Turismo spaziale, Branson astronauta, il video più bello dello storico volo della Virgin Galactic. In regalo due biglietti: come ottenerli «Meraviglia che va resa accessibile all'Umanità»

Branson nello spazio, è il turismo del futuro: «Esperienza che va resa accessibile all umanità»
Branson nello spazio, è il turismo del futuro: «Esperienza che va resa accessibile all’umanità»
di Paolo Ricci Bitti
Lunedì 12 Luglio 2021, 08:13 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 23:02
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Richard Branson, astronauta matricola 001, vola nello spazio e atterra nella Storia: con la Virgin Galactic, la scommessa più astronomica della sua vita di avventuriero, esploratore, imprenditore, filantropo e creatore di problemi, ha aperto domenica nel cielo del New Mexico l'era del turismo spaziale di massa. Di “massa” anche se il biglietto costa 250 mila dollari per un volo di poco più di un'ora con solo una manciata di minuti riservati al fluttuare leggeri come Parmitano o la Cristoforetti sulla stazione spaziale? Di “massa” perché finora solo 7 ricconi dal 2001 al 2009 avevano speso almeno 20 milioni di dollari per passare qualche giorno in orbita?

 

Sì, di massa perché l'impresa del primo astronauta baronetto - il tycoon 71enne è inglese e appunto sir - cambia lo scenario dell'esplorazione spaziale che finora, dal 1961 ad oggi, è stata teatro delle sfide fra grandi potenze con appena 586 partecipanti (67 le donne) tra astronauti, cosmonauti e taikonauti (i cinesi).

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Ieri invece hanno conquistato le ali spaziali altre tre persone insieme a Branson che ha già 700 persone, 3 gli italiani, nelle liste di attesa della VG in cui si entrava versando 250 mila dollari. Può essere che nei prossimi mesi il prezzo si impenni, ma lo scopo del nababbo (8 miliardi di dollari di patrimonio personale rispetto a Jeff Bezos ed Elon Musk che ne hanno oltre 200 a testa e che ieri sono stati battuti in questa nuova corsa alo spazio) è di ridurre il più possibile il costo dei biglietti che saranno presto venduti anche per i voli dallo spazioporto di Grottaglie (Taranto), il secondo che la VG aprirà dopo quello del New Mexico, giusto un filo meno attraente della vista di tutto il Mediterraneo che sfilerà sotto gli occhi dei viaggiatori decollati dal tacco d'Italia.

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A 4MILA KMH


La Virgin, peraltro, in ottobre, porterà in volo anche uomini dell'Aeronautica militare italiana e del Cnr, per una serie di esperimenti che guardano anche al futuro dei voli suborbitali - un business più imponente del turismo spaziale valutato ora 38 miliardi di dollari - che nei prossimi decenni collegheranno rapidissimamente i continenti.

Spazio mai così affollato

Record nel record: sia pure per pochi minuti domenica si sono trovati nello spazio in 16, mai accaduto prima, ovvero i 7 della stazione spaziale internazionale (3 americani, 2 russi, un francese e un giapponese); 3 sulla stazione cinese Tiangong e 4 sulla Unity della Virgin Galactic. Branson, 71 anni il 18 luglio, al momento è la persona più anziana andata nello spazio.

Ed è forse una fortuna che questa gara all'apertura della nuova era del turismo spaziale sia stata vinta sul filo di lana (Bezos volerà il 20 luglio) proprio da un tipo come Branson che pensa sì alle proprie tasche, ma che ieri, una volta atterrato, ha messo a nudo il suo entusiasmo da bambino per il volo appena compiuto e ha raccontato la visione che l'ha guidato fin da quando, alunno delle elementari, decise che sarebbe andato nello spazio.

