I dipendenti del Ced (centro elaborazione dati) sono stati al lavoro fino a ieri sera, nella speranza di arginare i problemi e permettere agli uffici di riprendere ad operare a pieno regime. Ma le conseguenze dell'attacco hacker che ha interessato il Comune nella notte tra mercoledì e giovedì saranno di fatto note solo nelle prossime ore, quando si capirà se l'attacco informatico al quale è stata sottoposta le rete internet dell'ente è tale da richiedere un ulteriore stop a diverse attività.
Non solo: fino a ieri nessuno ha saputo spiegare se, insieme al blocco dei servizi telematici, i pirati informatici abbiano portato via anche dati potenzialmente sensibili dai cervelloni presenti in particolare negli uffici degli ex molini Marzoli.
Sta di fatto che il personale tecnico, come ha comunicato il portavoce del sindaco Giovanni Palomba attraverso una nota, «ha provveduto a informare l'autorità giudiziaria competente», presentando una denuncia contro ignoti. In serata il sindaco ha fatto sapere che è arrivata una richiesta di 200mila euro da parte di ignoti per risolvere la questione.
Mentre gli uffici hanno trovato non poche difficoltà a portare avanti il loro lavoro, per gli utenti i problemi reali potrebbero verificarsi oggi, quando agli sportelli dei Servizi demografici si presenterà chi deve rinnovare le carte d'identità e ritirare i certificati anagrafici. «Senza i collegamenti in rete spiegano dall'ente sarà praticamente impossibile soddisfare quasi tutte le richieste degli utenti».
E c'è chi teme che le conseguenze possano essere simili a quelle di un precedente attacco informatico all'Asl.
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