Ryan come Alfredino, caduto nel pozzo a 5 anni: terza notte di scavi, corsa contro il tempo per salvarlo

Il bimbo parla e ha chiesto acqua, è bloccato a 30 metri di profondità

Ryan, caduto nel pozzo a 5 anni: terza notte di scavi, corsa contro il tempo per salvare il bambino
Ryan, caduto nel pozzo a 5 anni: terza notte di scavi, corsa contro il tempo per salvare il bambino
di Mario Landi
Venerdì 4 Febbraio 2022, 10:28 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 09:22
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Ryan è ancora lì. Lì sotto. Tutto il Marocco è con il fiato sospeso, la storia (terribile) di questo bambino sta facendo il giro del mondo. Alle 6 di questa mattina sono iniziati i lavori per lo scavo del tunnel orizzontale. Procedono in un clima di mobilitazione e ansia continua le operazioni di recupero del piccolo Ryan, 5 anni, ancora bloccato in fondo al pozzo dove è caduto ormai tre giorni fa. Un'altra notte di freddo e sbancamento, la terza di questa storia che ricorda quella di Alfredino Rampi.

Ryan nel pozzo, si cerca di salvarlo

 

Un'intera montagna - letteralmente - è stata sbancata stanotte, con l'arrivo del sesto bulldozer.

Un cratere di 30 metri, parallelo al pozzo, lascia lo spazio ai topografi di studiare gli ultimi accorgimenti. Durante la notte ci sono stati smottamenti che hanno fatto temere il peggio.

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Sulla catena del Rif, a Nord del Marocco, teatro dell'incidente, i lavori di recupero si sono rivelati più difficili del previsto, troppa roccia, troppi ostacoli. Ai microfoni di una emittente locale il responsabile del comitato di soccorso ha detto che Ryan ha chiesto dell'acqua, alle 3 del mattino, quando una piccola telecamera introdotta nel pozzo lo ha sorpreso sveglio e cosciente, dopo quasi 60 ore di calvario: «Ryan parla e risponde alle domande».

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Dall'alba di oggi gli escavatori cercano di bucare anche la roccia per creare finalmente il corridoio di tre metri e raggiungere il bambino. Tra i tecnici c'è anche chi lavora ormai ininterrottamente da 24 ore in una gara di solidarietà che in Marocco non ha precedenti. Ambulanza e staff medico sono sul campo, per prestare i primi soccorsi al piccolo, una volta che sarà libero. Intanto, la Rete rimbalza immagini di code e imbottigliamenti sulle piccole strade che portano a Tamrout, il villaggio di Ryan. E' una folla di curiosi, di cittadini arrivati da ogni angolo del Marocco, nella speranza di vedere quel bimbo uscire dal pozzo.

IL FATTO - Ryan era caduto in un pozzo profondo 60 metri, mentre giocava in una zona rurale del Marocco, vicino Chefchauen. La sua storia commuove il Marocco e somiglia a quella di Alfredino Rampi, che il 10 giugno 1981, cadde in un pozzo artesiano vicino Vermicino.

 

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