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UN SOGNO
«È stato meraviglioso, un sogno, un'enorme soddisfazione che divido con tutti voi, splendidi collaboratori della VG - ha detto l'imprenditore tenendo al collo i nipotini - Da bambino sognavo di andare nello spazio e ora quel "bambino" si rivolge ai più piccoli che hanno quello stesso sogno: con la nostra compagnia, che ora mi sta permettendo di vedere la meraviglia della Terra da qui, vogliamo esaudire il vostro desiderio. La verità, come mi avevano detto gli astronauti, è che niente ti può preparare alla vista della Terra dallo spazio, alla sua bellezza, all'emozione che ti prende mentre fluttui nella navicella. Con questa compagnia vogliano aiutare generazioni di sognatori dello spazio a rendere reale il loro sogno, perché c'è una cosa verissima in questa avventura: vedere il pianeta da quell'altezza ti rende migliore. Immaginate allora la possibilità di democratizzare lo spazio, di renderlo accessibile a uomini di ogni razza e di ogni estrazione sociale. Sono solo pochi attimi di felicità senza confini, di sobbalzi al cuore mentre sotto di te scorre il blu della Terra e sopra vedi il nero siderale in cui brillano le stelle, ma ti portano a uno stato d'animo che non ti lascerà mai più e che permetterà di rendere migliore il nostro mondo».

La frase di Branson: «Ero un bambino con un sogno che guardava le stelle. Ora sono un adulto a bordo di una navicella spaziale con altre persone meravigliose: guardiamo giù la nostra meravigliosa Terra. Alla prossima generazione di sognatori dico: "Se noi possiamo fare questo provate a immaginare quello che potrete fare voi”»


IMAGINE
«Imagine», ha scandito Branson e viene in mente un altro inglese che andava nello spazio, ma con le note. 

Così la storica giornata si è chiusa con un'offerta di Branson che farà rumore: due biglietti gratis a chi parteciperà alle iniziative della piattaforma charity Omaze che vuole appunto democratizzare lo spazio raggiunto ieri alle 17.50, ora italiana, dallo spazioplano monomotore a razzo Vss Unity (nome scelto dall'astrofisico Hawking) che ha toccato quota 86 chilometri e 272metri. L'astronave lunga 18 metri con 2 piloti e 4 passeggeri era stata sganciata 3 minuti prima a 15 chilometri di altezza dall'aereo White Knight Two: poi l'accensione del motore a razzo per la cabrata sul filo dei 4mila chilometri orari (più di 3 mach). Infine il silenzio celestiale: motore spento, il culmine della parabola, lo sgancio delle cinture per fluttuare affacciati a 17 oblò panoramici. Un'estasi di 7 minuti, poi la lunga, maestosa planata a cerchi sempre più larghi fino alla pista dello spazioporto. Fino alla Storia.

Paolo Ricci Bitti

IL CONTROSORPASSO CHE HA STIZZITO BEZOS

Il colpaccio non gli è riuscito e Jeff Bezos non è uno da mancare facilmente il colpo: invece il controsorpasso di Branson all’ultima curva ha stizzito il patron di Amazon che decollerà “solo” il 20 luglio (52° anniversario dello sbarco sulla Luna, oggettivamente una ricorrenza un po’ così) con il suo razzo New Shepard della Blue Origin. A bordo anche il fratello Mark, l’aviatrice Wally Funk, 83 anni, una delle leggendarie partecipanti al programma Mercury 13 beffate dalla Nasa, e infine un nababbo dal nome ancora segreto che in un‘asta ha pagato 28 milioni di dollari per 12 minuti di volo dal decollo all’atterraggio. E per la compagnia di Bezos che non ha prezzo. La Blue Origin sottolinea poi di essere la “prima compagnia che porta i turisti oltre la linea di Karman” che per convenzione segna a 100 km il confine dello spazio per il 96% dei paesi, Onu, compresa, ma non per gli Usa, che una certa voce in capitolo ce l’hanno e che mai accetterano l’accordo: mica possono degradare i loro primi astronauti entrati nella Storia.

LA DIRETTA DEL VOLO

Virgin Galactic nella storia: ha portato nello spazio il primo cliente, Richard Branson, astronaut 001, patron della compagnia fondata ormai 20 anni fa, dando il via alla nuova era del turismo spaziale di massa.  Allo spazioporto America nel New Mexico stamattina il Branson era arrivato in bici dopo aver ricevuto in mattinata, per essere precisi le 3 del mattino,  il buongiorno anche dal "rivale" Elon Musk di SpaceX che l'ha buttato giù da letto e che ha annunciato di avere comprato un biglietto per un volo del "rivale".

Nella base, a commentare il volo, anche il canadese Chris Hadfield, uno degli astronauti più famosi di sempre, già comandante della stazione spaziale internazionale. 

