Ucraina, la foto della bambina con il fucile e il lecca lecca fa il giro del mondo: la storia dietro lo scatto

È una foto-icona della tragedia dei bambini ucraini, sfollati, privati ​​della scuola, uccisi dai bombardamenti, addirittura colpiti dalle bombe alla nascita negli ospedali pediatrici come quello di Mariupol

Ucraina, la foto della bambina con il fucile e il lecca lecca fa il giro del mondo: la storia dietro lo scatto
Sabato 12 Marzo 2022, 18:41 - Ultimo agg. 22:03
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È un'immagine che da Kiev ha fatto il giro del mondo sui social network, quella della "bambina con il lecca-lecca", diventata un simbolo della resistenza ucraina alla brutale invasione russa. L'immagine mostra una bambina di circa 9 anni, con un dolce in bocca e un fucile a doppia canna in mano. È seduta sul davanzale di un edificio scosso dal fuoco russo vicino alla capitale ucraina. È chiaramente un simbolo dell'infanzia negata nel Paese invaso da Mosca.

Lo scatto simbolo della tragedia umanitaria in Ucraina

È anche un'espressione di sfida, non di terrore, come a raccontare attraverso un'immagine l'orgoglio del popolo ucraino anche in così giovane età.

La foto, scattata dal padre della ragazza, OleksiiKyrychenko, e pubblicata su Facebook con il titolo "Ragazza con i dolci" proprio per «attirare l'attenzione del mondo sull'aggressione russa», torna sui social dopo essere stata trasmessa da Donald Tusk, ex presidente del Consiglio europeo.

«Per favore, non dite che sanzioni più severe sarebbero troppo costose per l'Europa!» è il messaggio con cui il politico polacco accompagna il suo post, riferendosi ai timori di alcuni settori economici per l'escalation delle sanzioni.

Capelli castani intrecciati con un nastro che ha i colori della bandiera ucraina, gamba destra protesa lungo il davanzale e guarda fuori, come un soldato di turno, un soldato di soli 9 anni che non sembra proprio terrorizzato.

Anche se "costruita", la foto è così forte che è diventata virale in poche ore. I soli retweet del post di Tusk si avvicinano a 5.000 osservatori. Su Facebook papà Oleksii supera le 200 condivisioni. È una foto-icona della tragedia dei bambini ucraini, sfollati, privati ​​della scuola, uccisi dai bombardamenti, addirittura colpiti dalle bombe alla nascita negli ospedali pediatrici come quello di Mariupol, ma allo stesso tempo simbolo di una resistenza che non intende piegarsi a Mosca.

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