«Ha ucciso circa 70 donne e ci ha costretto a seppellire i cadaveri». Queste sono le parole choc di una delle figlie di Donald Dean Studey, un uomo morto nel 2013 sospettato di aver assassinato decine di donne nell'Iowa, negli Usa. Dopo una serie di delitti irrisolti pare che la polizia sia arrivata al nome di Studey e sul suo conto spuntano le prime testimonianze.
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A parlare dopo anni è una delle figlie del presunto serial killer che ha spiegato di essere stata costretta, insieme ai suoi fratelli, a scavare fosse per seppellire cadaveri di donne. Lucy Studey ha indicato agli inquirenti una serie di luoghi in cui ci sarebbero ancora i cadaveri e in quelle aree la polizia, insieme all'unità cinofila, sta portando avanti dei rilievi.
Who Was Donald Dean Studey? Iowa Woman Claims Father Was Serial Killer Who Murdered 70 Women and She Dumped Their Bodies in 100-Ft Well https://t.co/pNfgvYE7KD #DonaldDeanStudey #serialkiller #Iowa #iowagirl #murder #Viral #breaking
— ritujay ghosh (@ritujay) October 26, 2022
La donna ha spiegato che il padre avrebbe ucciso cinque o sei donne all'anno per diversi decenni seppellendo i cadaveri in un pozzo abbandonato nella sua proprietà, un terreno nella piccola città di Thurma.
Le ragazze venivano uccise in vario modo, accoltellate, con colpi di arma da fuoco, ma la maggior parte delle volte venivano ammazzate di botte. Buona parte dei delitti venivano consumati nella roulotte in cui vivava tutta la famiglia. Da lì i corpi venivano trasportati verso la proprietà in cui erano sepolti, nei mesi freddi con uno slittino, quano non c'era la neve con un carretto dagli stessi figli.
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