Oligarchi russi, sei di loro morti in tre mesi: è giallo sui decessi (in tutto il mondo). E c'è un precedente del 2017

Oligarchi russi, sei di loro morti in tre mesi: è giallo sui decessi (in tutto il mondo). E c'è un precedente del 2017
Oligarchi russi, sei di loro morti in tre mesi: è giallo sui decessi (in tutto il mondo). E c'è un precedente del 2017
Sabato 30 Aprile 2022, 12:47 - Ultimo agg. 19:00
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Sulle loro morti c'è ancora mistero. Perché nonostante nelle indagini vengano trattati come casi di suicidio o omicidio-suicidio (nei casi nei quali sono stati coinvolti i familiari), più di qualcuno ha dei dubbi su come siano morti i sei oligarchi russi scomparsi in soli tre mesi. I motivi sono evidenti: le tempistiche e il contesto, cioè quello di una guerra che ha colpito i miliardari russi fedeli a Putin e isolato i pochi dissidenti. E poi perché quattro dei sei decessi dei magnati russi sono associati a personalità il cui nome è strettamente legato a Gazprom. A gettare ulteriori ombre sulle morti è stato Fedor Protosenya, figlio del miliardario Sergey, ex proprietario di Nototek. Il padre è stato trovato senza vita in Spagna insieme alla moglie alla figlia e le indagini lo hanno bollato come omicidio suicidio. «Ma mio padre non lo avrebbe mai fatto, amava mia madre e mia sorella, sono stati tutti uccisi da qualcun altro», ha detto con convinzione il figlio. 

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Il giallo degli oligarchi morti

Ex funzionari della Gazprom, quindi, ma anche un imprenditore di attrezzature mediche e un vicepresidente di una società di gas naturale. Sono queste le cariche ricoperte dagli oligarchi russi trovati morti nel 2022 in tutto il mondo. Sono appunto Sergey Protosenya, Vladislav Avayev, Vasily Melnikov, Mikhail Watford, Alexander Tyulyakov e Leonid Shulman. Da Mosca al Regno Unito, passando per la Spagna, i multimilionari si trovavano ovunque. E non è la prima volta che si verificano così tanti decessi in poco tempo. Nel 2017, Usa Today aveva pubblicato un rapporto che aveva rilevato che 38 russi di alto profilo erano morti o scomparsi in un periodo di tre anni.

Non è raro che gli oppositori e i critici del presidente russo Vladimir Putin vengano assassinati, scompaiano o vengano portati in prigione. Ma non è ancora chiaro se ci sia un nesso anche con questi ultimi.

Sergey Protosenya, il multimilionario trovato impiccato in Spagna
 

Sergey Protosenya, multimilionario con un patrimonio stimato di oltre 400 milioni di euro, è stato trovato impiccato il 20 aprile fuori da una villa spagnola che stava affittando con la sua famiglia per Pasqua. I corpi di sua moglie e di sua figlia di 18 anni sono stati trovati pugnalati a morte nei loro letti. Il figlio, che si trovava in Francia, esclude l'ipotesi dell'omicidio-suicidio: anche se è una delle strade percorse dagli inquirenti locali.

Vladislav Avayev, l'ex funzionario del Cremlino trovato morto a Mosca

Vladislav Avayev, ex vicepresidente di Gazprombank e prima ancora funzionario del Cremlino, è stato trovato morto un giorno prima (19 aprile) nel suo appartamento di Mosca insieme ai corpi della moglie e della figlia di 13 anni. Accanto a lui una pistola, che sarebbe stata usata per uccidere sua moglie e sua figlia. Da ricordare come la Gazprombank è la terza banca più grande della Russia ed è associata a Gazprom, la più grande società di gas naturale quotata in borsa nel mondo.

 

Vasily Melnikov e il collasso della sua società dopo la guerra

A inizio marzo il miliardario russo Vasily Melnikov e la sua famiglia sono stati trovati tutti morti nel loro appartamento di lusso a Nizhny Novgorod. Melnikov, insieme alla moglie e ai due giovani figli, è morto per ferite da taglio (secondo il giornale russo Kommersant). I coltelli usati negli omicidi sono stati trovati sulla scena del crimine. News 84 Media ha riferito che la società di Melnikov, Medstom, che importa attrezzature mediche in Russia, era sull'orlo del collasso dopo le sanzioni occidentali imposte in risposta alla guerra in Ucraina.

Mikhail Watford, il magnate di origine ucraina morto in Gran Bretagna

È il 28 febbraio quando l'oligarca di origine ucraina Mikhail Watford viene trovato morto nel garage della sua casa nel Surrey, Regno Unito. La polizia del Surrey sta indagando sulla morte, ma ha detto che non crede che si tratti di un omicidio. Secondo la BBC, l'uomo d'affari russo ha fatto i suoi milioni come magnate del petrolio e del gas dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica.

 

Alexander Tyulyakov, il vice direttore della Gazprom presunto suicida
 

Sempre a febbraio, tre giorni prima della morte di Watford e un giorno dopo che la Russia aveva invaso l'Ucraina, un vice direttore generale del dipartimento di tesoreria di Gazprom è stato trovato impiccato nel garage di un cottage a Lenisky (Russia). Si tratta di Alexander Tyulyakov. Tyulyakov, 61 anni, aveva lavorato alla Gazprom per circa 10 anni e aveva precedentemente supervisionato la sicurezza aziendale e le risorse umane.

Leonid Shulman, il dirigente indagato per frode

Il 30 gennaio, circa un mese prima che la Russia invadesse l'Ucraina, un altro alto dirigente di Gazprom è morto nel quartiere Lenisky, che è noto per essere un rifugio per i dirigenti russi. Leonid Shulman, 60 anni, è stato trovato morto nel bagno del suo cottage accanto a un'apparente nota di suicidio, secondo la Novaya Gazeta. Nella nota, Shulman si lamentava di un dolore insopportabile alla gamba, che si era ferito durante le vacanze di Capodanno. Secondo Fortune, Shulman era nel bel mezzo di un'indagine per frode alla Gazprom.

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