Omicidio Caruana, il "re" dei casinò pagò 150mila euro per i tre sicari

Omicidio Caruana, uccidere Daphne costò 150mila euro per pagare tre sicari
Omicidio Caruana, uccidere Daphne costò 150mila euro per pagare tre sicari
Giovedì 28 Novembre 2019, 15:26
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Uccidere Daphne Caruana Galizia costò 150mila euro. Questa la cifra che Yorgen Fenech, il re dei casinò nonché ad della holding Tumas Group che cercò di fuggire da Malta in yacht, pagò all'intermediario di morte Melvin Theuma, il tassista-usuraio il cui arresto ha dato la svolta decisiva alle indagini sull'omicidio della giornalista dilaniata e bruciata viva il 16 ottobre 2017 con una autobomba confezionata, piazzata e fatta esplodere dai tre esecutori materiali (Vince Muscat ed i fratelli Vince e George Degiorgio) arrestati già a dicembre, meno di due mesi dopo.

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La cifra, secondo «molteplici fonti giudiziarie» citate dal Times of Malta, è emersa tanto nelle registrazioni presentate da Theuma (che ha ottenuto la grazia ed il condono tombale per la sua collaborazione e che domani testimonierà per la prima volta in tribunale) quanto in separati interrogatori dello stesso Theuma e di Fenech. Le fonti riportano anche che, secondo la versione di Theuma, fu l'imprenditore a commissionare l'omicidio e a consegnare fisicamente 150mila euro a Theuma per i tre sicari.

 

 


Uno dei più aspri critici di Daphne Caruana Galizia, l'ex parlamentare del Partito Nazionalista Jeffrey Pullicino Orlando che ne diventò il bersaglio preferito quando trasmigrò tra i laburisti, si è scusato pubblicamente lodandone «il coraggio e la tenacia».
 


Orlando, tanto popolare a Malta da essere conosciuto semplicemente come Jpo, era uno dei personaggi più presenti nel blog 'Running Commentary' aperto nel 2008, in cui la giornalista oltre agli scoop che le sono costati la vita pubblicava centinaia di notizie e fotografie di gossip locale. In una «lettera aperta a Daphne Caruana Galizia», ripresa oggi dal Malta Independent e dal Times of Malta, Jpo (ora presidente dell'Istituto superiore per la scienza e la tecnologia) ha espresso un sentire che l'Ansa negli ultimi 24 mesi ha constatato essere molto diffuso in tutti i settori sociali della nazione.

«Hai mentito così spesso, su così tante persone, che molti di noi - ha scritto Pullicino Orlando - hanno finito per non crederti quando hai detto la verità. Così come con il ragazzo che gridava 'al lupò. Ti rimprovero per le menzogne e per lo spreco del tuo notevolissimo talento nel farti scrittrice di pettegolezzi maliziosi. Tuttavia io ti lodo per il tuo coraggio e la tua tenacia nel denunciare quelli tra noi che hanno usato le loro connessioni e le loro posizioni per tessere una ragnatela di corruzione che ha esposto il nostro paese alla vergogna. Che possano avere quello che meritano. Che tu possa riposare in pace». (

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