Uccide la sua migliore amica e le ruba la figlia neonata: «Voleva fosse la sua bimba»

Uccide la sua migliore amica e le ruba la figlia neonata: «Voleva fosse la sua bimba»
Uccide la sua migliore amica e le ruba la figlia neonata: «Voleva fosse la sua bimba»
di Alessia Strinati
Martedì 7 Gennaio 2020, 19:06 - Ultimo agg. 21:28
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Strangola la sua amica e le porta via la bambina per registrarla come sua. Magen Fieramusca, del Texas, è stata arrestata con l'accusa di rapimento e occultamento di cadavere dopo aver ucciso la sua amica a Heidi Broussard, 33 anni, e aver rapito la figlia neonata nel tentativo di adottarla.

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Mamma e figlia erano scomparse i primi di dicembre e da allora era iniziata una ricerca incessante delle due fino a quando non è stata ricostruita la storia nel dettaglio. Quando si sono rotte le acque Heidi ha chiamato la sua amica, le due si conoscevano da diversi anni ed erano molto legate. Alla nascita della bimba la Fieramusca era con la sua amica e secondo gli inquirenti, sarebbe stato in quel momento che ha iniziato ad elaborare il terribile piano.

Secondo quanto riporta la stampa locale, la Fieramusca avrebbe finto una gravidanza per mesi, proprio dopo aver scoperto che la sua amica era incinta. Diceva che le bambine sarebbero cresciute insieme e che sarebbero nate a pochi giorni di distanza l'una dall'altra. Poi un giorno la giovane mamma è scomparsa insieme alla figlia, per giorni le ricerche hanno proseguito senza sosta, fino a quando la donna non è stata trovata morta nel portabagagli di un'auto vicino casa della sua amica.

La Fieramusca nel periodo della finta gravidanza ha continuato a vivere con il suo ex, che però ha dichiarato che erano mesi che non avevano rapporti, dopo qualche giorno di assenza è tornata con la bambina dicendogli che era sua e che era mancata per partorirla in ospedale. A denunciare la donna è stato poi proprio l'ex, che notando il volantino con l'immagine della piccola ha spiegato ai poliziotti che la neonata era a casa sua e sono scattate le manette per la 33enne. 

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