Ucraina, 15mila rifugiati nei sotterranei della metropolitana: la fuga dalle bombe dei cittadini di Kiev

Scantinati, rifugi antiatomici e stazioni della metro: dove si stanno nascondendo i civili in Ucraina

Ucraina, 15mila rifugiati nei sotterranei della metropolitana da sei giorni: sopra le bombe, sotto terra tra coperte e animali domestici
Ucraina, 15mila rifugiati nei sotterranei della metropolitana da sei giorni: sopra le bombe, sotto terra tra coperte e animali domestici
Mercoledì 2 Marzo 2022, 16:21 - Ultimo agg. 19:27
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I sovietici le avevano progettate come potenziali caveau per una guerra nucleare. Ora gli stessi sotterranei della metropolitana di Kiev proteggono gli ucraini dalle bombe russe. Qui c'è la stazione della metro più profonda al mondo: Arsenalna, 105 metri sotto terra, l'ascensore prima di portarti sulla banchina impiega 5 minuti di orologio. È qui che dal 23 febbraio si sono rintanati migliaia di cittadini ucraini. Il giorno successivo il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha imposto il coprifuoco e fermato il trasporto pubblico dopo le ore 20 in modo che le stazioni della metropolitana potessero essere usate come rifugi 24 ore su 24. E sono almeno 15.000 le persone attualmente ancora rifugiate nella metropolitana di Kiev. Lo riferiscono i media locali, citando il capo della metropolitana di Kiev Viktor Brahinskyi. «La metropolitana funge da trasporto e rifugio sin dal primo giorno di guerra. Le stazioni sono dotate di acqua, bagni, cibo e, dove possibile, medicinali. Molte persone non hanno un posto dove andare. Pochi metri sul pavimento e una coperta sono diventati la loro unica casa. Ora abbiamo fino a 15.000 residenti di Kiev» ma la metro è progettata per ospitarne «un massimo di 100.000 persone», ha detto. «Il nostro personale è esausto, ma stiamo facendo tutto il possibile per salvare la vita di civili innocenti», ha aggiunto. 

Da un minimo di 150 a un massimo di 300 persone ammassate nei corridoi della metro.

Il conto lo ha fatto un ragazzo francese di origini ucraine che ha girato un video su Tik Tok poi pubblicato su Brut, sito di informazione francese. Si chiama Pierre. Nel video mostra anche la sua compagna, incinta, sdraiata per terra. Racconta che autisti e controllori sono rimasti a dare conforto alla popolazione che in quei primi giorni di vita nei sotterranei è rimasta calma, dice Pierre (era il 25 febbraio 2022). 

Le foto scattate dai reporter e dagli inviati scesi a osservare la vita dei rifugiati sotto terra mostrano questi lunghi sette giorni di guerra. Le facce stanche, le coperte avvoltolate. Ma soprattutto gli scampoli di vita quotidiana che si cerca di riprodurre dentro il corridoio della stazione di una metro: azzerate intimità e riservatezza. E allora si vedono bicchieri mezzi pieni appoggiati in un pensile improvvisato fatto di scatole, valigie, sgabelli, sedie da campeggio. Si vedono computer portatili sulle ginocchia, persone avvolte da strati e strati di vestiti perché si è fuori casa, ma poi a pensarci bene si è anche dentro, dentro un qualcosa che è una stazione della metro ed è diventato casa. Ci sono gli animali domestici, al guinzaglio o accoccolati tra le braccia dei padroni. 

I tre milioni di residenti della città di Kiev, si stanno rifugiando anche in scantinati e rifugi antiatomici. Molti non sono in grado di lasciare le loro case a causa dei combattimenti attivi in queste ore nella capitale. Anche i pazienti dei reparti di maternità e degli ospedali pediatrici si nascondono sottoterra, soffrendo la poca luce e un accesso limitato alle medicine, all'acqua pulita e al cibo, ricorda Save the Children. Lunedì, secondo il sindaco di Kharkiv, un pesante bombardamento sulla città ha ucciso tre bambini e una bambina di sei anni è morta in un attacco al porto di Mariupol domenica, nonostante i medici abbiano lottato per salvarla. Nelle zone di conflitto, anche il personale medico addestrato come chirurghi, infermieri e terapisti, potrebbe non avere la formazione medica di emergenza e le competenze necessarie per trattare i bambini. Inoltre, le strutture sanitarie e le squadre mediche che vi operano sono spesso sopraffatte dalla situazione e prive di risorse.

Questa è invece una stazione della metropolitana di Kharkiv. Anche qui gli ucraini sono sfuggiti alle bombe russe scendendo nei sotterranei della metro. Il sindaco Ihor Terekhov ha detto che tutti i rifugi disponibili e i rifugi antiatomici sono aperti da giovedì scorso (quando sono cominciate le prime esplosioni).

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