La tensione fra Russia e Ucraina è alta e da una settimana l'United States European Command (Eucom) è al massimo livello di allerta. La decisione di mettere i propri militari in Europa in condizione di allarme indica quanto gli Usa temano che la perenne contesa territoriale fra i due Paesi possa di nuovo infiammarsi. E difatti la Casa Bianca di Joe Biden, che è legatissimo all'Ucraina, ha già fatto capire che a Washington non c'è più nessuna tolleranza verso possibili nuove mire espansioniste di Vladimir Putin.
Dopo aver mandato due bombardieri B-1 in ricognizione sul Mar Egeo, la Marina Usa ha inviato la settimana scorsa una notifica diplomatica al governo turco per avvisarlo del passaggio di due navi da guerra Usa attraverso lo stretto del Bosforo. Sin dal 1936, Ankara ha il controllo dei due Stretti, quello dei Dardanelli dal Mar Egeo al Mar di Marmara e il Bosforo dal Mar di Marmara al Mar Nero. L'annunciato passaggio delle due navi verso il Mar Nero, sul quale si affacciano sia la Russia che l'Ucraina, con la Crimea che la Russia si è annessa nel 2014, è un chiaro ammonimento della nuova Amministrazione Usa a Mosca.
La Casa Bianca non ha nascosto di avere un occhio attento sulle ultime azioni russe: «Non c'erano tanti soldati russi al confine con l'Ucraina sin dal 2014.
Vladimir Putin firma la legge che gli consentirà di essere eletto fino al 2036
Invitato dal presidente ucraino Volodimir Zelensky a riconfermare la validità del cessate il fuoco firmato nel luglio del 2020 nella inquieta regione di confine del Dombass, Putin non ha risposto. Ufficialmente la tregua militare sarebbe ancora operativa, ma gli scontri fra le truppe ucraine e i gruppi separatisti sostenuti dalla Russia si sono moltiplicati, tanto che Zelensky ha chiesto alla Nato di accelerare l'accettazione del suo Paese nell'Alleanza e di organizzare una esercitazione militare collettiva allo scopo di far capire alla Russia che l'Ucraina non sarebbe sola in caso di nuova invasione. Non è chiaro ancora quale sia la risposta dei Paesi membri del blocco atlantico sulle esercitazioni, ma di recente la Nato aveva sollecitato Zelensky a continuare nelle riforme se voleva accelerare la sua accettazione nell'Alleanza.
Lotta alla corruzione
Il 43enne presidente, che ha appena finito una ispezione delle forze dislocate a difesa dei confini orientali, sarà in visita ufficiale in Turchia oggi e poi in Francia, in un tour de force per confermare il supporto degli alleati. Gli alleati tuttavia, con Francia, Gran Bretagna e Usa in testa, gli chiedono, come già la Nato, di continuare la lotta alla corruzione. Da vicepresidente di Barack Obama, Joe Biden ebbe l'incarico di mantenere i rapporti con l'Ucraina, e di tentare di rafforzarne la democrazia spingendo una serie di riforme anticorruzione, e in quella veste ha visitato il Paese ben sei volte.
È dunque il presidente Usa che meglio conosce l'ex repubblica sovietica, ed è anche uno dei suoi più ardenti sostenitori. Tuttavia, il segretario di Stato Anthony Blinken ha chiarito poche settimane fa al suo collega ucraino che l'Amministrazione continua ad aspettarsi da Kiev «l'applicazione della legge e l'attuazione delle riforme». Il sostegno Usa a Kiev davanti alle minacce russe comunque non tentennerà, ed è anzi uno dei pochi punti caldi su cui Biden e l'opposizione repubblicana al Congresso hanno identità di vedute. La portavoce della Casa Bianca ha inoltre rivelato che Washington è già in contatto con gli alleati europei per cercare «di alleggerire le tensioni e riconfermare il cessate il fuoco».