Vacanze di Natale ai tempi del green pass. Il Natale è alle porte. Dopo il lockdown dello scorso anno, che ha di fatto bloccato tutti gli spostamenti anche da regione regione, si torna a festeggiare e a viaggiare. Ma le misure di sicurezza restano alte, soprattutto in vista dell'aumento dei contagi, e poi c'è la variante Omicron che, in questi giorni, è sotto stretta osservazione per capirne la portata. La strada da seguire, quindi, è sempre il buon senso e il rispetto delle regole soprattutto quando ci si mette in viaggio.
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Viaggiare in Italia si può (ma con attenzione)
Le feste natalizie sono l'occasione, per molti, di ricongiungersi con al famiglia. Lo scorso anno i viaggi sono stati bloccati ma ora la situazione è diversa. Ad oggi, infatti, sono vietati gli spostamenti da e per le regioni rosse, in cui non ci si può spostare dal Comune di residenza, ma al momento non ce ne sono: qualora alcune regioni, come possibile, dovessero diventare gialle comunque con le regole attuali non sarebbero bloccati i viaggi.
Resta ferma la necessità di “abbracciare” in sicurezza amici e parenti, tenendo conto dell'importanza dei vaccini e di eventuali tamponi, da un lato, e del corretto uso della mascherina, dall'altro.
Variante Omicron, vacanze di Natale e Capodanno: regole e quarantene, cosa cambia
Le regole per la settimana bianca
Per tornare sulle piste da sci, serve il green pass, quello standard o quello super. A fare la differenza è il colore di allerta della Regione o del Comune in cui si decide di recarsi.
In zona bianca e in zona gialla è necessario esibire il green pass di base, quindi quello che si può ottenere con un tampone negativo.
In zona arancione possono sciare solo i vaccinati e i negativizzati dal Covid.
In zona rossa gli impianti saranno invece inaccessibili a tutti: resteranno chiusi.
Viaggi all'estero, dove prenotare?
Prima di prenotare un volo e un soggiorno all'estero, è necessario mettere in valigia tutte le accortezze: oltre al passaporto, infatti, potrebbe essere richiesto il green pass o il ciclo vaccinale completo. Inoltre, poco prima del partenza vale la pena prendere informazioni sulla situazioni attuale dei contagi nel Paese di destinazione: se i rischi sono alti, meglio rinunciare
Per ora, come reso noto dalla Farnesina, non sono previste restrizioni in Paesi come Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
In Francia serve il green pass sia per salire a bordo di aerei e treni sia per accedere a cinema, teatri e musei, centri commerciali, bar e ristoranti. In Gran Bretagna è necessario aver completato almeno una parte del ciclo vaccinale. In Spagna ogni settimana vengono aggiornate le regole di ingresso, quindi è necessario informarsi attraverso la Farnesina per capire come muoversi mentre per il Portogallo serve green pass oppure i 14 giorni di tempo dalla prima dose del vaccino o la guarigione dal Covid entro 180 giorni. La Germania, dove i contagi sono in aumento quindi la situazione va monitorata, vige l'obbligo di green pass dai 12 anni in su e almeno una dose di vaccino. In Austria al momento c'è un lockdown generalizzato, si entra con green pass o tampone molecolare negativo.
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Stati Uniti più lontani
E' in arrivo negli Usa una stretta sugli arrivi per Natale: gli Stati Uniti, infatti, temendo la variante Omicron, di cui è già stata individuata la paziente zero di ritorno dal Sudafrica, alza le misure di sicurezza in vista delle feste natalizie. Nelle misure, che verranno a breve presentate dal presidente Biden, è previsto per tutti coloro che intendono entrare negli Stati Uniti un doppio test: il primo deve essere effettuato 24 ore prima del volo e il secondo dopo 3-4 giorni. La regola vale per tutti, senza tenere conto del ciclo vaccinale o del Paese d'origine. Trema però il settore del turismo, potrebbe infatti arrivare anche l'obbligo di una quarantena di sette giorni, anche se i risultati al primo e secondo test saranno negativi. In quel caso la vacanza negli States diventerebbe complicata
I Paesi off-limits
A causa dell'effetto Omicron, sono vietati ad oggi i viaggi per paesi come Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini, Malawi. Hanno invece deciso di chiudere le frontiere, per alzare la soglia di sicurezza, Israele, Giappone e Marocco.
Natale al caldo
Sono inoltre previsti i cosiddetti “Corridoi turistici Covid-free” con i viaggi organizzati dai tour operator per Maldive, Aruba, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto ma solo nelle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam. Sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, solo i viaggiatori muniti di certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale o, in alternativa, la certificazione di avvenuta guarigione. Per tornare in Itala sarà necessario un tampone di controllo.
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