L'Ucraina passa al contrattacco: «Riconquistata Makariv, i russi hanno scorte solo per 3 giorni». Ma è allerta armi chimiche

L'esercito ucraino parla anche di 14 tank russi distrutti, insieme ad altri mezzi militari. Restano però in mano russa il corridoio terrestre con la Crimea e l'accesso al Mar d'Azov

L'Ucraina passa al contrattacco: «Riconquistata Makariv, i russi hanno scorte solo per 3 giorni». Ma è allerta armi chimiche
L'Ucraina passa al contrattacco: «Riconquistata Makariv, i russi hanno scorte solo per 3 giorni». Ma è allerta armi chimiche
Martedì 22 Marzo 2022, 15:47 - Ultimo agg. 21:12
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Gli ucraini adesso passano al contrattacco. L'esercito ha annunciato di aver riconquistato Makariv, 60 km a ovest di Kiev, e di aver respinto l'esercito russo. «In direzione di Mikolaiv, come esito del nostro contrattacco, il nemico si è visto costretto a ritirarsi al confine - dichiara lo Stato maggiore delle Forze armate dell'esercito ucraino -. Grazie alle azioni eroiche dei nostri difensori, è stata issata la bandiera nazionale ucraina sulla città di Makariv». Inoltre, secondo il comando militare di Kiev, le truppe russe soffrono di pesanti problemi di approvvigionamento logistico e «hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni».

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Russia-Ucraina, cresce l'allerta per le armi chimiche

Più l'armata di Putin viene messa alle strette, tuttavia, più il ricorso ad armi a lunga gittata si fa intenso. E si riaffaccia anche la paura delle armi chimiche e biologiche: le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti «sono false» e un «chiaro segnale» che Putin «starebbe valutando di usarli entrambi» nella guerra, ha affermato il presidente americano Joe Biden.

Il suo omologo russo sarebbe infatti «con le spalle al muro» e «sta preparando nuove operazioni sotto falsa bandiera», secondo il leader Usa.

Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma «con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli», ha sottolineato il presidente americano. Della stessa opinione l'intelligence del Regno Unito. «È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull'esito della campagna russa in Ucraina», afferma il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica. Smeath sostiene poi come sia «molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra» di Mosca. 

 

Guerra, l'Ucraina passa al contrattacco

L'esercito ucraino parla anche di 14 tank russi distrutti, insieme ad altri mezzi militari. Restano però in mano russa il corridoio terrestre con la Crimea e l'accesso al Mar d'Azov, rilevano le stesse fonti in un ultimo rapporto dal campo. Ma le scorte delle truppe russe finiranno «in tre giorni», secondo lo stesso documento.

Un'aggressione che secondo i dati Onu ha già causato almeno 925 morti tra la popolazione civile. Un cifra che sarà presto rivista al rialzo, secondo l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr). Dalla centrale nucleare di Chernobyl arriva intanto la notizia che tutti i tecnici che erano rimasti bloccati nell'impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell'arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare il sito: sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell'impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine, hanno comunicato le autorità di Kiev all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

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