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Putin, sabotaggi dall'interno o attacchi dagli 007 di Kiev? Le misteriosi esplosioni in Russia agitano il Cremlino

Le missioni di addestramento dell’esercito ucraino condotte dai paesi Nato hanno permesso a Kiev di resistere alle forze russe e portare avanti una controffensiva.

Putin, sabotaggi dall'interno o attacchi dagli 007 di Kiev? Le misteriosi esplosioni in Russia agitano il Cremlino
Putin, sabotaggi dall'interno o attacchi dagli 007 di Kiev? Le misteriosi esplosioni in Russia agitano il Cremlino
di Marta Giusti
Articolo riservato agli abbonati
Martedì 27 Settembre 2022, 12:22 - Ultimo agg. : 19:16
3 Minuti di Lettura

Infrastrutture di comunicazione, raffinerie di petrolio, depositi per razzi e artiglierie e addirittura società aerospaziali e di difesa: sono diverse le strutture che, in Russia, nel corso degli ultimi mesi, sono state interessate da incendi ed esplosioni. Eventi dalla dinamica poco chiara per i quali, in alcuni casi, non è ancora stata definita la causa. Putin è sotto attacco interno, vittima di sabotaggi, o è alle prese con le azioni dell'intelligence di Kiev. 

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Putin, le esplosioni agitano il Cremlino

Non ci sono ancora certezze su chi lo scorso 12 aprile ha fatto saltare in aria il ponte ferroviario di Shebekino situato a circa tre chilometri dal confine ucraino e fondamentale per spostare uomini e mezzi dalla Russia all’Ucraina. Nessuno ha mai rivendicato l’attacco.

A Bryansk, a circa cento chilometri dal territorio ucraino, mesi fa erano andati a fuoco due depositi di carburante. Le autorità russe avevano parlato di un possibile attacco missilistico da parte delle forze di Kiev, anche se l’Ucraina non ha mai confermato l’attacco. E sono decine anche i commissariati russi che hanno subito attacchi nel corso degli ultimi mesi.

Si tratta davvero di attacchi da parte dell’Ucraina o di episodi di sabotaggio portati avanti da dissidenti russi? Potrebbe anche trattarsi di atti compiuti da entrambe le parti.

 

La guerra non convenzionale

Come spiega a Insider un membro delle forze speciali dell'esercito degli Stati Uniti addestrate per la guerra non convenzionale e le operazioni speciali, una campagna di guerra non convenzionale potrebbe assumere diverse forme. All'inizio può causare disservizi e questo avviene quando si prendono di mira ad esempio le linee di rifornimento. Successivamente gli attacchi iniziano a riguardare obiettivi come convogli militari ma anche strutture e aree di comando e controllo.

Le ultime mosse di Putin hanno dimostrato che la Russia è in difficoltà e che fa fatica anche a controllare il suo territorio sul quale potrebbe subire attacchi in qualsiasi momento.

 

Il report del New York Times

Il New York Times, in un report pubblicato lo scorso giugno e basato sulle informazioni fornite da tre fonti, ha spiegato che all’interno dell’Ucraina hanno operato decine di commando provenienti da paesi quali Regno Unito, Francia, Canada e Lituania. Gli Stati Uniti hanno ritirato i propri 150 istruttori miliari prima dell'inizio della guerra a febbraio. In particolare, secondo il quotidiano statunitense i reparti di forze speciali provenienti dai paesi Nato sono rimasti in Ucraina o sono entrati e usciti dal Paese. Inoltre, sarebbero stati impegnati nell'addestramento delle truppe ucraine e avrebbero fornito indicazioni per l'impiego di armi sul campo. Le forze speciali degli Stati Uniti, come riporta il documento, hanno creato un “hub” della coalizione in Germania per pianificare e coordinare l'assistenza militare alle truppe ucraine: l’hub comprende 20 nazioni ed è strutturato sul modello già impiegato dagli Stati Uniti e dagli alleati Nato in Afghanistan.

Sicuramente, le missioni di addestramento dell’esercito ucraino guidate dai paesi Nato a partire dal 2015 hanno permesso a Kiev di resistere alle forze russe e portare avanti una controffensiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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