Ashli Babbitt, la donna morta nell'assalto al Congresso: gli ultimi istanti di vita in un video.

Ashli Babbitt
Ashli Babbitt
Giovedì 7 Gennaio 2021, 08:25 - Ultimo agg. 8 Gennaio, 00:04
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 Si chiama Ashli Babbit la donna uccisa durante le proteste al Congresso. Veterana dell'aeronautica titolare di un'attività a San Diego ed era andata a Washington senza il marito. «Non so perché ha deciso di farlo», ha detto la suocera a Fox.

 

Sono stati colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia a ucciderla durante le proteste in Campidoglio.

Lo ha riferito il capo della polizia di Washington, sottolineando che un'inchiesta è stata aperta sull'evento. La donna è stata colpita da un agente in uniforme della polizia del Campidoglio con la sua arma di servizio.

Sulla morte di Ashli Babbit è stata aperta un'inchiesta. Il marito di Babbitt ha detto a un'emittente locale che era una grande sostenitrice di Donald Trump. Cosa che si evince anche dai profili social della donna, dove ci sono molti tweet e post a sostegno del tycoon.

Ashli si trovava in mezzo agli altri assalitori mentre questi stavano forzando un blocco posto all’entrata di un corridoio. Poco dopo essere riusciti a crearsi un varco distruggendo i vetri delle porte, uno ragazzo con la giacca rossa cerca di fermare l’assalto mettendo in guardia gli altri – urlando – che dall’altra parte stavano puntando le pistole contro di loro. L’uomo cerca più volte di fermare gli altri per evitare il peggio, ma Ashli decide di non fermarsi e prosegue ugualmente cercando di passare per una delle porte rotte. Un agente all’interno del corridoio, vedendola nel tentativo di oltrepassare il blocco, spara un colpo di pistola contro di lei. Ashli mentre cerca di passare il blocco da una delle finestre rotte. L’agente pare essere quello sulla sinistra nel video pubblicato da National File su Youtube. La polizia era presente sul posto, da poco prima che Ashlie cercasse di oltrepassare il blocco. Non erano stati in grado di fermare nè lei nè gli altri, così come non c’era riuscito nemmeno il ragazzo con la giacca rossa complice nell’assalto. Lei era disarmata, ma all’interno del corridoio nessuno poteva saperlo con certezza. 

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