Addio alla "casetta dell’acqua" di Caivano, ubicata nella villa "Falcone e Borsellino". E così, dopo l’ultimo incendio e l’ennesimo raid notturno, il Comune ha disposto la rimozione definitiva della struttura, che gli operai stanno già effettuando.
Era stata presa di mira diverse volte dai vandali nei suoi cinque anni di “vita”. E’ questa la triste storia dell’ormai ex “casetta dell’acqua”, completamente distrutta nei giorni scorsi da un incendio notturno, verosimilmente di origine dolosa, sul quale stanno indagando i carabinieri della locale Compagnia, agli ordini del capitano Antonio Maria Cavallo.
Nel suo quinquennio di permanenza, nelle adiacenze del centralissimo Corso Umberto, a pochi passi dal comando di polizia locale, aveva subito vari saccheggi notturni, che, dopo altri interventi effettuati per il suo ripristino, avevano portato qualche anno fa la ditta “Acquatec Srl”, seppur a malincuore, a non riparare ancora una volta le “ferite” inferte dai manigoldi di turno all’impianto e alla struttura.
E proprio per questi motivi che la casetta dell’acqua, che erogava il prezioso liquido ad un prezzo molto basso e assai conveniente per i residenti, era stata disattivata.
Tuttavia la struttura realizzata dalla “Acquatec Srl” era ancora presente sul posto.