Con l'arrivo della Primavera l'esercito ucraino è pronto a «scatenare l'inferno» su quello russo. Il freddo presto abbandonerà il teatro di guerra e i militari di Zelensky avranno l'occasione per aggredire il nemico con più efficacia. Lo ha rivelato in un'intervista a "The Nation" il capo della direzione principale dell'intelligence ucraina Kirill Budanov.
«Presto arriverà la primavera, le foreste diventeranno verdi e si aprirà un vero inferno per l'aggressore.
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Gli informatori tra i russi
Budanov ha raccontato che i piani della Russia erano noti da novembre a Kiev, ma non avevano certezze sulla data dell'attacco. «Abbiamo molti informatori all'interno dell'esercito russo, non solo nell'esercito russo, ma anche nei loro circoli politici e nella loro leadership». Ma nonostante ciò e la grande resistenza ucraina, «la situazione è molto difficile - dice -. Abbiamo grandi forze russe sul nostro territorio e hanno circondato le città dell'Ucraina. Quanto alle prospettive di pace, nonostante i negoziati, restano ancora vaghe e imprevedibili».
«Il nostro Paese capisce con chi abbiamo a che fare e qui non ci aspettiamo miracoli. Abbiamo a che fare con un esercito di criminali, di saccheggiatori, di mercenari e siamo pronti a combattere e vincere». L'esercito russo ha commesso «errori di calcolo molte volte e noi usiamo questi errori di calcolo». Alla fine della guerra, spera che l'Ucraina sarà finalmente in grado di dispiegare un sistema di difesa aerea completamente funzionante e cercare garanzie internazionali che ne assicurino la pace.
«La guerra è entrata in una nuova fase», ha aggiunto Budanov, quella in cui i russi hanno iniziato a bombardare le città ucraine ed evitare scontri di terra. «I russi sono codardi perché hanno bombardato e bombardato la nostra gente pacifica, i nostri ospedali, i nostri teatri, le case di maternità», le sue parole. Gli ucraini, dice, sono come «gli spartani che alle Termopili resistettero e combatterono senza archi e frecce». La speranza è che la storia stavolta si concluda diversamente.