Sir Richard Branson, ovvero il primo astronauta sir, una volta a terra ha ricevuto le ali proprio da Hadfield ed ha annunciato di offrire due biglietti per i prossimi voti a chi aderirà alla campagna dell'organizzazione non profit Omaze che punta a democratizzare lo spazio, ovvero ad aprirlo a quante più persone possibile di ogni razza e di ogni estrazione sociale. Qui viene spiegato come partecipare a questa iniziativa charity.

Missione compiuta

La diretta

17.40. Lo spazioplano lucente atterra dolcemente come faceva lo shuttle. Missione compiuta. I 700 che hanno già comprato i biglietti da 250 mila dollari possono iniziare a fare i bagagli per il New Mexico o per Grottaglie: hanno atteso 7 anni  e nel giro di un paio avranno anche loro le ali da astronauti.

17.33 Il motore a razzo si è spento. La Unity cambia assetto ruotando le ali e inizia l'elegante planata verso lo spazioporto. Ancora uno spettacolo magnifico per Branson e compagni. L'esploratore, 71 anni il 18 luglio, ringrazia tutto lo staff: il suo entusiasmo è travolgente. «Un'esperienza unica nella vita. Un sogno, è meraviglioso».

17.28 Branson, astronauta 001, fluttua con gli altri passeggeri in situazione di microgravità: sotto di loro almeno un quarto della Terra (blu e rosso i colori dominanti), sopra di loro il nero siderale puntellato di stelle.

17.24. Lo spazioplano si sgancia d'aereo, fluttua un istante per l'inerzia e poi accende il motore a razzo ibrido (carburante solido e liquido) che occupa circa metà della fusoliera luna poco più di 18 metri. La cabrata a 90 gradi sul filo dei tre mach porta in meno di tre minuti nello spazio a quota 85 chilometri. Inizia l'era del turismo spaziale dopo i primi 7 pionieri tra il 2001 e il 2009 che però volarano con le agenzie nazionali di Stati Uniti e Russia. 

17.09 Continua l'ascesa a larghi cerchi del tandem che si inerpica nel cielo terso del New Mexico. Nella diretta dallo spazioporto America c'è tempo per ricordare l'influenza della madre Eve su Branson ("Mi ha sempre spinto ad andare in più in alto). Scorrono intanto le immagini dell'equipaggio in tuta blu Under Armour (e paracadute) che sale sullo spazioplano. La giornata è davvero splendida. 

16.45 "Nominale" (tutto ok) fanno sapere i piloti dell'aereo madre C.J. Sturckow ed Kelly Latimer. Nello staff della Virgin Galactic c'è anche il pilota friulano Nicola Pecile. Con Branson (Astronaut 001) oggiluglio stanno volando Beth Moses, capo istruttrice degli astronauti, alla sua seconda missione, l’ingegnere aerospaziale Colin Bennett e Sirisha Bandla, vicepresidente della VG. Previsti test scientifici per conto dell’Università della Florida. Il piloti dell’astronave VSS Unity sono Dave Mackay e Michael Masucci. 

16.35 Decolla il tandem White Knight Two "Eve" matricola N 348 Ms (il nome della madre di Branson)-Vss Unity  22 matricola N202VG. Il quadrigetto con due fusoliere sta portando a 15mila metri di quota lo spazioplano.  

16.30 Dopo il maltempo della notte, l'alba è magnifica nel deserto del New Mexico

L'attesa

Un elegante spazioplano che avrebbe incantato Jules Verne oggi sfreccerà per 90 minuti fino al confine tra Mesosfera e Termosfera, fra 85 e 100 chilometri di quota, per aprire l’epoca del turismo spaziale di massa. L’astronauta-turista matricola 001 che fluttuando vedrà la curvatura della “Biglia blu” e il nero dello spazio siderale sarà Richard Branson, 71 anni, tycoon ed esploratore inglese, fra i quattro passeggeri dell’astronave Vss Unity della Virgin Galactic, la compagnia dello stesso miliardario inglese che batte sul filo di lana Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, l’uomo più ricco del mondo, che volerà il 20 luglio con il suo missile riutilizzabile New Shepard della Blue Origin sempre ai limiti dello spazio con una parabola di appena 12 minuti.

