Usa, frontiere riaperte dopo 20 mesi: sì ai viaggi, a Fiumicino aria di festa

Lunghe code ai confini con il Messico. Resta aperto il caso Astrazeneca per entrare negli States

Stati Uniti, frontiere riaperte dopo 20 mesi: si torna a viaggiare, a Fiumicino aria di festa
Stati Uniti, frontiere riaperte dopo 20 mesi: si torna a viaggiare, a Fiumicino aria di festa
Lunedì 8 Novembre 2021, 10:10 - Ultimo agg. 20:30
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​Gli Stati Uniti d'America riaprono le frontiere dopo venti mesi e volano le prenotazioni di viaggi destinazione Usa. Da oggi stop alle limitazioni per i turisti e viaggiatori Ue. L'annuncio delle autorità americane ha creato subito un effetto positivo nelle prenotazioni. E così oggi, primo giorno in cui si può tornare a viaggiare liberamente verso gli Usa, ma a condizione di aver completato il ciclo vaccinale ed aver effettuato un tampone entro 3 giorni dall'imbarco, l'evento è stato celebrato, tra gli applausi, da Aeroporti di Roma con le compagnie aeree che operano da e per gli Stati Uniti, con passeggeri omaggiati con gadgets e colazione made in Italy.

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Una media di 200 passeggeri per ogni volo

Una «svolta», a detta anche di molti passeggeri, per il turismo, gli affari e, dopo tanto tempo, i ricongiungimenti familiari. A Fiumicino, solo in questa prima settimana, si registrano voli verso gli Usa quasi a pieno regime con una media di 200 passeggeri prenotati, tendenza confermata ed in progressivo aumento già per tutto il mese.

L'attuale offerta di novembre prevede fino a 4 voli diretti giornalieri tra Fiumicino e gli Stati Uniti operati rispettivamente da Delta Air Lines per New York JFK e Atlanta, United per Newark, e da Ita Airways per New York JFK. Offerta prevista in aumento con l'aggiunta di ulteriori frequenze settimanali nel mese di dicembre.

Per l'estate ulteriori tratte

In previsione della prossima stagione estiva 2022 sono già in vendita ulteriori tratte operate dei vettori attualmente presenti a cui si aggiungerà il ripristino dei voli di American Airlines. Storicamente, gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di Lungo Raggio da e per Roma Fiumicino e il quinto mercato internazionale in assoluto, dietro a Spagna, Francia, Gran Bretagna e Germania.

L'incremento del 2019

Nel 2019, prima della pandemia, quasi 2,8 milioni di passeggeri hanno volato da/per Roma Fiumicino con collegamenti diretti con 13 aeroporti negli USA, con una crescita del +7,5% rispetto al 2018. Con i protocolli covid tested flight e successivamente grazie ai parziali allentamenti delle restrizioni in ingresso in Italia, quest'anno quasi mezzo milione di passeggeri ha ripreso a volare da/per gli Usa sui voli diretti da Fiumicino.

«Un giorno importante per Fiumicino»

«La decisione dell'Amministrazione Americana rappresenta un vero impulso per il settore dell'aviazione e un primo passo verso la riapertura delle nostre economie - ha dichiarato Ivan Bassato, direttore Operazioni Aviation di Aeroporti di Roma - È un giorno importante per Fiumicino, l'Italia ed il trasporto aereo. Abbiamo già visto un forte incremento di prenotazioni da quando l'amministrazione Usa ha annunciato la riapertura. Avremo quindi un incremento generale di traffico tra Italia ed Usa, il nostro mercato più importante al di fuori dell'Europa. Ed è una svolta anche di ricucitura sociale, con la possibilità di riunire famiglie. Ora abbiamo la perfetta bilateralità».

Il caso Astrazeneca e l'armonizzazione dei protocolli

Riguardo ai limiti legati al vaccino Astrazeneca, Bassato ha detto che «sicuramente le Autorità staranno esaminando questa situazione. Astrazeneca non è adottato negli Usa: ciò che chiediamo come industria del trasporto aereo è un'armonizzazione mondiale del tema delle vaccinazioni eseguite con protocolli sempre più uniformi e standardizzati». Fanno eco i viaggiatori: «Era ora. Eravamo in attesa da diverso tempo di questa riapertura delle frontiere per gli Usa, per i vaccinati. Appena appresa la notizia abbiamo subito prenotato il volo. È il primo giorno di apertura e si spera sia un viatico sia per il turismo che per il business. Dopo uno scalo a New York, andremo in North Carolina nella zona del legno. È il primo viaggio dopo quasi due anni», la testimonianza di due uomini d'affari nella lavorazione del legno e degli utensili, originari della provincia di Pesaro. «Finalmente si può viaggiare e posso incontrare dopo tanto tempo i colleghi, relazionarmi con loro. È la gioia di tutti. È una svolta importante. Siamo un pò stanchi del face meeting. Un conto è dialogare su zoom, un altro è il contatto umano e professionale diretto che tanto mi è mancato», le parole di un giovane ingegnere di Piacenza. «Non abbiamo aspettato neanche un giorno. Ci siamo sposati a metà ottobre e dovevamo farlo quasi due anni fa: Non appena abbiamo saputo di questa opportunità, abbiamo prenotato per il volo di oggi. Faremo un giro di venti giorni prima a New York e poi a San Francisco, Las Vegas, Grand Canyon, Los Angeles e poi a Miami», racconta una giovane coppia toscana in luna di miele.

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Le lunghe code alla frontiera con il Messico

Gli Stati Uniti riaprono le frontiere chiuse da mesi, porte aperte quindi alle persone vaccinate contro il coronavirus provenienti dai Paesi europei, ma anche con il Canada e con il Messico. Proprio lungo la frontiera messicana si sono create code lunghe chilometri con centinaia di auto in fila. Anche le persone a piedi hanno creato lunghe code. Le nuove regole introdotte dall'Amministrazione Biden prevedono che i viaggiatori provenienti dall'Europa mostrino il certificato dell'avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 e un tampone negativo.

Maximulte per il green pass

Per chi proviene dal Messico e dal Canada, invece, è sufficiente la prova della vaccinazione effettuata, non sarà richiesto un test. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno spiegato che verranno accettati tutti i vaccini, compreso quindi Astrazeneca usato in gran parte in Canada e nel Regno Unito. Previsto un aumento dei viaggiatori provenienti dall'Europa, tanto che le compagnie aeree hanno provveduto ad aumentare i collegamenti aerei. Prevista una multa fino a 35mila dollari per le compagnie aeree che non verificano il Green Pass con la carta d'identità del viaggiatore.

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