I Campi Flegrei hanno avuto un ruolo centrale nell'antichità, quando sono stati teatro di alcuni dei più importanti miti, la Gigantomachia, la Sibilla cumana, la porta degli Inferi nell'Averno. In età arcaica, Cuma è stata la prima colonia greca del Mediterraneo Occidentale, e in età romana il più importante porto commerciale di Roma fu Puteoli, mentre la vicina Baia era la località prediletta per la villeggiatura della nobiltà romana, divenendo poi sede del palatium imperiale. Il tutto in un territorio straordinario anche per la natura e il paesaggio, caratterizzato dal mare e da un'attività vulcanica intensa e inesauribile.
Fino a pochi anni fa, ognuno di questi tasselli rappresentava una realtà solitaria: dal 2016, con l'istituzione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei da parte del ministero della Cultura, è stata inaugurata una strategia di valorizzazione che guarda a tutta la zona in maniera unitaria.
La prima gara, che scade il 19 dicembre, ha un valore di quasi 2 milioni di euro e punta ad affidare i lavori di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione dei siti archeologici del Parco nel comune di Bacoli. Gli interventi riguardano: Odeion-Tomba di Agrippina, Cento Camerelle, Piscina Mirabilis, Teatro di Miseno, Sacello degli Augustali, Grotta della Dragonara. Sono previste opere di restauro e conservazione degli apparati murari antichi, delle coperture, la messa in sicurezza dei monumenti che versano in condizioni di particolare criticità, ma anche interventi per abbattere le barriere architettoniche, per l'adeguamento impiantistico dei sistemi di videosorveglianza, dell'impianto elettrico e di illuminazione. La seconda gara, che scade il 12 dicembre, vale invece quasi 3,5 milioni di euro e ha l'obiettivo di affidare i lavori di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione dei siti archeologici della Città Bassa del Parco Archeologico di Cuma, del Tempio di Apollo (Lago d'Averno - Pozzuoli) e dell'Anfiteatro di Liternum (Giugliano).
Grazie agli interventi si provvederà alla messa in sicurezza e al restauro filologico delle strutture archeologiche esistenti, che renderanno più accessibili i siti interessati dagli interventi, migliorandone la fruizione turistico-culturale. Con queste due, diventano 19 le procedure di gara gestite da Invitalia per il Parco, per complessivi 19,8 milioni di euro. Bandi tutti concepiti nel solco di una visione omogenea dei 25 siti archeologici che ne fanno parte, con l'obiettivo di salvaguardare il patrimonio e contribuire alla valorizzazione delle straordinarie bellezze e monumenti che costellano il territorio dei Campi Flegrei, integrandoli in un unico grande parco diffuso.