Al palo, almeno fino ad ottobre, Elon Musk con la sua SpaceX, il secondo uomo più ricco della Terra e fra non molto il più facoltoso della Luna e di Marte, che però punta più in alto: i suoi turisti andranno effettivamente in orbita per tre giorni attorno al pianeta. E poi ha già in programma tour anche attorno alla Luna.

L'appuntamento in diretta live social con questo volo rivoluzionario è per le 16.30 (90 minuti di ritardo per questioni meteo rispetto all'orario annunciato) dallo spazioporto America in mezzo al nulla nel deserto del New Mexico, 140 chilometri a nord di El Paso e a 48 dalla cittadina di Truth or Consequences (Verità o conseguenze, nome scelto mezzo secolo fa attraverso un bizzarro programma radio), non lontano dal poligono di White Sands dove venne fatta esplodere la prima bomba atomica nel 1945.  

L'arrivo di Richard Branson allo spazioporto in bicicletta (ma il tweet non dice da dove è partito visto che la cittadina più vicina è a 48 chilometri). 

A dare il buongiorno a Branson persino Elon Musk, cortesie fra miliardari.  Il Ceo della Tesla ha persino comprato un biglietto per un futuro viaggio spaziale organizzato da  Richard Branson. Musk ha pagato un anticipo di 10mila dollari per prenotare un biglietto, La data non è stata specificata. Branson ha confermato la notizia, aggiungendo che in futuro potrebbe comprare un biglietto per un volo SpaceX di Musk. «Elon è un amico e forse un giorno volerò su una delle sue navicelle».


Siamo all’alba di una nuova era dell’esplorazione spaziale, una svolta epocale, che non vede più contrapporsi le superpotenze come negli anni Sessanta e Settanta ma i superricchi: sarebbe però sbagliato fermarsi nel favoloso recinto dei miliardari in cui schierano i loro ego, in gara per dimostrare chi ha il razzo più potente. O limitarsi alla "First Class" dei loro primi facoltosi clienti che da oggi in poi si aggiungeranno a migliaia ai primi 7 pionieri (da Dennis Tito a Guy Laliberté del Cinque du Soleil) che dal 2001 al 2009 spesero almeno 20 milioni di dollari a testa per trascorre qualche giorno sulla stazione spaziale internazionale.

Ora i prezzi sono scesi, sia pure per un’esperienza più ridotta: la Virgin Galactic ha già venduto 700 biglietti da 250mila dollari per una “toccata e fuga” che vale comunque le ali (il distintivo e il diploma) da astronauta, a cui si lavora dal 2004 con il sistema aereo-madre e spazioplano che nel 2014 costò la vita al pilota Michael Alsbury: in attesa, fra celebrità quali Lady Gaga e Leo DiCaprio, anche tre italiani.

La VG ha a lungo monopolizzato l'attesa per questo primo volo turistico della nuova era, ma nel frattempo si è però fatta sotto la Blue Origin di Bezos che ha programmato il primo volo turistico con un più classico razzo lanciatore riutilizzabile New Shepard per il 20 luglio, 52° anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna. A bordo lo stesso fondatore di Amazon, il fratello Mark, l’aviatrice Wally Funk, 83 anni, una delle leggendarie partecipanti al programma Mercury 13 (ovvero 13 donne) della Nasa che poi non mandò mai in orbita quelle pioniere che avevano superato i test riservati agli astronauti, e infine un nababbo dal nome ancora tenuto segreto che in un‘asta ha pagato 28 milioni di dollari per 12 minuti di volo dal decollo all’atterraggio. E per la compagnia di Bezos che non ha prezzo. 


Il sorpasso di Bezos (patrimonio di oltre 200 miliardi di dollari, qualcuno in più di Musk) su Branson (appena 8 miliardi in tasca) sembrava ineluttabile, ma con un colpo di reni la Virgin Galactic ha stretto i tempi e ha cerchiato l’11 luglio sul calendario a cui guarda anche l’Italia. Dopo questo volo inaugurale, ne è previsto un altro, e quindi, in ottobre, toccherà a uomini dell’Aeronautica Militare e del Cnr che hanno stretto un accordo con la Virgin Galactic con il coordinamento dell’Agenzia spaziale italiana per effettuare esperimenti scientifici in situazione di microgravità, ché dietro allo space tourism in questi primi voli suborbitali parabolici c’è molto altro, compresi i futuri e rapidissimi viaggi intercontinentali. Un superbusiness da far impallidire quello del turismo, senza dimenticare questioni geopoltiche: domina chi ha il controllo del cielo e da adesso si espande assai la quota contesa di esso.

