Svezia, tank e blindati in Lettonia per la sicurezza del Baltico: la missione al confine con la Russia

Il premier Kristersson annuncia la misura come passo per l'integrazione delle forze armate di Stoccolma in quelle della Nato. Silina: «Putin non rinuncia alle sue ambizioni imperialiste»

Un CV90 svedese
Un CV90 svedese
di Gianluca Cordella
Venerdì 26 Aprile 2024, 11:10 - Ultimo agg. 16:12
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Blindati CV90 e carri armati Leopard 2. E ancora: uomini e know how per contrastare la guerra ibrida dell’esercito di Vladimir Putin. La Svezia si mobilita per la Lettonia, per rafforzare le difese al confine con la Russia. L’annuncio è arrivato ieri al termine dell’incontro, a Riga, tra il​​ primo ministro svedese Ulf Kristersson e la sua omologa lettone Evika Silina. Il premier di Stoccolma, dopo aver ringraziato la Lettonia per il supporto ricevuto alla richiesta di ingresso nella Nato, ha spiegato di aver affidato alle Forze armate il compito formale di organizzare un battaglione di forze terrestri da dislocare lungo il confine orientale con la Grande Madre. La sicurezza contro la minaccia del Cremlino è stata al centro dell’incontro tra i due premier che hanno aperto, su quel versante, a una cooperazione economica più ampia.

La premier lettone Evika Silina con il primo ministro svedese Ulf Kristersson

«La Svezia è stata tra i primi paesi a stabilire una presenza diplomatica negli Stati baltici, dimostrando il proprio impegno per la libertà sulle rive del Mar Baltico. Oggi stiamo rafforzando ulteriormente le relazioni bilaterali tra Lettonia e Svezia», ​​ha spiegato Kristersson. In questo quadro si inserisce il piano di supporto militare che porterà lungo il confine lettone veicoli da combattimento blindati CV90 e carri armati Leopard 2, presumibilmente con l’inizio del prossimo anno. «La Lettonia ha quattro priorità – ha ricordato Silina -: rafforzare la deterrenza e la difesa, attuare piani di difesa regionali, sostenere lo sviluppo dell'industria militare e contenere la Russia», che «non rinuncia alle sue ambizioni imperialiste».

Il fronte ucraino

In tal senso, al centro dei colloqui tra Kristersson e Silina c’è stata anche la situazione in Ucraina. Dopo aver espresso parole di apprezzamento per il nuovo pacchetto di aiuti a Kiev varato dagli Stati Uniti, il premier svedese ha sottolineato che «la difesa dell’Ucraina è la difesa dell’Europa e della Nato». Un accento importante è stato messo sulla guerra ibrida, che Mosca sta portando avanti con attacchi informatici, disinformazione e attacchi alle infrastrutture critiche. Lettonia e Svezia sono attualmente impegnate nelle esercitazioni di difesa informatica “Locked Shield” a Tallinn, in Estonia, un primo passo anche verso l’integrazione militare svedese nell’esercito dell’Alleanza, di cui l’invio delle truppe al confine lettone è emanazione diretta.

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