Putin, la guerra nascosta: dal gasdotto del Baltico ai cavi sottomarini francesi, le infrastrutture nel mirino

Gli obiettivi sensibili sono molti. Soltanto nel Mare del Nord ci sono 8mila chilometri tra gasdotti e oleodotti da monitorare

Putin, la guerra nascosta: dal gasdotto del Baltico ai cavi sottomarini francesi, le infrastrutture nel mirino
Putin, la guerra nascosta: dal gasdotto del Baltico ai cavi sottomarini francesi, le infrastrutture nel mirino
di Raffaele Alliegro
Domenica 23 Ottobre 2022, 19:08 - Ultimo agg. 24 Ottobre, 08:03
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C'è una guerra sul campo, che si combatte quotidianamente in Ucraina dopo l'aggressione russa. Ma c'è anche un guerra nascosta, “ibrida”, fatta di tentativi di attacco e di costante elaborazione di strategie difensive condotta attorno alle infrastrutture strategiche dell'Unione europea e dell'Alleanza atlantica: cavi sottomarini, gasdotti, servizi pubblici, elettrodotti, sistemi informatici. Il tema della protezione delle infrastrutture critiche della Ue si sta facendo sempre più largo a Bruxelles, perché gli episodi di guerra ibrida sembrano in aumento. «Dobbiamo proteggere le nostre infrastrutture che per la prima volta sono diventate un obiettivo, e serve prepararsi al meglio», ha detto nei giorni scorsi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un passaggio del suo discorso al Digital summit di Tallin, citando espressamente i cavi sottomarini della fibra ottica.

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Gli obiettivi sensibili sono molti.

Soltanto nel Mare del Nord ci sono 8mila chilometri tra gasdotti e oleodotti da monitorare. «Difendere tutto non è possibile ed è necessario compiere delle scelte», precisano all'Alleanza Atlantica. «La Nato potrà avere un ruolo sì, ma limitato: in prima istanza è compito delle compagnie proprietarie delle infrastrutture stesse, poi dei singoli Paesi, attraverso le risorse civili, infine dei militari». C'è dunque uno scenario «concreto» di minacce alle infrastrutture. Lo ha affermato anche il vicecancelliere tedesco, Robert Habeck, rispondendo a una domanda sull'attacco ai gasdotti Nord Stream. «I possibili attacchi alle infrastrutture critiche sono sempre più alti in agenda», ha affermato. Da mesi ci sono avvertimenti dai servizi segreti sulla necessità di attrezzarsi su questo fronte, ha detto il ministro dell'Economia e del clima in conferenza stampa a Berlino. Habeck ha ricordato anche l'attacco alle Ferrovie, quando i cavi della comunicazione sono stati tagliati intenzionalmente bloccando il traffico su ferro nel nord del Paese. Le indagini seguono la pista «dell'attacco politicamente motivato». Ma l'allarme è alto anche in Norvegia, fa notare il Guardian, dove si riserva una particolare attenzione al Baltic pipe, il gasdotto che collega la Norvegia alla Polonia e agli altri paesi Ue. Un'attenzione che si concentra soprattutto sul valico di frontiera di Storskog, dove passa il confine con la Russia. Qui la polizia norvegese ha di recente arrestato alcuni russi, dotati di droni e telecamere.

 

La Francia, ha inoltre ricordato il Guardian, teme che i cavi Internet transatlantici, essenziali per la sicurezza e le comunicazioni occidentali, siano nel mirino. Il budget di Parigi per il 2023 ha stanziato 3,1 milioni di euro per la difesa del fondo oceanico. E altri 11 milioni di euro sono stati stanziati per droni e robot subacquei. Ma anche la Gran Bretagna si sta muovendo. Il segretario alla Difesa Ben Wallace ha fatto sapere che la prima nave multiruolo per la sorveglianza oceanica del Regno Unito entrerà in funzione nel 2023. E l'ammiraglio Sir Tony Radakin, capo di stato maggiore della Difesa, ha avvertito che la rottura dei cavi di comunicazione verrebbe considerata un atto di guerra. Alla Nato è dunque in corso «una discussione» per capire cosa fare: se creare «una task force dedicata», come vorrebbero alcuni alleati, oppure redistribuire le attuali forze e aumentare la vigilanza. Si ritiene comunque che «un attacco ibrido di particolare gravità potrebbe essere considerato sufficiente per innescare l'articolo 5 del trattato di Washington», cioè la clausola di sicurezza collettiva.

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