Sergei Shoigu, il ministro della Difesa russo scomparso per 13 giorni. Kiev: «Ha avuto un infarto»

Sergei Shoigu, il ministro russo scomparso e poi riapparso in video dopo 13 giorni. Kiev: «Ha avuto un infarto a metà marzo»
Sergei Shoigu, il ministro russo scomparso e poi riapparso in video dopo 13 giorni. Kiev: «Ha avuto un infarto a metà marzo»
Sabato 26 Marzo 2022, 00:44 - Ultimo agg. 10:04
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Il viceministro dell'Interno ucraino Anton Gerashchenko ha scritto su Facebook che Sergei Shoigu, ministro russo della Difesa, è stato colpito da un infarto a metà marzo e per questo non è apparso ad eventi pubblici fino alla sua comparsa in tv per pochi istanti ieri sullo schermo di una videoconferenza con il presidente russo Vladimir Putin. L'affermazione non può essere verificata indipendentemente, scrive il Guardian.

Il mistero del ministro scomparso

Prima della breve ricomparsa di Shoigu, voci che lo riguardavano parlavano di una sua punizione per la campagna militare fallimentare in Ucraina, o per la mancata cattura di Kharkiv o Kiev.

Agentstvo, un sito di news indipendente russo, aveva citato in precedenza una fonte anonima che riferiva di problemi cardiaci di Shoigu.

Riapparso in video dopo 13 giorni

Non è un militare, non proviene dalle fila dell'Fsb, e non è originario di Leningrado, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, ricomparso giovedì dopo 13 giorni di silenzio, anche se solo nel quadratino in alto a sinistra dello schermo del Consiglio di sicurezza aperto sulla scrivania di Vladimir Putin. Qualche fotogramma che non appare sufficiente per mettere a tacere le voci sulla sua uscita di scena, una assenza rilevante dato il suo ruolo di primo piano nel promuovere la guerra contro l'Ucraina. La figura di Shoigu era cresciuta di peso in questi anni, sull'onda dei successi militari di Mosca in Crimea e in Siria. E perlomeno fino a poco dopo il 24 febbraio, poteva contare, malgrado il suo curriculum anomalo, di grande ascolto al Cremlino. Ministro della Difesa dal 2012, Shoigu, 66 anni, era stato in precedenza, sin dagli anni Novanta, ministro per le Situazioni di emergenza, una carica con cui si è costruito una fama di risolutore di problemi, decisionista e sempre presente, con una presenza ben pubblicizzata da un esercito di persone. Originario di Tuva, la piccola repubblica della Federazione ai confini con la Mongolia, è laureato in ingegneria e non ha mai prestato servizio come militare. Ma oltre a indossare una divisa sin da quando era ministro delle Situazioni di emergenza, passato alla Difesa, ha imposto agli ufficiali dello stato maggiore di indossarne una e ha reintrodotto l'uniforme sovietica del 1945, nota come l«uniforme della vittorià.

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