Nelle prime settimane di guerra in Ucraina il coraggio dei militari di Snake Island era diventato leggendario sul web. In un video virale, il gruppo di soldati ucraini a difesa dell'isola di Zmiinyi (in italiano serpente, in inglese Snake Island) gridava di andare «a quel paese» alla nave russa che li stava intimando di arrendersi. Dopo l'attacco gli uomini erano stati catturati dai russi: ieri, un mese dopo un mese sono stati liberati in uno scambio di prigionieri.
Il video virale dei marinai russi che mandano "a quel paese" i russi
I 19 soldati si trovavano a Snake Island, a poche miglia di distanza dalla Romania è un avamposto strategico per la difesa della città di Odessa.
Creduti morti, sono stati liberati un mese dopo
Poco dopo l'attacco russo i contatti con l'isola si erano interrotti e si è pensato che gli uomini fossero morti in battaglia, tanto che Zelensky promise persino di decorare postume «le eroiche guardie di frontiera decedute». Giorni dopo invece la Marina ucraina ha confermato che i soldati dell'isola erano caduti prigionieri dopo aver respinto due attacchi delle forze russe ed essersi arresi «per mancanza di munizioni». Un mese dopo, il 24 marzo esattamente un mese dopo l'invasione delle truppe russe, il parlamento ucraino ha confermato che i marinai sono stati rilasciati in cambio di 11 soldati russi di una nave affondata vicino Odessa.