Agguato a Pozzuoli, ferito il figlio del boss detenuto: è scontro per il controllo della droga

Il duplice ferimento sarebbe da ricondurre a una punizione, un avvertimento partito proprio da vecchi affiliati ai Longobardi-Beneduce

Indagano i carabinieri di Pozzuoli
Indagano i carabinieri di Pozzuoli
di Gennaro Del Giudice
Martedì 6 Dicembre 2022, 11:00
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Una punizione, un colpo alle nuove leve della camorra, a giovani sfrontati e violenti che volevano imporsi nel quartiere un tempo roccaforte del clan Longobardi-Beneduce. Sullo sfondo c'è il controllo delle piazze di spaccio e le estorsioni ai commercianti. È il movente che si celerebbe dietro l'agguato di ieri sera avvenuto poco prima delle 20 a Monterusciello, nel rione Reginelle, dove i sicari hanno sparato colpi di arma da fuoco contro il 21enne Gennaro Dello Iacolo, già noto alle forze dell'ordine e figlio del ras detenuto Pasquale, anch'egli gambizzato tre anni fa durante la faida dei parcheggi abusivi; e C.A., 17enne anch'egli imparentato con diversi affiliati della zona. I due sono stati raggiunti da una raffica di proiettili mentre si trovavano lungo la strada, nei pressi delle palazzine popolari. Dello Iacolo è stato colpito al torace e a una gamba, mentre il 17enne è rimasto ferito da un proiettile che gli ha trapassato un polpaccio.

Ad agire secondo le prime testimonianze raccolte sul posto - sarebbero stati almeno due uomini a bordo di un'utilitaria che, con i volti travisati da passamontagna e caschi integrali, hanno avvicinato i due ed hanno fatto fuoco. Attimi di terrore, durante i quali i residenti si sono barricati in casa. I feriti sono stati soccorsi dai sanitari del 118 giunti sul posto con due ambulanze e trasferiti in codice rosso presso il pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. In serata Dello Iacolo è stato sottoposto a un intervento chirurgico e le sue condizioni sono ritenute critiche; fuori pericolo invece il minorenne. Dopo l'agguato in via Reginelle, già teatro di stese e agguati nei mesi scorsi, sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e del reparto radiomobile della compagnia di Pozzuoli che hanno effettuato i rilievi insieme agli uomini della scientifica. Uno dei giovani è stato anche ascoltato dai militari, insieme ad alcuni testimoni presenti sul posto. I due feriti sono ritenuti giovani emergenti di un nuovo gruppo criminale che da tempo si starebbe imponendo nel quartiere, complici i recenti arresti di Emilio Capasso, Ferdinando Aulitto, Gennaro Cammino, Gaetano Arcone e del pentito Gennaro Alfano, componenti di due gruppi organizzati che operavano a Monterusciello e Rione Toiano sotto il cartello dei Longobardi-Beneduce.

Un vuoto in cui avrebbe trovato terreno fertile proprio il gruppo di Dello Iacolo, ritenuto uno dei personaggi di spicco del nuovo clan. Obiettivo della nuova organizzazione, composta da quasi tutti giovanissimi, il controllo delle piazze di spaccio nel quartiere e il pizzo ai commercianti in vista delle festività natalizie, per la riscossione del cosiddetto pizzo di Natale, la terza rata che spesso i titolari delle attività commerciali sono costretti a pagare alla malavita organizzata dopo quelle di Pasqua e Ferragosto. 

Il duplice ferimento sarebbe dunque da ricondurre a una punizione, un avvertimento partito proprio da vecchi affiliati ai Longobardi-Beneduce riorganizzatisi insieme a un gruppo legato alla famiglia Chiaro e in particolare ai Cerrone di Quarto e al clan dei cosiddetti amici del Bivio, storici alleati del boss Gennaro Longobardi. L'agguato di ieri arriva dopo l'avvertimento del 31 marzo scorso quando, sempre in via Reginelle, andò in scena l'ennesima stesa di camorra: in quella occasione furono esplosi quattordici colpi di pistola proprio nei pressi dell'abitazione di Gennaro Dello Iacolo. Destinatari il 21enne, la compagna del padre e il figlio di quest'ultima, ritenuto anch'egli elemento di spicco del clan delle giovani leve. 

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