Trump lancia il rimpasto: dall'Onu al dipartimento della Giustizia, arrivano volti nuovi

Trump lancia il rimpasto: dall'Onu al dipartimento della Giustizia, arrivano volti nuovi
di Anna Guaita
Venerdì 7 Dicembre 2018, 20:57
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NEW YORK – Rimpasto in vista nell’Amministrazione Trump. Alcune facce vanno via, e ne arrivano altre che già suscitano sorpresa. Il presidente ha annunciato che sceglie la ex giornalista della Fox Heather Nauert per sostituire Nikki Haley che lascia la poltrona di ambasciatrice all’Onu. E ha annunciato che per la posizione di ministro della Giustizia richiamerà in servizio un veterano, William Barr, che aveva già ricoperto quella carica durante l’Amministrazione di George Bush senior, all’inizio degli anni Novanta. Imminente pare sia anche l’uscita del capo di Gabinetto John Kelly, e al posto dell’ex generale verrebbe chiamato il 36enne attuale capo di staff del vicepresidente Mike Pence, Nick Ayers.

Se la scelta di Barr rientra nella norma, grazie al suo curriculum molto ricco di conservatore doc, e all’innegabile esperienza in materia di giustizia, la scelta di Heather Nauert e di Nick Ayers è più difficile da spiegare. La prima ha un curriculum molto breve, e soprattutto con poca esperienza di politica e di affari esteri. E’ stata giornalista al canale Abc e poi alla Fox, ed è vero che ha lavorato al Dipartimento di Stato, ma in qualità di portavoce. Non ha cioè esperienza di decisioni in prima persona. L'ambasciatrice che l’ha preceduta all’Onu, Nikki Haley non aveva neanche lei grande esperienza di affari esteri, ma era stata governatrice del South Carolina e aveva manifestato innegabili abilità politiche, che l’hanno aiutata a navigare le burrascose acque al Palazzo di Vetro e a difendere la politica della “America First” secondo i desideri di Trump.

Per quanto «sveglia, veloce e piena di talento», come l‘ha descritta il presidente, la 48enne Heather Nauert arriverà invece a questa posizione senza avere dietro di sé anni passati a destreggiarsi nei corridoi della politica. Forse proprio per questo motivo, la posizione di ambasciatore all’Onu sarà declassata, e non sarà parte del Gabinetto presidenziale. Ciò vuol dire che l’ambasciatore avrà meno autonomia e dovrà seguire le direttive del segretario di Stato e del consigliere per la sicurezza nazionale, oltre che del presidente.

Astuto politico è invece Nick Ayers, che sembra destinato a prendere il posto di John Kelly. Sono mesi che si parla di un’uscita del generale dalla Casa Bianca, e addirittura si dice che fra lui e il presidente sia calato un tale gelo che non si parlano più. E sarebbe stato proprio il vicepresidente Pence a suggerire a Trump di prendersi come capo di staff il giovane Ayers. Pence ne è contentissimo, e crede che farebbe un buon servizio per Trump. Tuttavia si passerebbe da un veterano con ampia esperienza in tutti i campi, rispettato e ammirato da molti, com’era il generale Kelly, a un giovane poco conosciuto sul palcoscenico nazionale. Ayers è un 36enne milionario, molto religioso, attivo in politica sin da quando aveva 19 anni. Non a caso è anche specializzato in campagne elettorali: Donald Trump sta infatti già preparando il terreno per lanciare la sua campagna di rielezione nel 2020.

Questi cambiamenti avvengono mentre continua a crescere l’ansia per la conclusione dell’inchiesta condotta dal procuratore speciale Robert Mueller sulle infiltrazioni russe durante la campagna elettorale del 2016. Se William Barr verrà confermato alla guida del Dipartimento della Giustizia, la sorte dell’inchiesta diventerebbe incerta: nel passato Barr ha infatti pubblicamente espresso opinione contraria al lavoro di Mueller, e difeso con convinzione Trump dai sospetti di ostruzione del corso della giustizia e di collusione con agenti russi.
                                                                                                                                                                                                   

 
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