Uffizi, vittoria su Pornhub: stop all'uso dei dipinti di nudo

La vittoria degli Uffizi su Pornhub: stop all'uso dei dipinti di nudo
La vittoria degli Uffizi su Pornhub: stop all'uso dei dipinti di nudo
di Chiara Bruschi
Giovedì 19 Agosto 2021, 07:21
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Galleria degli Uffizi uno, Pornhub zero: su Classic Nudes non vi sarà più alcuna traccia delle opere d'arte della celebre galleria fiorentina. E lo stesso varrà per il Museo del Prado di Madrid e per il Louvre di Parigi. Tutto è cominciato quando lo scorso luglio Pornhub, il celebre sito web di contenuti pornografici più conosciuto, ha lanciato una nuova piattaforma chiamata Classic Nudes con uno slogan che ha attirato l'attenzione dei principali musei del mondo: «Il porno potrebbe non essere considerato arte si legge - ma alcune opere d'arte possono sicuramente essere considerate porno».

Pornhub lancia «Classic Nudes», il Louvre e gli Uffizi lo diffidano: «Usate nostre immagini senza permesso»

Il tour

Classic Nudes è stata presentata come una guida interattiva dei quadri erotici più famosi e appartenenti alle collezioni di tutto il mondo. L'obiettivo era dare agli utenti la possibilità di osservare le opere online oppure recarsi fisicamente nelle gallerie e seguire un percorso ad hoc creato da Pornhub per ammirare da vicino i capolavori in questione. Un tour online e offline - che includeva anche informazioni e dettagli per adulti e che coinvolgeva attori e attrici per adulti in prima persona, impegnati nella riproduzione di un quadro pubblicata in rete o nelle vesti di una voce narrante durante il tour.

Da Botticelli a Tiziano: le opere online

Tra queste opere, per esempio, c'era anche la riproduzione della Venere del Botticelli. Nella guida in questione Pornhub scrive The Art Newspaper - precisava che l'artista aveva dipinto il quadro per un tizio di nome Lorenzo De Medici come omaggio alla nuova moglie, una sorta di «modo medievale per scaldare l'atmosfera». L'opera di Botticelli era stata anche impiegata per il video promozionale della piattaforma in cui Ilona Staller, l'attrice icona del porno conosciuta col nome di Cicciolina, indossava una tutina color carne ed era appoggiata a una conchiglia proprio come la protagonista del dipinto appeso agli Uffizi.

Un utilizzo improprio dell'opera per il codice dei beni culturali italiano che consente l'uso a fini commerciali delle immagini di un museo solo se si è ottenuto l'autorizzazione del museo stesso. Proprio come nel caso della Venere di Urbino di Tiziano, sempre esposta a Firenze, e disponibile su Classic Nudes con la partecipazione di una coppia attori amatoriali.
E gli Uffizi hanno prontamente fatto sapere di non aver rilasciato alcuna autorizzazione.

In un'intervista con The Art Newspaper, un rappresentante degli Uffizi ha definito l'utilizzo delle opere «totalmente illegale» e «fatto senza alcun permesso».

Le contromosse

Il museo fiorentino ha quindi deciso di avviare un'azione legale insieme al Louvre, che non ha per niente gradito l'inclusione di alcune sue opere su Pornhub come Gabrielle d'Estrees e una delle sue sorelle (circa 1594) di un artista sconosciuto, e al Museo del Prado, dal quale Classic Nudes aveva attinto diversi quadri, inclusa la La Maja Desnuda di Francisco de Goya (circa 1797-1800).

 

Gli altri 

Su Classic Nudes - che ha quindi rimosso immagini e video correlate alle opere presenti ai musei sopra citati - è ancora possibile trovare le opere di tanti altri musei europei, inclusi il Musée d'Orsay di Parigi, la National Gallery di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il museo britannico per esempio, ha precisato che al momento non ha intenzione di intraprendere alcuna azione diretta o indiretta contro il progetto, scrive The Art Newspaper. Della stessa opinione è anche il museo della Grande Mela, che ha sottolineato come il programma Open Access dia la possibilità al grande pubblico di fruire delle migliaia di immagini e riproduzioni della loro collezione, immagini che non sono regolamentate nel loro utilizzo.

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