la guerra «un'enorme calamità». Una posizione che ha ribadito anche questa settimana ai microfoni del Wall street Journal: «Cosa abbiamo fatto noi, l'Ucraina, alla Russia in modo che debbano ucciderci? La Russia ha iniziato. L'Ucraina non li ha toccati» ha concluso. 

 

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