L’apertura ufficiale del mercato del turismo spaziale è attesa anche a Grottaglie (Taranto), dove la compagnia di Branson prevede di aprire il secondo spazioporto dopo quello del New Mexico. E volete mettere un volo sulla verticale del deserto rispetto a quello decollato dal tacco d'Italia che permetterà di abbracciare tutto il Mediterraneo con uno sguardo?

Lo “space tourism” diventerà una fetta assai prelibata della “space economy” mondiale destinata a espandersi dagli attuali 340 miliardi a 4mila in 10 anni: il comparto turistico, calcola, Ubs, varrà 38 miliardi di dollari entro il 2030 


Ma Elon Musk, il terzo miliardario della nuova corsa allo spazio, che fa? Si fa superare così dai due rivali? In realtà, oltre ad augurare il meglio a Branson con uno dei suoi tweet, con la sua Spacex punta molto più in alto della linea di Karman che fissa per convenzione l’inizio dello spazio a 100 chilometri di quota e che da Gagarin (1961) a oggi è stata superata solo da 571 persone fra astronauti, cosmonauti e taikonauti (i cinesi), compresi i primi 7 turisti: Musk punta alla Luna e a Marte per i suoi viaggiatori. La linea di Karman, va ricordato, non vale per gli Usa, che si fanno da sempre uno sconto di 20 chilometri: superati gli 80 chilometri si diventa astronauti. 

Bezos invece non pare in vena di complimenti: con un tweet la Blue Origin sottolinea di essere la "prima compagnia che porta i turisti oltre la linea di Karman che per convenzione segna il confine dello spazio per il 96% dei paesi (Onu, compresa, ma non per gli Usa, però, che una certa voce in capitolo ce l'hanno, ndr). Peraltro Bezos dimentica di essere stato bacchettato da Musk quando si era vantato del successo dei suoi primi test con il razzo New Shepard che si era alzato di qualche chilometro. E Musk gli aveva ricordato che portare un razzo in orbita, come da lui con i Falcon, è un'altra cosa rispetto ad esempio alla convenzione sulla linea di Karman che appunto è solo un accordo. Accordo che gli Usa, per buona pace di Bezos, non rinnegheranno mai altrimenti sarebbero costretti a "degradare" parecchi astronauti già entrati nella Storia. 

L’equipaggio di Branson

Con Branson (Astronaut 001) oggiluglio voleranno Beth Moses, capo istruttrice degli astronauti, alla sua seconda missione, l’ingegnere aerospaziale Colin Bennett e Sirisha Bandla, vicepresidente della VG. Previsti test scientifici (Bandla) per conto dell’Università della Florida. Il piloti dell’astronave VSS Unity saranno Dave Mackay e Michael Masucci mentre l’aereo madre VMs Eve sarà pilotato da C.J. Sturckow ed Kelly Latimer. Nello staff della Virgin Galactic anche il pilota friulano Nicola Pecile.

Si sale in tandem con il quadrigetto bifusoliera White Knight fino a 15mila metri (poco più di un volo di linea) poi lo sgancio dello spazioplano che accende il motore a razzo e cabra a poco più di 3 Mach (velocità del suono), ovvero quasi 4mila chilometri orari fino a una quota compresa fra 80 e 100 chilometri: al vertice della parabola dai 7 ai 10 minuti di microgravità, i passeggeri si sganciano e fluttuano nell’abitacolo con 17 grandi oblò potendo ammirare a vocca aperta un quarto della Terra e la sua curvatura. Nessun affanno per selfie e foto: ci pensa un sistema con 16 telecamere a riprendere tutto il volo dentro e fuori lo spaziaplano che poi - appunto, a motore spento e con le ali che hanno cambiato assetto per generare più portanza - plana fino al suolo disegnando ampi cerchi. Un sistema multimediale permetterà di trasmettere in diretta sui social già questo volo al termine del quale Branson ha inoltre annunciato novità: forse riaprirà le prenotazioni per i voli che dovranno comunque prima smaltire quei 700 che hanno già sganciato 250mila dollari.

Paolo Ricci Bitti
 

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