La guerra in Ucraina potrebbe essere l'evento «più trasformativo» dell'Europa dalla Seconda Guerra Mondiale e l'evento più pericoloso per il mondo dalla crisi dei missili a Cuba. Lo sostiene l'opinionista del New York Times Thomas Friedman in un lungo editoriale nel quale delinea tre possibili scenari della crisi: «il disastro totale», il «compromesso sporco» e la «salvezza». Al momento, scrive l'editorialista, la situazione è quella di «disastro».
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Come finirà la guerra? Primo scenario: «Il disastro»
A meno che Vladimir Putin non cambi improvvisamente idea, la sua intenzione sembra quella di uccidere il maggior numero possibile di persone e distruggere tutte le infrastrutture che trova sul suo cammino in modo da cancellare l'Ucraina in quanto stato sovrano, indipendente e libero.
«Il compromesso sporco»
Il secondo scenario, che secondo l'analista del Nyt è poco probabile, prevede che l'esercito e il popolo ucraino siano in grado di resistere abbastanza a lungo contro la guerra lampo della Russia e che le sanzioni economiche inizino a ferire in profondità l'economia di Mosca, che si arrivi ad un «compromesso sporco». In sintesi, in cambio di un cessate il fuoco e del ritiro delle truppe russe, le enclave orientali dell'Ucraina sarebbero formalmente cedute a Mosca e l'Ucraina rinuncerebbe ufficialmente di aderire alla Nato. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti e i loro alleati revocherebbero tutte le sanzioni.
«La salvezza»
Ultimo scenario, il meno probabile, è che il popolo russo dimostri lo stesso coraggio del popolo ucraino nella lotta per la loro libertà e scenda in piazza per cacciare Putin. Secondo Friedman, i russi dovrebbero cominciare a preoccuparsi del fatto che finché Putin sarà il loro leader «non avranno futuro». Mentre oligarchi e sodali del leader del Cremlino «dovrebbero pensare che a breve dovranno dire addio al lusso di Londra, New York, Saint Moritz o Davos. La Russia rischia di trasformarsi per loro in una »grande prigione« con la libertà di viaggiare solo in Siria, Crimea, Bielorussia, Corea del Nord e Cina. I loro figli saranno cacciati da tutte le università ;;dalla Svizzera a Oxford. O collaborano per cacciare Putin - conclude l'editorialista - o presto condivideranno tutti la stessa cella in isolamento».