La fuga dalla mobilitazione di Vladimir Putin. Due russi hanno attraversato in barca lo stretto di Bering e hanno raggiunto l'Alaska per sfuggire alla chiamata per la guerra in Ucraina. Lo riporta la stampa locale, sottolineando che i due sono approdati a Gambell, sulla St. Lawrence Island, e sono stati poi trasportati ad Anchorage e sono ora con le autorità federali. Agli abitanti del villaggio di Gambell i due russi avrebbero raccontato di provenire da Egvekinot, nel nord est della Russia, e di essere scappati dal Paese, e ora chiedono asilo agli Stati Uniti. Lo riferisce il Dipartimento per la Sicurezza nazionale, sottolineando che le loro richieste sono al momento in esame.
Fuga dalla Russia in Alaska, le reazioni
«Queste due persone che sono arrivate dalla Russia su una barca e sono state detenute a Gambell da quanto ho capito sono ad Anchorage ora sotto controllo dalle autorità federali», ha detto il governatore dell'Alaska, Mik Dunleavy. «Non prevediamo un flusso continuo di individui. Non abbiamo alcuna indicazione che accadrà, quindi potrebbe essere una tantum».
I precedenti
Molti residenti di Gambell sono etnicamente più vicini alle comunità costiere siberiane Yupik che ad altri abitanti dell'Alaska. Tali traversate attraverso i pericolosi mari dello stretto sono rare negli ultimi decenni. Dodici uomini siberiani hanno effettuato la traversata nel 2014, segnando la prima di questo genere in 14 anni. Nel 1948, il direttore dell'FBI, J Edgar Hoover, ordinò di fermare gli attraversamenti delle comunità tradizionali, sospettando che alcuni dei visitatori fossero spie sovietiche. Il divieto è stato definito la «cortina di ghiaccio». Le traversate ripresero dopo la guerra fredda, ma furono vietate dalle autorità russe dopo che un padre e un figlio annegarono sulla via del ritorno da Gambell alla costa siberiana. I russi, in particolare gli uomini in età di leva, si sono riversati fuori dal paese da quando Vladimir Putin ha dichiarato una mobilitazione per sostenere la sua fallita invasione dell'Ucraina. Ci sono rapporti secondo cui la coscrizione è stata imposta in modo molto più ampio e rigoroso tra le comunità rurali più povere e le minoranze etniche nel Caucaso, in Mongolia e in Siberia.