Soleimani, Putin: «Attacco aggrava la situazione». Guterres: «No ad altra guerra nel Golfo»

Soleimani, Putin: «Attacco aggrava la situazione». Guterres: «No ad altra guerra nel Golfo»
Soleimani, Putin: «Attacco aggrava la situazione». Guterres: «No ad altra guerra nel Golfo»
Venerdì 3 Gennaio 2020, 16:38 - Ultimo agg. 1 Marzo, 21:27
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Ecco le reazioni dei leader del pianeta dopo l'uccisione del generale iraniano Soleimani. L'uccisione del generale iraniano Soleimani rischia di «aggravare la situazione» in Medio Oriente, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin

Il presidente francese Emmanuel Macron rivolto «un appello a tutte le parti alla moderazione e per evitare una nuova pericolosa escalation delle tensioni» in Medio Oriente dopo l'uccisione in Iraq del generale iraniano Qassem Soleimani. È quanto riferisce l'Eliseo in una nota, dando conto di una telefonata tra Macron ed il presidente russo Vladimir Putin, con cui hanno concordato di restare «in stretto contatto». Il presidente francese ha sottolineato «l'impegno della Francia per la sovranità e la sicurezza dell'Iraq e la stabilità della regione», esortando poi l'Iran a «ritornare rapidamente al pieno rispetto dei suoi obblighi nucleare e ad astenersi da qualsiasi provocazione».

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Il mondo «non può permettersi» un'altra guerra nel Golfo Persico. È quanto afferma il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, attraverso il suo portavoce Farhan Haq. «Il segretario generale si è continuamente speso per una de-escalation nel Golfo» ed è «profondamente preoccupato» dal recente evolversi della situazione, ha detto Haq, aggiungendo che «questo è il momento nel quale i leader devono esercitare il massimo della moderazione».

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«Il Santo Padre è stato informato e la Santa Sede segue con preoccupazione gli eventi». Lo dice all'agenzia Ansa il nunzio in Iran, mons. Leo Boccardi, dopo il blitz Usa a Baghdad in cui è stato ucciso il generale Soleimani. «Solo due giorni fa abbiamo celebrato la Giornata Mondiale della Pace e questi fatti ci devono spingere tutti a credere fortemente e lavorare con speranza per la pace. Il dialogo, non solo quello inter-religioso, che la Santa Sede mantiene e sviluppa con l'Islam, resta la via maestra per la soluzione di tutti i conflitti».

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«Qassem Soleimani è responsabile della morte di cittadini americani e di molte altre persone innocenti. Stava progettando nuovi attacchi del genere». Lo ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, poco prima di lasciare Atene per rientrare in Israele. «Così come Israele ha diritto all'autodifesa, anche gli Stati Uniti hanno il medesimo diritto. Il presidente Trump - ha aggiunto - si merita riconoscimento per aver agito velocemente, con forza e in modo decisivo. Israele - ha concluso - si schiera con gli Stati Uniti nella giusta lotta per la pace, la sicurezza e l'autodifesa»'.


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